MAGLIANI, Agostino
Fulvio Conti
Nato a Laurino il 23 luglio 1824 da Pascasia Scairato e da Luigi, seguì le tradizioni di famiglia e nel 1845 si laureò in giurisprudenza presso l'Università di Napoli. [...] i propri convincimenti liberisti e ad applicare una politica di segno interventista. Nei primi anni di governo, tuttavia, la il sistema fiscale, affinché esso gravasse sulla popolazione in modo meno duro e più equo. La riforma più significativa, al ...
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POGLIANI, Angelo
Anna Maria Falchero
POGLIANI, Angelo. – Nacque a Milano, in piazza S. Nazaro, il 14 giugno 1871, quarto di nove figli, da Giuseppe (nato nel 1836) e da Antonia Clerici (nata nel 1844).
Ragioniere, [...] della società) aveva assunto, se non altro, caratteri meno limitati, investendo anche in settori quali l’elettrico, il sentenza del 2 marzo 1926.
Il disastroso crollo della BIS non segnò peraltro, almeno nell’immediato, l’uscita di scena di Pogliani, ...
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GOZZADINI, Gabione
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1370, da Nanne di Gabione e da Giovanna Negrisoli, primogenito, probabilmente, di numerosi figli.
Seguendo quella che era già una tradizione [...] una lettera che appare se non proprio dettata materialmente, quanto meno ispirata da Cossa. Il G. vi descriveva la triste Este, amico e sostenitore di Nanne, ma questi non dette segno di cedere. Per fiaccarne la resistenza B. Cossa fece condurre ...
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BURLAMACCHI, Michele
Michele Luzzati
Nacque a Lucca nel 1531 da Francesco di Michele (poi giustiziato nel 1548 in conseguenza della congiura antimedicea) e Caterina di Federico Trenta. Secondogenito [...] che in quella notte aprì loro la sua casa, nascondendoli poco meno di due giorni, il tempo sufficiente per scampare alla strage e "di quello apparteneva per beni terreni" a suo fratello: segno questo di un legame affettivo e di famiglia che non si ...
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GUINIGI, Dino
Franca Ragone
Figlio di Nicolao di Bartolomeo e di Caterina, sorella di Dino Di Poggio, nacque a Lucca nel quarto decennio del Trecento.
Niente si sa dei suoi anni giovanili e della sua [...] che Dino Guinigi dovesse ogni cosa sapere, niente di meno alquanto si dimostrò di fuori di tale domanda malcontento, notevole di 500 fiorini sborsati per la dote è il segno della solidissima posizione dello sposo. Contrasse poi un ultimo matrimonio ...
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Evoluzione del capitalismo
Giorgio Ruffolo
Capitalismo è termine dal significato non molto chiaro. Forse per questa ragione Marx non lo usò mai. In generale si denota con quel termine un sistema nel [...] discreta fino al 1820, poi si impenna drammaticamente saltando in meno di due secoli, fino al 1990, trentasei volte.
Cosi i decennio che, nato nell’euforia, si è chiuso nel segno della delusione e della crisi.
La globalizzazione economica aveva ...
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Fiere e mercati
Jean-Marie Martin
La documentazione di età normanna e sveva è scarsissima in proposito. L'evidenza più chiara è di carattere istituzionale e riguarda l'importanza del plateaticum. Questa [...] nei principati longobardi e che corrisponde più o meno al teloneo del mondo carolingio, riguardava il delle fiere, descritto sopra, esisteva solo sulla carta, e segno forse delle difficoltà incontrate durante il periodo bellico.
Tutto sommato ...
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CIERA, Agostino
Laura Giannasi
Nacque dal banchiere veneziano Bernardo e da Elisabetta di Geri Nicolosi, probabilmente nel primo decennio del sec. XV. Giunto a maturità il C. svolse, autonomamente rispetto [...] una serie di procedimenti che sembrano perseguire l'intento di mettere in luce gli aspetti meno corretti di tutta la sua attività e costituiscono perciò il segno più evidente del definitivo declino della sua fortuna. Già nel 1467 in Quarantia si era ...
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Monopolii
Jean-Marie Martin
Nel Regno normanno di Sicilia lo stato, per quanto conservasse il monopolio di alcune attività propriamente pubbliche (coniazione della moneta, amministrazione della giustizia), [...] produceva la somma non trascurabile di 170 once d'oro. Sappiamo ancora meno sul ferro, l'acciaio e la pece. Normalmente lo stato doveva moltiplicare possibile vendere il sale al prezzo ufficiale, segno chiaro dell'esistenza di un importante mercato ...
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imprenditore
Fabrizio Galimberti
Il primo attore sulla scena dell'impresa
Un grande economista dello scorso secolo, John M. Keynes, fece una colorita affermazione: "Gli imprenditori sono mossi da spiriti [...] che l'azienda incassa, cioè del profitto che rappresenta il segno principale della buona salute di un'impresa
La regola del tre la struttura familiare. Oggigiorno le microimprese, aziende con meno di 10 addetti, formano circa il 95% della realtà ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...