DURA, Gaetano
Luciana Soravia
Nacque a Cassano allo Jonio (prov. di Cosenza) il 7 ag. 1805 da Giuseppe e Saveria Conversi, entrambi napoletani. A Napoli, dove si era trasferito già durante la prima [...] Pescatori in riposo e Venditrice ambulante sul lungomare, caratterizzati da "un segno modulato e morbido, non ancora teso nello schema fisso e rigido della litografi, quelle del D. presentano un chiaroscuro meno insistito ed un tratto più sottile, che ...
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GREGORIO, Giovanni de
Silvia Sbardella
Figlio di Gregorio, nacque a Pietrafesa, antico nome della terra di Satriano di Lucania, intorno al 1579. Compì il suo apprendistato pittorico a Napoli presso [...] alla chiesa del convento cappuccino di Polla, opera che segnò il momento di massima adesione del G. alla Potenza; ma subito dopo la nascita del figlio Giuseppe, avvenuta più o meno nello stesso anno, "se ne ritirò in Pietrafesa sua patria" (Id., ...
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BOLGI, Andrea, detto il Carrarino
Anelia Pinna
Nacque il 22 giugno del 1606 (e non nel 1605 come nel Passeri) a Carrara e il Pascoli (p. 436) scrisse di lui: "...dei Carrarini... porto ferma credenza [...] concordemente riconosciuto come opera del Bernini con un intervento più o meno parziale del B. (cfr. Pope-Hennessy).
Oltre a quelli citati ottenuta tuttavia con una assai personale incisività di segno e attenzione al dato veristico che non impedisce ...
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FABBRI, Ulderico
Lucio Scardino
Nacque a Monestirolo (ora frazione di Ferrara) il 2 luglio 1897 da Chiarissimo, piccolo commerciante, e da Teresa Meotti. Trasferitosi con i genitori a Ferrara nel 1911, [...] alla Settimana ferrarese (palazzo S. Anna, 1928, che segnò l'inizio di un'intensa, ventennale attività espositiva (il Cristo e dei due santi). Il F. risultò sempre meno scultore modernamente "impegnato" e diradò notevolmente l'attività espositiva: ...
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POLANZANI, Felice
Chiara Lo Giudice
POLANZANI, Felice. – Nacque nel borgo di Noale (Venezia) da Orsola e da Francesco Polanzani; venne battezzato il 15 agosto 1712 nella parrocchia dei Ss. Felice e [...] apprezzamento che l’incisore raggiunse nell’ambiente artistico romano, dall’altro, a causa di un segno schematico e poco sfumato, risulta una delle opere meno riuscite dal punto di vista tecnico.
In quegli anni di grande attività Polanzani fu inoltre ...
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BRUZZI, Stefano
Ferdinando Arisi
Nacque a Piacenza il 1º maggio 1835 da Pietro, magistrato, e da Anna Pistoni. Compì gli studi umanistici nella città natale, ma vi frequentò saltuariamente l'istituto [...] alberi fibra per fibra, i rami foglia per foglia, con segno preciso, esatto, con una tecnica schietta, senza sotterfugi. Incerto anche quando il gusto stava maturando verso forme nuove, meno legate al vero; le prime critiche negative uscirono dall' ...
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CUSATI, Gaetano
Adriana Compagnone
Il luogo di nascita e i nomi dei genitori di questo pittore di nature morte, attivo a Napoli e, secondo il De Dominici (1742: "Andò a Palermo e guadagnò gran danari"), [...] ma qui si tratta di un'opera di eccezione nel percorso del C., normalmente meno intenso e vivo" (Causa, 1964, n. 118, tav. 52 b). È per la realizzazione di un unico dipinto ed è segno di una sentita esigenza di specialismo nell'ambito degli artisti ...
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BARTOLENA, Giovanni
Giorgio Di Genova
Nacque a Livomo, da antica e ricca famiglia, il 24 giugno 1866 (erroneamente alcuni riportano come data della sua nascita il 1869, altri il 1870). Nipote del pittore [...] che tale discendenza fattoriana è meglio visibile nei disegni del Bartolena. Qui il segno, che nelle pitture è sommerso dal colore, pur essendo nella sua fragilità meno incisivo di quello del Fattori, porta alle estreme conseguenze l'esemplificazione ...
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DE MARCHIS, Domenico, detto il Tempestino
Olivier Michel
Figlio del fiorentino Federico Marchis (o Marchi), nacque a Roma il 23 ott. 1646; per parte di madre era fratellastro di Lucia De Rossi, che [...] al Mulier fu condonata la pena di dieci anni ed egli, in segno di gratitudine, regalò al D. due suoi quadri. Dal 1665 il D capitolini).
A giudicare dagli inventari di collezioni più o meno celebri, la sua pittura ebbe certamente successo: l'uditore ...
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BOLDRINI, Nicola
Alfredo Petrucci
Mancano notizie biografiche di questo xilografo nato a Vicenza presumibilmente prima del 1500 e attivo a Venezia. Nel 1566 si firma per esteso nella xilografia su invenzione [...] il diretto intervento del maestro, data la rozzezza di segno e la povertà di ambientazione. Fra le più importanti guida, il B., dall'adozione di un tratteggio modellante più o meno grosso e prolungato nel senso del rilievo, trascorre, e spesso anche ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...