CATERINA de' Medici, regina di Francia
Stephan Skalweit
Nacque il 13 apr. 1519 a Firenze, nel palazzo della via Larga, da Lorenzo II de' Medici, duca di Urbino e da Madeleine de la Tour d'Auvergne, [...] di C., Elisabetta, Filippo II di Spagna. Quest'ultimo matrimonio segnò anche una svolta decisiva nella vita di C. stessa. La morte interpretazione restrittiva si era realizzata, per lo meno in apparenza, una pacificazione che sembrava dare ragione ...
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LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] determinato un isolamento della Chiesa e il venir meno di antichi rapporti con le maggiori potenze del continente la resistenza di una parte consistente del cattolicesimo francese segnò sostanzialmente il fallimento del ralliement di L. XIII. ...
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CLEMENTE IX, papa
Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 genn. 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di Milanese Rospigliosi e del figliuol [...] mobili delle stanze. La somma di cui prevede d'aver bisogno è non meno di 10.000 scudi (che, alla resa dei conti fatta alla fine corti europee aveva interpretato la "Pace" come un segno di debolezza della Chiesa di fronte alle pressioni di Luigi ...
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FERDINANDO CARLO Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Unico figlio del duca di Mantova Carlo II e di Isabella Clara d'Asburgo, figlia dell'arciduca Leopoldo e nipote dell'imperatore [...] ironizzavano dei sarcastici versi anonimi cit. in R. Navarrini, Nel segno di Rahab. Note sulla prostituzione a Mantova..., in Atti e mem. principi europei tutti in grado d'accampare più o meno consistenti legami di parentela, si protrasse a Venezia ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] Pisa, s. 3, III [1973], pp. 1084-1085). Né meno aspro fu l'attacco al "materialismo storico" del Ciccotti, e ad lato sensu la fine della res publica senatoria, perché il principato segna, nell'esegesi desanctisiana, la fine della libertas: e, usava ...
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CASSIODORO (Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator; più spesso detto Cassiodorus Senator o semplicemente Senator, che è nome proprio e non designazione di dignità)
Arnaldo Momigliano
Nacque a Scyllacium [...] c'è prova che C. si facesse egli stesso monaco e tanto meno che fosse abate (Inst., 1, 32, 1). La frase misteriosa che non ci siano pervenute lettere di C. del periodo vivariense: segno forse del relativo isolamento del nuovo istituto.
C. non fa ...
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FEDERICO III (II) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria)
Salvatore Fodale
Nacque il 13 dic. 1273 (o 1274) nelle terre della Corona d'Aragona dall'infante Pietro d'Aragona, il futuro re Pietro III, e da [...] invece ad ogni attacco.
La battaglia navale di Capo d'Orlando segnò una grave sconfitta per F. III, ma anche il disimpegno ultimi anni di vita e di regno di F. III furono meno ricchi di avvenimenti, forse anche perché se ne è conservata una minore ...
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ALBERIGO, Giuseppe (Pino)
Giovanni Miccoli
Nacque a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Il padre, Giovanni Alberto, di famiglia poverissima, era maestro elementare. Aveva partecipato alla [...] si fece crescente la consapevolezza del progressivo venir meno delle speranze di rinnovamento seguite al chiudersi della p. 39 s.).
Sono prese di posizione e giudizi che segnarono con chiarezza un punto d’arrivo nell’ottica con cui Alberigo ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] l'"ingresso" del D. "in forma privata, dando così segno della moderatione del suo ben composto animo". Così al Senato il D. è pure noto, già attorno al 1660, come letterato, quanto meno, in questo torno di tempo, passa per tale, gode d'estimazione in ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] e della critica storica germanica, di cui si ha un segno nella traduzione delle Vicende delle costituzioni delle città lombarde di medio evo; nata poi, poté spandersi in paesi più o meno lontani da libertà..." (p. 48). Coerentemente a queste idee, ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...