Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Medicina e sanità pubblica
Gilberto Corbellini
Paolo Mazzarello
Agli albori dell’Unità d’Italia la forza dei processi di trasformazione politica della penisola investì in pieno anche la cultura e la [...] Marotta’ – una delle vicende che maggiormente hanno segnato la storia delle scienze biomediche italiane nel dopoguerra. alta prevalenza di talassemia, mentre nelle zone montane, con meno malaria, la prevalenza della talassemia era più bassa. Queste ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Nascita e sviluppo del vitalismo
François Azouvi
Nascita e sviluppo del vitalismo
Indicare gli esordi e tracciare la storia delle dottrine meccaniciste sul vivente [...] l'intero funzionamento di una macchina che, a rigore, potrebbe fare a meno di essa ma, di fatto, non lo fa mai. Soltanto così Perrault il vitalismo, nel XVIII sec., non sia necessariamente il segno di un residuo metafisico, ma l'espressione di un ...
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La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] quelle laiche sulla fine della vita. L'arte di morire è segnata dal pluralismo culturale.
Vita e morte
La morte è inevitabile ma è ammissibile la divisione degli esseri umani in esseri 'niù o meno' meritevoli di vivere. Per altri, la vita non ha un ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Un nuovo modo di fare la diagnosi
Joel D. Howell
Jacalyn Duffin
Un nuovo modo di fare la diagnosi
Una nuova concezione della malattia
di Joel D. Howell
Nel corso dell'Ottocento, [...] diretto.
Con questa sorta di medicina a distanza si perdeva meno, in termini di accuratezza, di quanto il moderno lettore possa poi pubblicato da William J. Mayo nel 1928).
A molti segni fisici è stato dato il nome di coloro che presumibilmente li ...
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Ospedale
Anna Laura Palazzo
Eugenia De Luca
Antonino Iaria
Il termine ospedale (derivato del latino hospitale, neutro sostantivato dell'aggettivo hospitalis, "ospitale", con il senso di "alloggio [...] della città cristiana con contenuti del tutto nuovi nel segno illusorio della continuità. A parte la presenza di un i luoghi sacri che richiamano folle di fedeli su percorsi meno battuti, comportando la necessità di allestire nuovi ricoveri per ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Sistemi e metodi terapeutici
Andreas-Holger Maehle
Sistemi e metodi terapeutici
I sistemi terapeutici del XVIII sec. sono caratterizzati da una graduale trasformazione [...] loro cause e di indicare per ciascuna specie sintomi e segni caratteristici e "un metodo di cura appropriato e stabile". morborum classes, genera et species del 1763. Anche i non meno noti Genera morborum (1763) di Linneo (Carl von Linné, 1707 ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'anatomia patologica e la clinica
Giuseppe Ongaro
L'anatomia patologica e la clinica
La riforma cinquecentesca dell'anatomia costituì la condizione indispensabile [...] tubercoli simili a ghiandole [tubercula glandulosa] più o meno grandi, la cui sezione dimostrò che contenevano pus screziato la salute o la malattia futura. La distinzione tra sintomo e segno era stata ribadita nel XVI sec. da Jean Fernel: "tutto ...
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Igiene
Augusto Panà
Anna Spinaci
Luigi Frighi
L'igiene, dal greco ὑγιεινή (sottinteso τέχνη), "salubre, che giova alla salute", è un ramo della medicina che si occupa della salvaguardia e del miglioramento [...] che ha condotto al moltiplicarsi di patologie prima meno incidenti come quelle degenerative (tumori e malattie sostanze chimiche tossiche, quali i metalli, e sostanze organiche, segno di inquinamento da liquami. L'unica traccia azotata ammessa nelle ...
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Francesco D'Agostino
Procreazione assistita
Un altro modo di procreare: la scienza può sostituirsi alla natura?
La prospettiva bioetica
di Francesco D'Agostino
21 giugno
Il Senato, dopo un acceso dibattito [...] dell'Homo sapiens in Homo faber, costituiscono il segno di un'alterazione della stessa identità dell'uomo. si radica e non coincide con gli interessi, con i desideri o meno che mai con le pulsioni dei singoli, ma possiede una sua obiettività ...
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L'Ottocento: scienze mediche. La terapeutica
Andreas-Holger Maehle
La terapeutica
Tra il 1800 e il 1890 le pratiche terapeutiche che facevano capo alla tradizione galenica vennero progressivamente abbandonate. [...] tardiva della malattia, né l'asportazione di una quantità più o meno elevata di sangue avevano in realtà alcuna efficacia. Pur senza della medicina ortodossa, che utilizzava rimedi di segno opposto (contraria contrariis). Il secondo principio ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...