CANE, Ottaviano
Giovanni Romano
Figlio di Antonio, nacque a Trino Vercellese prima del 1495. È personalità ampiamente documentata nelle carte trinesi e casalesi (cfr. Vesme, 1929), ma il suo corpus [...] 1509 dichiara, sotto giuramento, di aver più di quattordici anni e meno di venticinque, ma deve essere nato prima dell'anno 1495, perché qualità nel corpus del C. e costituisce un segno della sua evoluzione verso modi altamente formalistici per ...
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FOSSATI, Giuseppe
Lucia Pedrini Stanga
Nacque a Morcote, in Canton Ticino, il 5 luglio 1822 da Ambrogio Marcellino e Virginia Rippa. Seguendo le tracce dei suoi antenati e del fratello Gaspare, intraprese [...] e conservati nel Fondo Fossati dell'Archivio cantonale di Bellinzona. Rispetto a Gaspare, il F. mostra tuttavia un segno grafico meno preciso e accurato.
Viste le condizioni favorevoli del mercato, la disponibilità della committenza e l'appoggio del ...
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CISTOFORI (Κιστοϕόροι, cistophori)
A. Stazio
Moneta d'argento d'Asia Minore, caratterizzata, e denominata, dalla cista mystica che vi è rappresentata sul dritto, col coperchio semisollevato ed un serpente [...] Efeso, Tralles, Apamea e Laodicea, ve ne furono altre meno abbondanti ad Adramytion, Chokaia, Smirne, Apollonia, Nissa, carattere originario rimase solo il metallo ed il peso, segno evidente che i cistofori avevano acquistato nella zona una funzione ...
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FELIX
C. de Mérindol
Miniatore, verosimilmente di origine inglese, attivo a Corbie tra il 1160 ca. e il 1164.All'inizio del manoscritto dei Commentari compilati da Floro di Lione (Parigi, BN, lat. 11575-11576) [...] dei richiami e quello di suscitare un clima creativo il cui segno più evidente è costituito dalla rigatura tracciata in inchiostro, applicata interno e all'esterno dell'abbazia, applicarono più o meno proficuamente le tecniche di F., dando vita a una ...
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CORTE, Valerio
Fiorella Caraceni Poleggi
Nacque a Venezia nel 1530 da Ferdinando, di nobile famiglia pavese, e crebbe in quell'ambiente culturale sollecitato dai più vari interessi. R. Soprani, il quale [...] dei pittori è a tutt'oggi l'unica notizia documentata.
Meno ancora si può dire della qualità artistica e tecnica della sua a Genova, di quella dignità dell'artista che s'impose come segno di distinzione negli ultimi decenni del sec. XVI.
Il C. ...
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ANDOKIDES, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante entro l'ultimo quarto del VI sec. a. C. Artista notevolissimo, egli costituisce forse la personalità chiave di questo periodo di transizione. [...] piano, dalle poche, inconfondibili, che portano il segno del grande maestro pittore di figure rosse. Anche elaborati, hanno un valore esclusivamente coloristico di masse più o meno fittamente decorate. Le brevi tuniche scure delle Amazzoni e di ...
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SOPHILOS (Σώϕιλος)
E. Paribeni
1°. - Ceramografo attico a figure nere la cui attività sembra conchiudersi entro il primo venticinquennio del VI sec. a. C. Firma come pittore, e almeno una volta anche [...] la precedenza del dèinos di S. sul cratere di Kleitias. S. è lontano dal possedere il segno preciso, fermo e musicale di Kleitias e tanto meno la sostenuta limpidezza e gravità formale che conferiscono a questo artista un carattere di vera e propria ...
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PENTESILEA, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico tra i maggiori, operante per tutto il secondo venticinquennio del V sec. a. C. È essenzialmente un pittore di coppe e i suoi esperimenti in forme [...] quella di Apollo e Tityos ugualmente di Monaco, che è assai meno grande pittura e più felicemente realizzata nei limiti di una pittura Le figure sono sempre più rapidamente schizzate con un segno approssimativo e tormentato, carico di elettricità. Un' ...
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BECCARIA, Angelo
Franca Dalmasso
Nacque a Torino nel maggio 1820 da Giovanni. A diciotto anni entrò, contrastato dal padre, all'Accademia Albertina di Torino. Dapprima studiò figura con G. B. Biscarra; [...] di maniera, con riprese di motivi settecenteschi (Nel parco, 1872). Meno noti, ma più interessanti, sono gli studi a olio, i nella Galleria d'arte moderna di Torino: eseguiti con segno sottile, alcuni di essi sono assai eleganti; appartengono allo ...
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FORTUNA, Alessandro
Laura Mocci
Nacque probabilmente nel 1596, secondo quanto documentato dal Registro dei morti della parrocchia romana dei Ss. Apostoli.
Il F. e la moglie risiedevano nella parrocchia [...] "romanus" fino a territori limitrofi, a meno che il giovane pittore non fosse divenuto cittadino il Passeri dirà che se "non moriva così presto si sarebbe avanzato a gran segno" (1772, p. 47).
Fonti e Bibl.: Roma, Archivio storico del Vicariato ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...