PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] costruendo chiese, ospedali, xenodochia per l'assistenza dei pellegrini meno abbienti e della popolazione locale, che non veniva esclusa nel 1099 fino alla battaglia di Ḥaṭṭīn (1187), che segnò il ritorno della città sotto il controllo musulmano, il ...
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TESSUTO
S.S. Blair
J. Bloom
Il t. è composto da un ordito o catena (fili disposti longitudinalmente sul telaio) e da almeno una trama, che unisce i fili dell'ordito per la larghezza del telaio. Un [...] , analogamente al reps (armatura a coste longitudinali più o meno larghe formate da slegature di trama su un fondo generalmente i sovrani lottavano per acquisire tale diritto, presto divenuto segno di sovranità. Attualmente il velo consiste in un ...
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TESSUTI
F. v. Lorentz
F. v. Lorentz
H. Reusch
F. v. Lorentz
1. - L'arte del tessere e del filare è tanto antica quanto la civiltà umana. Le sue origini risalgono ad epoche preistoriche e non è possibile [...] amorgine o tarantine. Non è possibile stabilire se si tratti o meno di t. di seta. Sappiamo che in Grecia le stoffe di medesima linea di svolgimento, i cui punti intermedi sono segnati dal cratere del Pittore dei Niobidi con Amazzonomachia a Napoli ...
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I musei e il collezionismo archeologico
Giovanni Scichilone
Beatrice Palma
Carlo Roberto Chiarlo
La musealizzazione
di Giovanni Scichilone
I processi di musealizzazione, oggi testimoniati nei campi [...] nell'area mediterranea ed oltre, con i loro riflessi (più o meno legittimi) a Berlino, a Parigi, a Londra e altrove. Sin a vivere una professione creativa che non può esaurirsi nel "segno forte". Protetti da una scorza di titanio o da cristalline ...
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Design per tutti
Renato De Fusco
Il titolo è in primo luogo un auspicio, quello che in futuro si abbia una maggiore qualità diffusa dei beni di consumo nella sfera sociale più vasta, vale a dire nella [...] è la massa dei prodotti che dovrebbero essere portatori di tali segni. Infatti, nelle culture del passato, lo scarto fra ciò che si distruggeva e ciò che si conservava, oltre a riguardare meno articoli e un minor numero di ciascuno di questi, era una ...
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MESI
M.A. Castiñeiras González
La rappresentazione dello svolgimento dell'anno attraverso figure, personificazioni o scene corrispondenti a ognuno dei dodici m. costituisce un tema iconografico che [...] sia supposto che la decorazione con i m., i segni dello zodiaco e i sette pianeti delle terme del palazzo resto della penisola italiana, tuttavia, il panorama artistico appare meno uniforme, variando dalla marcata impronta emiliano-lombarda dei cicli ...
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LOMBARDO, Pietro
Matteo Ceriana
Figlio di Martino da Carona, tagliapietra, come dichiarato da lui stesso in un atto notarile del 1479 (Cecchetti, p. 422), nacque probabilmente negli anni Trenta del [...] Bologna tra il luglio 1462 e il giugno 1463 (Beck). Ancor meno verosimile è che il L. abbia lavorato a Ferrara nelle sepolture Sacrati prospettici e a bassissimo rilievo, sono il segno della presenza dell'artista. Il medesimo gusto prospettico ...
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Restauro e conservazione. Il sito archeologico
Giovanni Carbonara - Donatella Fiorani
Francesco Tomasello
Nicholas Stanley-Price
Il restauro dei monumenti
di Giovanni Carbonara - Donatella Fiorani
Il [...] o della rimozione di parti dell'opera, a meno di cogenti ragioni conservative. La conservazione in situ teatro di Eraclea Minoa, criticati al manifestarsi dei primi vistosi segni di invecchiamento. Eppure si è trattato di esperienze meritevoli e ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] liturgico.
Già in età tardoantica la cattedra è assunta a segno della dignità e della funzione episcopale (cathedra S. Petri ha nel complesso cultuale; può infatti tradurre non meno dell’edificio autonomo un preciso programma liturgico e ...
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GIOVANNI PISANO
G. Jászai
Scultore e architetto, figlio di Nicola Pisano, nato a Pisa intorno al 1245-1248 e morto a Siena nel 1318.Del periodo giovanile e degli anni di formazione di G., fino al ventesimo [...] spazio della nuova era" (Ohly, 1972). Queste opere senesi segnano nella produzione di G. un raro vertice e un momento di Il pergamo non conserva né la collocazione, né tanto meno lo stato originari: quando venne realizzato si trovava probabilmente al ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...