BENTIVOGLIO, Guido
Alberto Merola
Nacque a Ferrara da Cornelio e da Isabella Bendidio il 4 ott. 1577. Visse i suoi primi anni nella città natale, educato alla raffinatezza usuale nei giovani dell'aristocrazia [...] . moderna, Napoli 1944, pp. 154 ss.), anche se con segno negativo. Indice di tale fortuna oratoria fu il libro, stampato a Nella difficile situazione che si era creata, le sue forze vennero meno: egli morì il 7 settembre 1644; il suo cadavere venne ...
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Giovanni XII
Roland Pauler
Nacque verso il 937 dal prefetto romano Alberico II e da Alda, figlia del re Ugo d'Italia. Discendeva dunque, per parte di padre, dalla famiglia dei duchi di Spoleto: suo [...] provenienti dalla Germania o dall'Italia furono sostanzialmente meno numerosi di quelli che si rivolsero al suo delle preghiere canoniche e l'aver trascurato di farsi il segno della croce. Non è possibile stabilire quanto queste accuse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Fuoco
Rosario Patalano
Il contributo analitico di Francesco Fuoco è stato per un lungo periodo offuscato dalla querelle filologica nota come caso Fuoco, che ha concentrato l’attenzione degli [...] del gruppo degli idéologues il pensiero di Say segnò una discontinuità rispetto all’approccio logico-deduttivo, respingendo e di riproduzione delle condizioni di produzione più efficienti, a meno che non vi siano condizioni di monopolio e di non ...
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FANOLI (Fanolli), Michele
Clelia Alberici
Nacque a Cittadella (Padova) il 9 luglio 1807 (Cittadella, Arch. parrocchiale, Libro dei battesimi, anni 1799-1818) da Lorenzo e Marianna Venzo. Il padre era [...] imperava il gusto neoclassico e si dava molta importanza al segno, l'ambiente e l'insegnamento erano piuttosto consoni al del modesto e paziente artista. A Londra Fanoli non fu da meno che a Parigi; soltanto in Italia non ebbe guari campo di ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 5 ott. 1653, da Daniele (II) detto Andrea (1631-1707) di Nicolò (del ramo di S. Pantalon) e da Elisabetta di Daniele Gradenigo e chiamato comunemente [...] d'Alessandro VIII. Ed il neopontefice Innocenzo XII, certo in segno di riguardo per lo zio e, forse, anche per addolcirgli la che, par di capire, spiace al D.), lo accompagnano, per lo meno, la stima generale e la non disdetta simpatia del re Sole, ...
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GUZZONI, Boccolino
Francesco Storti
Appartenne a nobile e antica famiglia podestarile originaria della terra di Offagna, trapiantata a Osimo intorno alla metà del XII secolo. Fu primogenito di Guzzone [...] padre; conduceva con sé, minaccioso monito ai nemici e segno della sua accresciuta fama di condottiero, un contingente di 100 pensato di sbarazzarsi del condottiero.
Sia da accettare o meno tale informazione è evidente che, nel clima denso di ...
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GONELLA, Guido
Giorgio Campanini
Nacque a Verona, il 18 sett. 1905 (al registro di stato civile fu iscritto con i nomi di Guido Alessandro), dalle seconde nozze di Luigi, impiegato comunale, con Marianna [...] ma anche come effetto del progressivo venire meno dell'originaria ispirazione di quel partito, la Butturini, G. G.: dagli "Acta diurna" alla Costituente al Governo, nel segno della cultura antifascista, in La memoria per il futuro, Verona 1996, pp. ...
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LORENZANI, Paolo
Saverio Franchi
Nacque a Roma il 5 genn. 1640 da una famiglia di artisti (ottonai e medagliari). Il padre, Giovanni Antonio, era nativo di San Terenzo (Sarzana); la madre, Lorenza Baratta, [...] della regina (1° genn. 1680). Gli anni 1679-82 segnano la fase più fortunata dell'attività del L. in Francia, favorita la regina si era ammalata. Con la sua morte (30 luglio) venne meno il posto che il L. occupava. Luigi XIV gli concesse di mantenere ...
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FILIPPO di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla
Marina Romanello
Nacque il 15 marzo 1720, secondogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese, seconda moglie del sovrano.
Ben conscia [...] possederne il rigido senso del dovere e dello Stato. Meno cupo, più fatuo F.; la sua incapacità politica presentabile l'immagine interna del Ducato ancorché F. non avesse dato segno di mutare la propria indole e le propensioni alla fatuità. Ma ...
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CAPPELLO, Carlo
Angelo Ventura
Nato il 5 giugno 1492 da Francesco di Cristoforo e da Elena Priuli di Piero, in famiglia patrizia veneziana, ricevette assieme al fratello, Bernardo, il poeta, una raffinata [...] che per la Serenissima, al di là delle invocazioni più o meno sincere alla "libertà d'Italia", era innanzi tutto la lotta mediazione attuati da lui tra le diverse fazioni, di chiaro segno moderato) verso l'evoluzione in senso "popolare" con cui ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...