area con segno
area con segno numero reale che fornisce, oltre alla effettiva misura dell’estensione di una superficie un’ulteriore informazione, data dal suo segno, relativa alla superficie stessa. [...] definito di una funzione reale di una variabile reale y = ƒ(x) in un intervallo [a, b] dà l’area con segno della superficie sottesa al grafico della funzione in quell’intervallo. L’area risulta positiva se y > 0 in quell’intervallo, negativa ...
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volume con segno
volume con segno in analisi, relativamente a una funzione ƒ(x1, x2) di due variabili definita in T, volume della porzione di spazio costituita da tutti i punti che hanno le prime due [...] ), con l’intesa che per le porzioni di spazio per le quali x3 > 0 si assume come volume l’ordinario volume, di segno positivo, mentre per le porzioni di spazio per le quali x3 < 0 si assume come volume l’opposto dell’ordinario volume, che avrà ...
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Babinsky, segno di
Riflesso evocato, che dimostra, all’esame neurologico, una lesione del motoneurone centrale. Descritto da Babinsky nel 1896, questo segno consiste nell’estensione dell’alluce e nell’apertura [...] nella sua superficie laterale, a partire dal calcagno e in direzione della parte anteriore, fino all’avampiede. Il segno di B. rappresenta una componente della risposta flessoria, protettiva, di difesa, di retrazione della gamba alla stimolazione ...
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Brudzinski, segno di
Manifestazione di determinati movimenti che vengono evocati nell’esame clinico di un paziente nel quale si sospettino patologie delle meningi. Detti anche segni di irritazione meningea, [...] è ritenuto positivo se con tale manovra, che provoca stiramento delle meningi, il paziente cerca di flettere ginocchia e anche. Il segno di B. del secondo tipo è associato a flessione passiva di una gamba del paziente supino: la positività si ha se ...
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, Si chiama così, in neuropatologia, un sintomo assai importante a carico della pupilla, illustrato dal medico scozzese Argyll Robertson (1837-1908). Quando il riflesso irideo alla luce è abolito, mentre [...] casi di tali forme morbose in cui è abolito il riflesso tanto alla luce quanto all'accomodazione.
Il segno di Argyll-Robertson suole stabilirsi lentamente e, una volta manifestatosi, persistere indefinitamente. Eccezionalmente è stata osservata un ...
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numero, segno di un
numero, segno di un notazione che distingue i numeri maggiori di 0 (positivi, con segno + , che può anche essere omesso) da quelli minori di 0 (negativi, con segno –); si veda anche [...] → funzione segno; → regola dei segni; → segno. ...
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successione a segno alterno
successione a segno alterno successione {an} caratterizzata dal continuo cambio di segno di due termini consecutivi. Quindi, il prodotto di due qualsiasi termini consecutivi [...] ak ⋅ ak+1 è negativo. Per esempio la successione
è a segno alterno, essendo i suoi termini
In alcuni testi, una successione di questo tipo è anche detta oscillante (→ successione numerica). ...
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de Musset, segno di
Sintomo dell’insufficienza delle valvole aortiche, rappresentato da piccole scosse ritmiche del capo sincrone con il polso arterioso, e pertanto detto anche polso del capo, che sarebbe [...] stato rilevato per la prima volta nel poeta e narratore francese A. de Musset (1810-1857) ...
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permanenza del segno, teorema della
permanenza del segno, teorema della stabilisce che, data una funzione ƒ di una o più variabili, se
oppure
esiste un intorno di x0 in cui ƒ(x) > 0 (o rispettivamente, [...] x) > 0 si può dedurre solo che
Questo teorema è di capitale importanza, perché permette di stabilire il segno di una funzione osservandone solo il comportamento limite. Per questo moltissimi teoremi dell’analisi matematica hanno carattere locale ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] moltiplicativi usati per i multipli e sottomultipli delle unità stesse ➔ unità.
Filosofia
Il s. ha a lungo coinciso con il segno ed è stata tale identità a prevalere nella filosofia del 17°-18° sec. soprattutto anglosassone.
Fu I. Kant a proporre ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...