Il primo re della dinastia Tudor (castello di Pembroke 1457 - Richmond, Londra, 1509). Discendeva per parte della madre, Margherita Beaufort, da Giovanni di Gaunt e da Edoardo III, e fu educato dallo zio [...] sta nell'abilità politica, all'interno e all'estero, che segnò le linee fondamentali del cosiddetto dispotismo dei Tudor. Con tenacia, nobili dell'opposizione, e altrettanti sistemi più o meno violenti, insieme con una rigida economia (divenuta però ...
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Incisore, pittore e scrittore italiano (Cupramontana, Ancona, 1892 - Roma 1963). Tra i migliori incisori italiani contemporanei, nelle sue acqueforti, che spesso accompagnano i suoi scritti, prevale ora [...] e una ricerca sulla luce, ora un’accentuazione del segno di intonazione espressionista. Di minore rilievo la sua 1915), e svoltasi anche in giornali e riviste, è non meno copiosa e importante di quella dell'incisione. Poeta, narratore, saggista ...
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Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] molto caro. Da quel momento in avanti i contratti stipulati segnano non solo il crescente successo di Verdi e il relativo potere di diffusione ed esecuzione delle sue musiche ma, cosa meno scontata, sul prodotto-opera nel suo complesso. Era ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] così, si muove sempre nel piano dell'"essere" e viene meno la contraddizione parmenidea. Su questa base P. può da un delle Leggi e del Parmenide a cura di Giorgio Trapezunzio segnò una svolta per l'elaborazione teorica del platonismo rinascimentale. ...
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Fondatore dei frati minori (Assisi ca. 1182 - ivi 1226). È uno dei santi più venerati della cristianità: voleva ripercorrere la vita povera di Cristo e degli apostoli e, come loro, mettere in pratica il [...] scrivere, ma assai male (già celebre preferiva firmare con un segno di croce). La sua giovinezza, trascorsa serena e spensierata, . professò sempre verso la Chiesa rispetto e sottomissione mai venuti meno; essa è per lui l'unica fonte di disciplina e ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] sormontare: la fine della coalizione antifascista faceva venir meno la risorsa politica principale del progetto togliattiano; il delle sue possibilità di competere per la guida del paese segnò la politica di T. anche dopo la fine del centrismo ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] Furono le sole volte che S., fedele alla sua città non meno che alle sue leggi, abbandonò Atene. Non aspirava alla diretta di ciò che egli chiama il δαιμόνιον, cioè il "segno divino, arcano", che lo trattiene dalle azioni non convenienti: ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] poetici e lirici con una levità in cui è forse il segno maggiore del genio aristofanesco.
Vita e opere
Poco sappiamo della sua Nicia (421). In seguito la satira politica di A. si fa meno precisa: nel 414, durante la spedizione di Sicilia, cade la ...
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Narratore, drammaturgo, poeta svedese (Stoccolma 1849 - ivi 1912). Autore dotato di una vitalità elementare, si è accostato a forme letterarie sempre diverse e contraddittorie, comunque sostenute da una [...] teater ("Teatro intimo"), attivo a Stoccolma dal 1907 al 1910, che segnò una tappa nella storia del teatro per tecnica di regia e di scena della mietitura. Lo stesso scenario torna nel meno riuscito Skärkarlsliv ("Vita nell'arcipelago", 1888), mentre ...
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Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] Liebe, che fu rappresentato con successo a Francoforte sul Meno nel 1784. Tornato a Mannheim, conobbe Charlotte von Dresda, dove S. era ospite del giudice Christian Körner, e segnò una svolta decisiva nella drammaturgia tedesca. Per la prima volta S. ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...