BRACCI, Pietro
Hugh Honour
Figlio dell'intagliatore Bartolomeo Cesare (1652-1739) e di Anna Francesca Lorenzoni, nacque a Roma il 16 giugno 1700. La tradizione vuole che prima di praticare la scultura [...] Angeli in stucco.
Il pontificato di Clemente XII (1730-40) segnò un'epoca aurea per gli artisti attivi a Roma, anche se alcune due monumenti Sampayo in S. Antonio dei Portoghesi; e ancora meno quella, fatta dal Nibby (p. 194), del deposito del Card ...
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ANGIOLIERI, Cecco
Mario Marti
Nacque a Siena intorno al 1260.
Suo padre, Angioliero degli Angiolieri, era tra le persone più segnalate per ricchezza e nobiltà: banchiere di papa Gregorio IX, fu dei [...] Maria, più noto come quello dei Frati Gaudenti. Non meno nobile discendenza aveva la madre di lui, monna Lisa della più felice della sua espressione, l'attenzione acuta e immediata il segno della sua più vera umanità. Cecco ha saputo fissare in arte ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] , intrecciando con lei una fitta corrispondenza - fu però segnato dallo studio su Giorgione, edito nel 1894 da Alinari umanitaria, anche a favore degli artisti napoletani economicamente meno abbienti.Nel dopoguerra e fino alla morte l'attività ...
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DALL'OCA BIANCA, Angelo Carlo
Marina Miraglia
Figlio di Giuseppe e di Beatrice Resi, nacque il 31 marzo 1858 a Verona ove fu battezzato nella parrocchia di S. Anastasia. Il padre, verniciatore, aveva [...] Verona, visitata soprattutto nei suoi angoli più remoti e meno ufficiali; nell'esaltazione dell'etemo femminino, in tutte le precostituiti per essere trasposti di peso, pur se con un segno ben differenziato, nella pittura.
Al D. fotografo, che spesso ...
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BISTOLFI, Leonardo
Giorgio Di Genova
Figlio di Giovanni, intagliatore in legno, morto nel 1861, e di Angela Amisana, maestra, nacque a Casal Monferrato il 15 marzo 1859. Con una borsa di studio del [...] non sono da trascurare, per completare il quadro dell'esperienza artistica e culturale del B., quei motivi meno noti che sono il segno di un'apertura, sia pure sporadica ma non casuale, alle moderne correnti artistiche europee, di un'attenzione ...
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LICINIO, Giulio
Luca Bortolotti
Nacque a Venezia nel 1527, figlio di Arrigo e Agnese. Il padre fu pittore, ma di qualità sicuramente molto modesta se per tutta la vita operò come assistente nella bottega [...] iconografico complessivo della decorazione pittorica.
Il 1559 segnò una svolta fondamentale nella carriera e nella vita l'occasione giusta per penetrare nel mercato nordeuropeo, assai meno selettivo di quello veneziano, e dove le sue capacità ...
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CAMPIGLI, Massimo
Margherita Abbruzzese
Le biografie ufficiali, da lui stesso dettate, lo dicono nato a Firenze il 4 luglio 1895; sembra invece Berlino la sua effettiva città natale, e Firenze la città [...] al 1907. Il C. non seguì studi regolari e tanto meno si volse a studi artistici, mentre entrò prestissimo in contatto tutto è puro pretesto per rappresentare quelle donne che sono mito, segno, simbolo, cifra e che si compongono in un ritmo cadenzato, ...
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GORO di Gregorio
Gerd Kreytenberg
Nacque a Siena verso il 1275 da Gregorio detto Goro di Guccio Ciuti.
Il padre, originario di Firenze, insieme con Lapo e Donato, fu aiuto di Nicola Pisano per il pulpito [...] durante la quale gli angeli intonano il Gloria come segno della benevolenza divina nei suoi confronti. Avvenne cioè nei due decenni successivi al 1980 sono state attribuite a G. non meno di 22 sculture in marmo, argento e legno che sono da collocare ...
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BARTOLOZZI, Francesco
Alfredo Petrucci
Nacque a Firenze il 25 sett. 1728 da Gaetano, pistoiese, e da Maddalena Pieri. Suo padre, che aveva bottega di orefice sul Ponte Vecchio, pensava di fame senz'altro [...] la sua forza e la sua personalità si affermarono a tal segno che lo stesso maestro lo incoraggiò a metter su bottega per le commissioni che gli arrivavano erano tante, che non meno di cinquanta allievi lo coadiuvavano nella sola preparazione delle ...
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DE MUSI (Di Musi, De Musis, Musi), Agostino, detto Agostino Veneziano
Donata Minonzio
Nacque in Veneto, forse a Venezia, intorno al 1490, periodo fissato approssimativamente dagli studiosi in base alle [...] s. Giovannino e due angeli (B. 51) il D. si esprime attraverso un segno fine e delicato, mentre in altri, per esempio Elima (B. 43), tratto da la collaborazione sempre più ampia di artisti meno esperti rimasti anonimi, entrati nella cerchia ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...