BERNARDINO da Asola
Rossana Bossaglia
Figlio del pittore Giovanni da Asola, risulta collaboratore del padre in un documento del 6 apr. 1526, dal quale si apprende pure che i due abitavano a Venezia, [...] : soprattutto sul Savoldo, cui si richiama non solo per la tipologia, ma anche per la metallica durezza del segno e certe intonazioni nordiche, non senza una personale interpretazione dei moduli di ascendenza mantegnesca. Meno leggibili gli influssi ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] con il maestro friulano alla decorazione del lato sud-est del chiostro di S. Stefano. L'esperienza compiuta lascia un segno profondo nel vocabolario e nella sintassi del pittore e - illeggibile l'affresco per il Monte di Pietà di Padova, documentato ...
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FERRI, Domenico
Amalia Pacia
Nacque a Selva Malvezzi (ora frazione di Molinella, in provincia di Bologna) il 16 apr. 1795da Giovanni e Giovanna Gulini. Capostipite di una famiglia di scenografi e pittori, [...] detto di madama Felicita nel palazzo reale di Torino (Rovere, 1858, p. 56).
Il suo arrivo a Torino è il segno di un'inversione di tendenza nel gusto dell'arredamento e nella decorazione degli interni determinata, in parte, dall'avvicinamento politico ...
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CAMASSEI, Andrea
Sandra Vasco
Nato a Bevagna (Perugia) da Lorenzo, modesto conciatore di canapa, e da Angelina Angeli, fu battezzato il 1º dic. 1602 (Presenzini, p. 220). Sulla base di una notizia dell'Alberti [...] generale approvazione ed il Bentivoglio ne fu tanto soddisfatto da raccomandare il pittore a don Taddeo Barberini. Il principe, in segno di benevolenza, concesse al C. come abitazione alcune stanze in un edificio di sua proprietà in via delle Quattro ...
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MAGANZA, Alessandro
Alessandro Serafini
Figlio del poeta e pittore Giovanni Battista e, probabilmente, di Thia Dal Bianco, nacque a Vicenza nel quartiere di S. Pietro prima del 1556. Avviato dal padre [...] : è firmata dal M. e figli, che forse qui hanno la meglio, soprattutto Giovanni Battista, come si evince dalla rigidità del segno e dalla posa piuttosto banale delle figure.
Nel 1606 il M. eseguì sei piccoli riquadri per l'antico tabernacolo della ...
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PETRUCCI, Carlo Alberto
Francesca Franco
– Nacque a Roma il 4 agosto 1881 da Luigi, proprietario di una libreria antiquaria, e Beatrice del Nero, proveniente da un’antica famiglia romana. Dopo gli studi [...] 555), poi riproposta alla I Mostra del sindacato laziale fascista artisti del 1929. L’opera era caratterizzata da un segno minuto che tesseva oltre a un paesaggio ricco di dettagli, una sottile ricerca atmosferica. Analogamente accade nell’incisione ...
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PAZZI, Enrico
Giovanni Fanti
PAZZI, Enrico. – Nacque a Ravenna il 20 giugno 1818, da Pietro e da Giuseppa Baldani.
Dopo aver frequentato le scuole primarie, dimostrando fin da piccolo spiccate capacità [...] una nuova primavera. Fu nella città toscana che, assieme al collega e amico Luigi Majoli, aprì uno studio che segnò l’inizio di un’intensa e straordinaria attività artistica e che contribuì a proiettarlo nei circoli risorgimentali toscani.
Fin dai ...
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LAURENTI, Cesare
Paola Pietrini
Nacque a Mesola, nel Ferrarese, il 6 nov. 1854 da Agostino e da Maria Arveda. Avversato nelle proprie inclinazioni artistiche dalla famiglia, a diciotto anni si stabilì [...] . morì a Venezia l'8 nov. 1936.
L'attività poliedrica del L. è la conseguenza diretta del bisogno di sperimentazione che segnò il suo rapporto con l'arte. Come un "antico artigiano" sperimentò ed elaborò ricette innovative per i colori (ibid., pp. 79 ...
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DE LUIGI (Deluigi), Mario
Maria Vittoria Marini Clarelli
Nacque a Treviso il 21 giugno 1901 da Eugenio, titolare di un'impresa di decorazioni per interni, e da Alceste Pasti. Conseguì privatamente il [...] ma non la centralità del gesto, irrilevante per il D. che i grattages li progettava. Egli si volse invece alla poetica del segno, sebbene ottenuto per via "di levare" anziché "di porre", da cui la differenza rispetto ai white writings di M. Tobey. È ...
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CHECCHI, Arturo
Antonio Pandolfelli
Nacque da Emilio ed Erminia Vannucci il 29 settembre 1886 a Fucecchio (Firenze), dove, studente delle scuole professionali, fu avviato allo studio del disegno da [...] un certo suo piglio anticonformista nell'uso immediato del colore denso nella pasta e dal tono squillante, fermato da un segno costruttivo marcato e scabro che ha fatto pensare (Borghi, Ragghianti) all'espressionismo tedesco di cui, per altro, il C ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...