Nome d'arte del pittore Tancredi Parmeggiani (Feltre 1927 - Roma 1964). Frequentò a Venezia il liceo artistico e l'accademia. Nel 1950 partecipò a Roma alla prima mostra di arte astratta italiana, facendosi [...] di una libertà di linguaggio pittorico (Primavera, 1952, New York, Museum of modern art). Intorno al 1960 apparvero i primi segni di una crisi che non fu solo crisi di linguaggio: alla liricità e serenità delle opere astratte, seguì una violenza e ...
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AGATHODAIMON (᾿Αγαϑοδαίμων e 'Αγαϑὸς δαίμων)
G. Bermond Montanari
Termine generico per designare una divinità salutare (es. Zeus, Asklepios ecc.); era una denominazione che poteva spettare ad ogni δαίμων [...] benevolo e che spesso era dato in segno d'onore anche agli uomini (Alessandro, Nerone), in vita o dopo morte. Sappiamo che i Greci alla fine del banchetto bevevano vino pretto, con l'acclamazione all'A. (᾿αγαϑοῦ δαίμονος); era quindi una formula per ...
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Architetto (Landshut, Slesia, 1732 - Grüneiche 1808). Attivo dapprima a Breslavia, costruì numerose abitazioni di campagna in stile palladiano. Per Federico Guglielmo III costruì, fra l'altro, nel 1789 [...] la porta di Brandeburgo a Berlino (che, ispirandosi ai propilei greci, segnò il passaggio dal Barocco al Neoclassicismo in Germania) e il Teatro Nazionale (1800-02, ricostruito da K. F. Schinkel dopo il 1817) progettato con suo figlio Karl Ferdinand ...
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THALIARCHOS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo intorno al 500 a. C. Dipinge quattro piccole pyxides decorate unicamente nel tondo superiore. In esse inserisce una figurina piegata ad [...] arco, un satiro e un comasta, tracciati con un segno aguzzo e appuntito e in uno stile che dipende da Epiktetos. Nelle acclamazioni appare due volte il nome di Thaliarchos e due volte quello di Lysikles: quest'ultimo appare peraltro anche su altre ...
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Disegnatore e autore di fumetti francese (Parigi 1938 - ivi 2012). Tra i maggiori talenti europei del dopoguerra, ha creato, su testi di J.-M. Charlier (n. 1924), la serie di Lieutenant Blueberry (dal [...] 1963, sulla rivista Pilote), eccellente fumetto western di ambientazione realistica e di segno robusto. Altrettanto felici, anche se di segno diverso, leggero e fantasioso, sono i fumetti di fantascienza (Arzach, 1975; L'homme est-il bon?, 1978; Le ...
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Incisore, pittore e scrittore italiano (Cupramontana, Ancona, 1892 - Roma 1963). Tra i migliori incisori italiani contemporanei, nelle sue acqueforti, che spesso accompagnano i suoi scritti, prevale ora [...] un tratteggio leggero e una ricerca sulla luce, ora un’accentuazione del segno di intonazione espressionista. Di minore rilievo la sua attività pittorica. Tra le opere: Ladri di biciclette (1946); Il mezzano Alipio (1951); Racconti scabrosi (1963).
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Pittore e incisore (n. Santa Fiora 1922). A Roma, parallelamente agli studî in ingegneria e ai primi contatti con F. T. Marinetti, si è dedicato da autodidatta alla pittura. Dopo un lungo soggiorno in [...] (1985-88). Autore, nel 1983, di quattro vetrate e della Via Crucis, per la chiesa dei SS. Gioacchino e Anna a Roma, con i Segni di Roma (1979-83) e Cosmati (1983-84) S. libera altre valenze del colore fino a inondare con esso la superficie, in una ...
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Pittore e incisore (Kovno, Lituania, 1898 - Roosevelt, New Jersey, 1969). Emigrato negli Stati Uniti nel 1906, con la famiglia, si dedicò alla pittura dopo aver lavorato come litografo. Studiò alla National [...] la società del suo tempo lo indirizzò verso un'arte di contenuti sociali, espressa in modi realistici caratterizzati da un segno nitido di definizione bidimensionale e dall'uso di colori chiari e netti (serie di ventitré dipinti a tempera dedicata ...
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GABBIA, Pittore della
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro la terza decade del V sec. a. C. Gli sono state attribuite un numero assai ristretto di opere, sei coppe in tutto, notevoli per freschezza [...] d'ispirazione e precisione di segno. L'artista rientra pienamente nella cerchia del Pittore di Antiphon, potrebbe anzi quasi rappresentare un determinato aspetto, un lato di questo vigoroso artista, la cui opera, ricca e variata di tono e di qualità, ...
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Pittore (Venezia 1884 - Treviso 1947). Dal 1907 fece frequenti viaggi in Francia (Parigi, Bretagna), venendo a contatto con la pittura post-impressionista, mostrandosi sensibile all'influsso di Gauguin, [...] van Gogh, Matisse, in dipinti dal colore disteso in zone piatte delimitate con segno assai marcato. Al formarsi di una maniera sua propria, in certo qual modo espressionistica, non dovette essere estranea la conoscenza della pittura dei secessionisti ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...