GROCCO, Pietro
Paolo Zampetti
Nacque ad Albonese Lomellina, nel Pavese, il 27 giugno 1856 da Luigi, un modestissimo artigiano che alternava il mestiere di sarto a quello di barbiere, e da Maddalena [...] 770, 781-789); e su alcune rare forme di colelitiasi (Cenni sopra alcune sindromi meno comuni e sulla cura delle colelitiasi, in Riv. critica di clinica medica, I nel corso di affezione tubercolare senza segni di flogosi specifica e noto come pseudo ...
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LICINIO, Giulio
Luca Bortolotti
Nacque a Venezia nel 1527, figlio di Arrigo e Agnese. Il padre fu pittore, ma di qualità sicuramente molto modesta se per tutta la vita operò come assistente nella bottega [...] iconografico complessivo della decorazione pittorica.
Il 1559 segnò una svolta fondamentale nella carriera e nella vita l'occasione giusta per penetrare nel mercato nordeuropeo, assai meno selettivo di quello veneziano, e dove le sue capacità ...
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FAZELLO, Tommaso
Rosario Contarino
Nacque nel 1498 a Sciacca (Agrigento) da padre vasaio originario di Reggio.
Dopo aver compiuto i suoi primi studi nella città natia, ancora adolescente (forse nel [...] la morfologia dell'Etna rappresenta il più vistoso paradigma. Meno spazio è invece dedicato alle manifestazioni sociali e antropologiche, confermeranno.
Non si possono tuttavia trascurare, come segno di una vocazione non pienamente realizzata, le ...
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PAVAROTTI, Luciano
Marco Beghelli
PAVAROTTI, Luciano. – Nacque a Modena il 12 ottobre 1935, primogenito di Fernando (1912-2002), fornaio, e di Adele Venturi (1915-2002), operaia alla manifattura tabacchi; [...] maestro elementare per due anni scolastici, poi – per stancar meno la voce – come assicuratore.
Bocciato al concorso di canto Bonynge) che Pavarotti non cantò mai in scena, ma che segnò l’inizio di una collaborazione per lungo tempo in esclusiva con ...
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FRACCHIA, Umberto
Riccardo D'Anna
Nacque a Lucca il 5 apr. 1889 da Francesco e da Gemma Scerni. Dal padre piemontese, ufficiale di cavalleria, ereditò il riserbo e lo "scrupolo del lavoratore" mentre [...] di codeste esperienze: "Anche qui siamo nel regno più o meno pretenzioso e vacuo del simbolo… Così è che questo lavoro della , Il perduto amore; nel 1923 il secondo, Angela, "che segnò il suo ingresso tra gli autori di Mondadori e al quale arrise ...
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COVELLI, Nicola
Mario Fornaseri
Nacque a Caiazzo in Terra di Lavoro (Caserta) il 20 genn. 1790 da Giuseppe e da Angela Sanillo. Compiuti a Caiazzo i primi studi sotto la guida di G. B. de Falco e di [...] combustione di carbone. Con altre esperienze dimostrò non esservi segno di elettricità nella lava e nell'atmosfera che la circonda biotina. Non tutte queste specie, o quanto meno queste denominazioni, sopravvissero alle successive indagini: la ...
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CAMPIGLI, Massimo
Margherita Abbruzzese
Le biografie ufficiali, da lui stesso dettate, lo dicono nato a Firenze il 4 luglio 1895; sembra invece Berlino la sua effettiva città natale, e Firenze la città [...] al 1907. Il C. non seguì studi regolari e tanto meno si volse a studi artistici, mentre entrò prestissimo in contatto tutto è puro pretesto per rappresentare quelle donne che sono mito, segno, simbolo, cifra e che si compongono in un ritmo cadenzato, ...
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BERSEZIO, Vittorio
Valerio Castronovo
Nacque a Peveragno (Cuneo) nel marzo 1828 da Carlo, giudice al tribunale di Savigliano, esonerato dalla carica durante la reazione di Carlo Felice per trascorsi [...] 1945; la ristampa della commedia nell'antologia di E. Croce.
Meno originale, come si è già detto, la sua produzione di narratore questa trilogia è dato anzi ritrovare, secondo Giorgio Petrocchi, "il segno di trapasso che il B. attua in sé, tra la ...
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BELCARI, Feo
Mario Marti
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1410 da Feo di Coppo, appartenente a famiglia dell'alta borghesia fiorentina, ma di origine senese (Feo è più probabilmente accorciativo di Maffeo [...] equilibrio aggiungere un più consapevole senso critico, segno dei tempi. Ma a lui mancarono insomma F. B., a cura di D. Moreni, Firenze 1825. Non abbondano edizioni meno antiche: F. B., Sacre Rappresentazioni e Laude, a cura di O. Allocco-Castellino ...
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GORO di Gregorio
Gerd Kreytenberg
Nacque a Siena verso il 1275 da Gregorio detto Goro di Guccio Ciuti.
Il padre, originario di Firenze, insieme con Lapo e Donato, fu aiuto di Nicola Pisano per il pulpito [...] durante la quale gli angeli intonano il Gloria come segno della benevolenza divina nei suoi confronti. Avvenne cioè nei due decenni successivi al 1980 sono state attribuite a G. non meno di 22 sculture in marmo, argento e legno che sono da collocare ...
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ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...
meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....