Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] distinzione tra il mondo e la mente, tra la cosa e il segno, tra ciò che è passibile di percezione e la sua cognizione. un’immagine, dunque di un mondo, più o meno mediatamente funzionale a tale cambiamento. Il positivismo mise definitivamente ...
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LORENZETTI, Pietro
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi [...] dei carmelitani (Bacci; Zeri, 1974; Frugoni, 1988), l'opera segna uno degli apici della sua arte in cui sono evidenti il compimento tra le opere estreme del pittore, si nota il venire meno della sua veemenza espressiva e lo studio si concentra tutto ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] quel dualismo corpo-spirito che, per alcuni aspetti, segna ancora la nostra cultura.La nozione di anima nella riflessione a ripresentarsi nei secoli successivi, se l'anima abbia o meno una dimensione spaziale limitata dalla forma e dallo spazio del ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] di crescita della prima infanzia e, con un ritmo meno frenetico, in quelle successive, allorché l'individuo verrà esposto ? Gli atti acquistano spessore, tridimensionalità allorché depositano un segno che permane nel tempo, che può essere colto e ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] sull'indole della "nazione siciliana" che aveva "maggior nervo e meno buon cuore dei Napoletani, ed infinitamente più unione tra la nobiltà dal Tanucci - a parte il sabotaggio cui venivano fatti segno - erano come le classiche gocce d'acqua in un ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] col tanto più complesso e meditato Mulino del Po, un meno totale impegno dell’autore nel suo soggetto e un conseguente più le grandi figure della storia e della fede, restandone segnate con rimorso o tormento; il romanzo storico viene così ...
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CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] grande proprietario. La sua economia pastorale ne portò il segno. Essa consisterà nel distribuire "terre" a buoni disposizione dell'arcivescovo.
La lotta contro le "superstizioni" non fu meno severa: così nel 1583 a Roveredo (nella Val Mesocco) ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] obiettivo finale era la riduzione di tutta la terra sotto il segno del Cristo. Sapeva ormai vicinissimo - così confidò a qualche errori in quelle parti, nelle quali hai dimorato, né meno hai predicato e discorso contro la Fede Cattolica". Venne ...
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FORTUNATO, Giustino
Maurizio Griffo
Nacque il 4 sett. 1848 a Rionero in Vulture (Potenza) da Pasquale e Antonia Rapolla, terzo di otto figli e primo maschio, in una famiglia molto unita.
Il clima in [...] Sinistra al potere, che le distinzioni tradizionali erano venute meno senza che se ne formassero delle nuove.
Se suoi vari malanni si cronicizzavano. Sul piano politico la guerra segnava la fine di quell'esperimento di chiarificazione e di educazione ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] e il periodizzamento"). Così si spiega che, accanto ai più o meno attesi F. Melantone, G. Sleidano, C. Cellario, Voltaire, Condorcet '44: "a chi si guardi oggi intorno, pare per molti segni imminente il giorno in cui la Chiesa, ormai sgombera da ogni ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...