BUONVISI, Antonio
Michele Luzzati
Nacque a Lucca da Benedetto di Lorenzo e da Filippa di Martino Cenami il 26 dic. 1487. Fu presto impiegato nelle aziende mercantili e bancarie del padre che fin dal [...] della corona di Francia e organizzarne l'ammortamento, non meno che per sollecitare i banchieri a nuovi prestiti con migliori lascito di un anello d'oro disposto dal B., "in segno di benivolentia" a favore di Nicholas Harpsfield, autore della Life ...
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MALVANO, Giacomo (Giacobbe Isacco)
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Torino il 15 dic. 1841 da Moisè e da Eva Ovazza. Cresciuto in una numerosa e importante famiglia ebraica di Torino, il giovane [...] lettera del M. a I. Artom, 20 febbr. 1868).
Non meno netti furono i suoi giudizi sulla politica interna: nel 1869, l'eventualità Francia, di cui gli accordi tunisini del 1896 erano il segno più tangibile, il M. fu indubbiamente favorito, oltre che da ...
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MANETTI, Saverio (Francesco Saverio)
Renato Pasta
Nacque a Brozzi (Firenze), il 12 nov. 1723, da Giovanni Bernardo di Andrea, cittadino fiorentino e cancelliere della Gabella dei contratti, e da Maria [...] con la monarchia per perseguire una pubblica felicità di segno muratoriano. Il testo era corredato di letture generali ( la patata, poco coltivati in Toscana, e altre specie meno nutrienti, solitamente impiegate come foraggio per gli animali, quali ...
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DE GREGORI, Giovanni e Gregorio
Tiziana Pesenti
Fratelli, nacquero a Forlì intorno all'anno 1450. La loro paternità è incerta: in due documenti Giovanni risulta infatti figlio di un Gregorio morto prima [...] fratelli la collaborazione, continuata quasi ininterrottamente fino al 1505, segnò l'inizio dell'espansione dell'officina, che in breve Garanta, Battista Putelletto, Bartolomeo Gabiano), di meno noti finanziatori (i mercanti Giangiacomo De Angelis, ...
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CAETANI, Guglielmo
Gaspare De Caro
Nacque nel 1465, ultimo figlio di Onorato (III), signore di Sermoneta e Caterina Orsini, appartenente alla nobile famiglia romana. Nel 1482, emulando il fratello primogenito [...] .
Alla morte di Sisto IV, nel 1484, venuti meno i freni imposti da questo papa alla aristocrazia pontificia, il quale non era stata elevata alcuna accusa, e questo era un segno ulteriore di quali fossero i veri motivi del pontefice. All'invito di ...
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FAVIA, Pietro Maria
Mauro Scionti
Nacque a Bari l'11 sett. 1895, primo di quattro figli, da Giuseppe (1865-1923) e Caterina De Nicolò. Il padre era scalpellino esperto nella lavorazione della pietra [...] formali e spaziali con abile mano, rapidità di segno, gusto raffinato del particolare. E questo mentre contestualmente di estendere la ricerca a tutta la regione o quanto meno ai centri più caratteristici della provincia (Ostuni, 1955; Polignano ...
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LORENZO di Credi (Lorenzo d'Andrea d'Oderigo)
Michele Di Monte
Nacque a Firenze tra il 1456 e il 1460 dall'orafo Andrea d'Oderigo e da una non meglio identificabile monna Lisa.
Non è possibile definire [...] a modelli iconografici consolidati e sotto il segno dell'inevitabile suggestione di ascendenza leonardesca.
Eloquente postuma autentificazione; sempre che non si voglia ammettere la meno verosimile ipotesi che l'autore stesso abbia avuto motivo di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Lombroso
Paolo Marchetti
Cesare Lombroso rappresenta, probabilmente, l’uomo di cultura italiano di fine Ottocento più noto al mondo. Le sue idee, inizialmente sviluppate in ambito medico-psichiatrico, [...] di continuità. Rendendosi tali ambivalenze più o meno visibili non tanto per una particolare tendenza , Cesare Lombroso, Torino 1975.
R. Villa, Il deviante e i suoi segni. Lombroso e la nascita dell’antropologia criminale, Milano 1985.
M. Sbriccoli, ...
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GIOVANNI ANTONIO da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo incisore, di cui nessuna fonte cinquecentesca menziona il nome e sul quale non esistono riferimenti documentari. [...] al pari dei precedenti, per l'acerbità e la goffaggine del segno, può essere indicato come uno dei primi lavori di Giovanni Antonio. nello stesso verso dell'originale ma con un volatile in meno.
Da un punto di vista tecnico tutte queste incisioni ...
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CAVALLARI, Domenico
Raffaele Ajello
Nacque il 7 ott. 1724 da Antonino e Caterina Lasilica a Garopoli, piccolo abitato che oggi fa parte del comune di San Pietro di Caridà, in provincia di Reggio Calabria.
La [...] al passato, comune a tutta la letteratura più o meno sensibile ad influenze giansenistiche, fu esaltato nel C. 90). La perdita di autorità dei concili a vantaggio del papa fu segno di crisi e portò al prevalere delle opinioni più varie, al diffondersi ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...