BERTOLOTTI, Davide
Giovanni Ponte
Nato a Torino il 2 sett. 1784 da una famiglia di agiati commercianti, dopo i primi studi continuò la preparazione sotto la guida di G. Mabellino, vice bibliotecario [...] Sulla maniera e l'utilità delle traduzioni,che segnò l'inizio della polemica classico-romantica in . L. Aimé, Lettere a Sofia sopra la fisica, la chimica e la storia naturale (ibid. 1846), assieme a C. Rovida.
Fonti e Bibl.: U. Foscolo, Epistolario ...
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LEONE, Ambrogio
Leendert Spruit
Nacque a Nola, presso Napoli, nel 1458 o 1459 da Marino, che esercitava la mercatura, e da Marchisella Balletta. Compì i primi studi probabilmente in uno dei conventi [...] 2 s.) attesta che il L. nel 1498 ebbe un figlio naturale, chiamato Camillo, da una donna di nome Claraluce che aveva all' e costumi dei cittadini e della gente di contado un segno dell'antica nobiltà e gentilezza della sua origine". Più scioltamente ...
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CUSANI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nato a Milano il 14 nov. 1802 dal conte Carlo Cesare e da Bianca Visconti. Dal collegio di Gorla - ove compì i primi studi - passò al liceo di S. Alessandro in Milano. [...] nota introduttiva di carattere critico-letterario precede le traduzioni: segno, oltre che della routine di simili lavori, della il suo sguardo acuto, il suo spirito sensibile agli spettacoli naturali e alle tradizioni folkloriche (vedi, ad es. I, ...
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BIANCHINI, Giovanni Fortunato
Paolo Casini
Nacque a Chieti il 27 dic. 1719. A Chieti e a Ortona a Mare fece i suoi primi studi; passò poi a Napoli, discepolo di Nicolò Cirillo; qui, "dopo aver passato [...] gli esperimenti, servendosi come cavie di se stesso e dei naturalisti amici G. Ziborghi e F. Rigoni,constatò in un gran 6 dic. 1753), fu indirizzata all'Académie des Sciences in segno di gratitudine per il "gentile accoglimento" che i suoi soci ...
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COLPANI, Giuseppe
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Brescia nel 1739. Non si conoscono dati precisi relativi alla sua prima formazione anche se, probabilmente, compì gli studi nella città natale [...] immagine idillica della vita agreste che pone l'uomo in una condizione di naturale benessere. Egli, riproponendo le ipotesi del Verri, del Genovesi, di Voltaire, lo esalta invece come segno di progresso e possibilità di contatto tra i popoli e tra le ...
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BINASCHI, Giovanni Filippo
Maria Ludovica Maschietto
Nacque a Pavia alla fine del sec. XV. Discendeva da famiglia nobile e come tale fu posto nell'elenco dei decurioni di Pavia, approvati da Carlo V [...] sappiamo che fu fiero filoimperiale, tanto da essere fatto segno alle ostilità dei Francesi, dai quali fu catturato e da lui provate.
Nella dedica della ristampa il B. poteva naturalmente ancora definire le sue poesie come nate in una casa, ove ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...