FORMILLI, Cesare
Graziella Sica
Nacque a Roma da Alessandro e Carolina Medosi e fu battezzato il 1° ag. 1860 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, S. Andrea delle Fratte, Battesimi, 1860, f. 65 n. 565). [...] , fanno parte attualmente delle collezioni del Museo di Roma (nn. 397, 400, 399; Bertini Calosso, 1911; Pericoli Ridolfini, 1963).
Un segno della stima che il F. si guadagnò con la sua attività londinese fu la nomina a commendatore della Corona d ...
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FILIPPO di Domenico
Massimo Medica
Poco si sa sulla vita e sull'operato di questo scultore attivo a Venezia, a Bologna e a Fano tra il 1394 e il 1423. Quella che sembra certa è la sua origine veneziana, [...] diversa, toscani (Andrea di Guido da Fiesole), lombardi o tedeschi (Giovanni Ferabech) non poteva che avere lasciato il segno sullo stile di Filippo. Nulla tuttavia ci è pervenuto che possa documentare questa fase iniziale dell'attività dello ...
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BASALDELLA, Afro (Afro-Libio, detto Afro)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 4 marzo 1912 da Leo, pittore e decoratore, e da Virginia Angeli. Dopo la morte del padre (1918) compì i primi studi in collegio [...] in un ritmo di linee e di velature.
La Biennale di Venezia del 1956, in cui ottenne il primo premio per la pittura, segnò il culmine di questo periodo, aprendo nel contempo a una nuova produzione in cui i suoi interessi "si spingono sempre più ad una ...
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BASSI, Carlo Francesco (Charles)
Ferruccio Rossetti
Figlio di Stefano, scudiero di corte a Modena, e di Angela Ballino, nacque a Torino il 22 nov. 1772.
Sua sorella Giovanna Marcherita (Margareta), nata [...] impegnati ad edificare la nuova Helsingfors. Il B. partecipò naturalmente alla ricostruzione di Åbo, ma con poche opere, segno evidente ch'egli aveva ormai passato l'apogeo del successo. Delle varie centinaia di edifici progettati in quegli anni ...
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LIPINSKY, Angelo
Lanfranco Mazzotti
Nacque a Roma il 26 apr. 1904 da Sigmund, pittore e incisore tedesco di origine ebraica, e da Elenita Kümpel, di confessione protestante. Il padre, trasferitosi nel [...] da un approccio mirato alla spiegazione del manufatto artistico in quanto generatore di forme e di stili che avrebbero segnato la civiltà artistica sino alla modernità.
A Roma la formazione fu completata dalla collaborazione con W. Amelung, direttore ...
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CAMBELLOTTI, Duilio
Rossana Bossaglia
Nacque a Roma il 10 maggio 1876. Diplomatosi in ragioneria, dal 1893 al 1895 frequentò il liceo artistico industriale, sotto la guida di Alessandro Morani e di [...] gruppo dannunziano. Mentre, dove la ricerca formale è meno sottoposta a impegni ideali, egli mantiene una nettezza e pertinenza di segno in linea con la migliore "secessione" austriaca (si vedano le illustrazioni per le Mille e una notte, affini alle ...
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BAROVIER (Beroverius, Boroverius, Beroviero, Beroero, Berodero, Broio)
Giovanni Mariacher
Famiglia di vetrai attivi nell'isola di Murano a partire dal sec. XIII circa. Il nome può derivare da "Beroviere", [...] , allegorici che facilmente si potevano attingere tra le miniature e le xilografie del tempo. Era anche questo un segno dell'aggiornamento rinascimentale nella stessa produzione vetraria, verso gli ultimi decenni del '400. Ne sono testimonianza gli ...
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GRAMICCIA, Lorenzo
Stefania Bolzicco
Nacque a Cave, presso Palestrina, nel 1702, come è comunemente riportato dalla letteratura (Di Re), o nel 1704, secondo quanto si deduce da un documento pubblicato [...] le origini romane del pittore, orgogliosamente dichiarate anche nell'iscrizione posta a firma della pala dell'Addolorata.
Di segno opposto la sua produzione di scene di genere. Nel piccolo dipinto denominato La visita, o Convegno di famiglia ...
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PELLONE, Rocco
Daniele Sanguineti
PELLONE, Rocco. – Nacque a Ramponio, in Val d’Intelvi, presso Como, intorno al 1553 da Bartolomeo (Belloni, 1988, p. 15). Seguendo il tradizionale flusso delle maestranze [...] Santa Maria dei Servi», su commissione di Nicolò Castiglione (Alfonso, 1985, pp. 138, 283). L’opera, oggi distrutta, segnò l’avvio della società con Giovanni Battista Ferrandino. I due scultori progettarono, con impegno ufficializzato il 10 settembre ...
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PANCIERA, Valentino
Massimo De Grassi
PANCIERA, Valentino (detto Besarel). – Naque ad Astragal di Forno di Zoldo (Belluno) il 29 luglio 1829 da Giovanni Battista, intagliatore e decoratore, e da Caterina [...] presi in affitto e quindi acquistati nel 1882.
Risale a quegli anni il suo massimo successo commerciale che segnò anche una progressiva industrializzazione dei metodi di lavoro con l’introduzione di macchinari elettrici, tra cui una sega circolare ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...