GUARNIERI, Romeo
Gloria Raimondi
Nacque a Roma il 22 maggio 1898 da Giuseppe, di professione tintore, e da Adele Travaglioni.
Entrato all'età di undici anni nella bottega del maestro vetraio Cesare [...] , e il tratto asciutto e sintetico avvicinano il segno del giovane artista a quello che caratterizzava alcuni lavori dichiaratamente religioso, anche vetrate caratterizzate da composizioni meno convenzionali, come quelle a motivi stilizzati per ...
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BAROVIER (Beroverius, Boroverius, Beroviero, Beroero, Berodero, Broio)
Giovanni Mariacher
Famiglia di vetrai attivi nell'isola di Murano a partire dal sec. XIII circa. Il nome può derivare da "Beroviere", [...] Marino, che appare ricordata nel Trattato del Filarete, non doveva essere meno apprezzata e famosa di quella del padre, che già da vivo xilografie del tempo. Era anche questo un segno dell'aggiornamento rinascimentale nella stessa produzione vetraria, ...
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GRAMICCIA, Lorenzo
Stefania Bolzicco
Nacque a Cave, presso Palestrina, nel 1702, come è comunemente riportato dalla letteratura (Di Re), o nel 1704, secondo quanto si deduce da un documento pubblicato [...] nell'iscrizione posta a firma della pala dell'Addolorata.
Di segno opposto la sua produzione di scene di genere. Nel del suo linguaggio formale, che assume forme più stentate e colori meno brillanti, pur conservando, nell'insieme, una briosa nota di ...
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Vedi DIADEMA dell'anno: 1960 - 1994
DIADEMA
L. Breglia
È nel suo significato più generico un nastro, o benda, o cerchio che cinge il capo; specificamente invece, sta ad indicare un emblema di distinzione [...] Oriente nella vita dell'Impero, ne introdusse l'uso come segno ufficiale del potere, adottandolo per sé e per la sua si restringa ai soli Augusti, mentre la forma del d. diviene meno semplice e il materiale di cui è costituito più costoso: non più ...
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BĀWĪT
H. Torp
T Monastero copto le cui rovine si estendono sul limite del deserto occidentale, circa 30 km a S della città di el-Ashmounein, l'antica Hermoupolis Magna (v. vol. iv, s. v. hermopolis). [...] Monachorum, l'inverno 394-395, il monastero avrebbe racchiuso non meno di cinquecento monaci. Il campo delle rovine è vastissimo, VI secolo. Il numero rilevante di pezzi non finiti è segno evidente di una gran fretta di terminare la costruzione. Per ...
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SETTIMIO SEVERO (L. Septimius Severus Pertinax)
H. P. L'Orange
Imperatore romano, nato a Leptis Magna nel 146 d. C. da famiglia dell'ordine equestre.
Percorse la carriera senatoria; ebbe nel 191 il governo [...] pervenute in un numero imponente di copie e rielaborazioni. Il segno caratteristico, comune a tutte le varianti, è la strana : dalla fredda tranquillità si passa ad un pàthos più o meno appariscente. Lo sguardo è spesso rivolto al cielo e le labbra ...
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EREDI, Benedetto
Artemisia Abrami Calcagni
Nacque nel 1750 a Ravenna, dove apprese i principi dell'arte dell'incisione; poi si stabilì a Firenze dove lavorò, incise e pubblicò soprattutto insieme con [...] Cecchi furono legati da una lunga collaborazione; l'E., meno dotato del Cecchi dal punto di vista artistico, fu più da affresco del Franciabigio. Le prime tre tavole sono datate 1792.
Segno dell'apprezzamento di cui godeva l'E. è la partecipazione a ...
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FRISIA
Z. van Ruyven-Zeman
(olandese Friesland)
Regione storica attualmente suddivisa tra l'area nordoccidentale della Bassa Sassonia (Germania) e i Paesi Bassi. La F. storica compresa nei Paesi Bassi, [...] Utrecht, l'antico insediamento romano di Traiectum. Un segno della resistenza alla conversione fu l'uccisione di Bonifacio di Groninga, sebbene gli esempi siano meno numerosi e abbiano un aspetto meno evoluto (Bergum, Hantumhuizen, volte del coro ...
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GOZZINI, Vincenzo
Serenella Rolfi
Non si conoscono né la data né il luogo di nascita di questo artista, documentato a Firenze tra il secondo e il terzo decennio del XIX secolo.
L'assenza di dati biografici [...] contesto di un'attività imprenditoriale che coinvolse nomi noti e meno noti, da Tommaso Nenci, allievo di Pietro Benvenuti, a la nuova spinta editoriale del primo decennio dell'Ottocento segnò, rispetto alle precedenti imprese, la formazione di una ...
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NICOLA di Verdun
F. Cervini
Orafo mosano attivo fra la seconda metà del sec. 12° e i primi anni del successivo in area franco-germanica.
Le uniche notizie certe su N. si desumono dalle iscrizioni apposte [...] la novità della cassa mariana non per questo rimane meno problematica.L'opera di N. rappresenta la chiave di ' di una ricerca che non sembra comunque sufficiente leggere nel segno esclusivo dell'ispirazione classica. L'individuazione delle fonti di N ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...