Pittore austriaco (Pöchlarn sul Danubio 1886 - Montreux 1980). Tra i principali esponenti dell'espressionismo, la sua opera è vastissima: i suoi ritratti, nell'esasperazione del segno e del colore, sorprendono [...] i più interni caratteri psicologici (Thomas G. Masaryk, 1935-36, Pittsburgh, Carnegie Institute); nei paesaggi la violenza del colore rende altamente drammatici grandi composizioni che tendono a esprimere ...
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SIMBOLI e ATTRIBUTI
S. Donadoni
G. Garbini
R. Brilliant
A. Tamburello
I. Egitto. - II. Asia Anteriore. - III. Grecia e Roma. - IV. India. - V. Cina. - VI. Giappone.
I. Egitto. - In Egitto dalla più [...] va inteso come il tempio di Neith a Sais su un suggello protodinastico).
Questo nesso fra l'attributo divino, la divinità e il segno di ciò che con la divinità è geograficamente connesso è solo quel che a noi appare come il più antico impiego di S ...
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KARACHI
U. Scerrato
Museo nazionale. - La fondazione del Museo Nazionale di K. è recentissima, risalendo solo all'epoca immediatamente seguente la "Partition" del 1947, che segnò la nascita del Pakistan. [...] Esso è ancora in via di formazione e di ordinamento (v. indiana, arte: Musei).
Vi è stata raccolta una esemplificazione dei materiali provenienti da Mohenjo-dāro (v.), Chanhu-dāro (v.), Harappā (v.) (la ...
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BASAITI (Baxaiti, Basitus, Baxiti e, dal Vasari, Basarini e Bassiti), Marco
Elena Bassi
Oriundo greco, nacque a Venezia circa il 1470. Da principio dipinge con segno stentato, panneggi rigidi, con poco [...] sono certamente anteriori alla pala dei Frari del 1503, come la Madonna col bambino ed un devoto del Museo Correr di Venezia (segnato "Marchus Basaiti P.") e la Madonna e quattro santi ed un angelo musicante ora in S. Pietro Martire di Murano, ma ...
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NOVELLI, Gastone
Pia Pascalino
Pittore e scultore, nato a Vienna il 1° agosto 1925 e morto a Milano il 22 dicembre 1968, rappresentante della "pittura del segno". Arrestato nell'ottobre del 1943 dalle [...] ha cercato un rapporto molto profondo con la realtà latino americana. Già nel 1948 è in Brasile dove inizia un'ampia conoscenza dei segni e dei simboli di quelle culture e dopo un breve soggiorno in Europa vi fa ritorno per restarvi fino al 1954. Del ...
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Pseudonimo dell'illustratore italiano Gustavo Rosso (Torino 1881 - Milano 1950). Capace di tradurre in immagini ogni genere di storia (e soprattutto quelle per l'infanzia) attraverso un segno duttilissimo, [...] ancora di gusto ottocentesco nella cura dei particolari e nell'uso del tratteggio, fu tra i principali collaboratori (dal 1909) del Corriere dei piccoli e lavorò per diversi editori, illustrando più di ...
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Fritsch, Katharina. – Scultrice tedesca (n. Essen 1956). Laureatasi nel 1984 alla Kunstakademie Düsseldorf, la sua ricerca artistica stempera in un linguaggio visivo originalissimo l’iperrealismo newpop, [...] assegnando al segno figurativo valori stranianti ottenuti attraverso l’alterazione delle dimensioni del soggetto e l’uso di luminose monocromie: così nell’installazione Rattenkönig / Rat-King (1993), angosciante cerchio di enormi ratti neri esposto ...
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Pittore e scultore italiano (Sori 1923 - Roma 2006). Tra i firmatari del manifesto astrattista Forma uno e membro del gruppo romano omonimo (1947), si avvicinò successivamente al neorealismo nel segno [...] di un'estetica dai tratti romantici e visionari. Nel 1956 fondò la rivista Città aperta, che documenta il passaggio verso una pittura d'impegno civile affine all'espressionismo di F. Bacon. Dalla fine ...
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Orefice (n. Venezia 1510 circa - m. dopo il 1559), figlio di Francesco. Si foggiava egli stesso gli strumenti per la sua arte ed era apprezzato per delicatezza e acutezza di segno. Fu amico di Tiziano, [...] del Sansovino e dell'Aretino, che ne loda l'attività nell'intagliare i cristalli e ne ricorda varie opere, ora tutte perdute. I fratelli Andrea e Callisto furono anche essi orafi e intagliatori di gemme ...
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Pittore italiano (Zurigo 1899 - Gualtieri 1965). Autodidatta, il più noto dei naïf italiani, intorno al 1930, incoraggiato dallo scultore M. Mazzacurati, si dedicò a raffigurare soprattutto animali feroci [...] con colori violenti, segno anche della sua fragilità psichica, che lo portò a essere più volte ricoverato nell'istituto neuropsichiatrico di Reggio nell'Emilia. ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...