DIAMANTINI, Giuseppe
Paolo Bellini
Figlio primogenito di Vincenzo e di Vittoria Amici, nacque a Fossombrone (Pesaro-Urbino) nel 1621. Giunto in età di apprendere l'arte, fu inviato a Bologna ove, stando [...] poche prove. Ciò del resto spiegherebbe in modo convincente la rarità di certe sue opere.
Il tratteggio rapido, il segno breve, le composizioni immerse nella luce sono caratteristiche che indicano nel Cantarini e in G. Carpioni le fonti più evidenti ...
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IACOMETTI, Pietro Paolo
Davide Righini
Nacque a Recanati nel 1580 da Giovan Battista e da Francesca Calcagni, sorella dello scultore Antonio. Avviatosi allo studio del disegno sotto la guida dello zio [...] l'apertura dei due scultori verso un linguaggio artistico nuovo.
L'opera, per le novità stilistiche e per le qualità tecniche, segnò il definitivo affermarsi della fama dei due artisti e l'intensificarsi dell'attività della bottega. Tra il 1634 e il ...
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FANELLI, Virgilio
Adele Condorelli
Figlio dello scultore Francesco e della prima moglie di questo, Lucrezia, di cui presumibilmente era il primogenito essendogli stato imposto il nome del nonno paterno, [...] Bentivoglio, e che il senatore Bentivoglio mentre era confaloniere aveva concesso al padre Francesco una licenza perpetua, segno evidente della fama e del prestigio di cui godeva la bottega bolognese dei Fanelli.
Secondo Bulgari appartengono a ...
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FRANCESCO di Ubertino, detto Bachiacca
Matteo Mancini
Figlio dell'orafo Ubertino di Bartolomeo (1450-1505) e di Francesca di Benedetto, nacque a Firenze il 1° marzo 1494.
Ebbe due fratelli entrambi [...] nel 1539 per le nozze tra Cosimo de' Medici ed Eleonora de Toledo. In quell'occasione, che tra l'altro ne segnò l'accesso alle commissioni medicee, F. realizzò due scene, riscuotendo un discreto successo: Il ritorno di Cosimo il Vecchio dall'esilio ...
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FILIPPONE, Domenico
Maristella Casciato
Nato a Napoli il 17 ott. 1903, secondogenito di Raffaele ed Ermenegilda Maggio, crebbe in un ambiente semplice, profondamente legato ai caratteri tradizionali [...] in cui l'ordine rigoroso della struttura si stempera nella grande libertà e flessibilità con cui sono aggregati gli ambienti, segno della costante ricerca di un armonioso rapporto tra natura e architettura.
A metà degli anni Cinquanta il F. realizzò ...
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FELICI, Giuseppe
Francesca Bonetti
Nacque a Cagli nel 1839 da Crescentino, ricco possidente originario di Castel Leone, e da Maria Ubaldi. Dopo gli studi nel campo delle lettere, della musica e delle [...] eventi più importanti da lui fotografati si ricorda in particolare la firma dei Patti lateranensi (11 febbr. 1929). Questo avvenimento segnò l'inizio dell'attività ufficiale del figlio Luigi (Roma, 19 ott. 1907-27 ott. 1972), nato dal matrimonio di ...
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GUIDI, Virgilio
Paola Pietrini
Nacque a Roma il 4 apr. 1891, primo di nove figli, da Guido Costantino e da Caterina Rischia. La sua inclinazione artistica si sviluppò già nell'ambito familiare a contatto [...] guidiana; e durante quel viaggio l'artista, impressionato dal paesaggio marchigiano, elaborò il ciclo dei "Grandi alberi" che segnò un ritorno alla natura, pur non essendoci nulla di naturalistico nella resa delle grandi piante che occupano l'intera ...
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PETRELLI, Nello Valentino
Roberto Del Grande
(detto Tino). – Nacque a Fontanafredda, in provincia di Pordenone, il 6 agosto 1922 da Valentino e da Margherita Nadin.
La famiglia, di origini contadine, [...] quello delle agenzie fotogiornalistiche, sviluppatosi intorno al Centro per la cultura nella fotografia. Tuttavia, il Petrelli che ha segnato la storia della fotografia è quello che ha saputo usare l'immagine come strumento di narrazione degli eventi ...
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GHINUCCI, Tommaso
Fabiano T. Fagliari Zeni Buchicchio
Non si conoscono con esattezza luogo e data di nascita di questo architetto di origine senese, figlio di Bartolomeo, a lungo attivo nel XVI secolo [...] le mura già a partire dal 1565, il 6 genn. 1567 si decise che nel prossimo arrivo del G. a Bagnaia fossero segnate la piazza e le strade lungo le quali costruire secondo termini da mettersi in opera; così il successivo 3 febbraio furono discusse con ...
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MAGANZA, Giovanni Battista
Lorenzo Carpané
Alessandro Serafini
Sulla data e sul luogo di nascita del M. (Magagnò fu il nome pavano da lui adottato nelle opere letterarie) si sono registrati a lungo [...] Tale trattamento nei confronti di due numi della cultura letteraria veneta della prima metà del Cinquecento va probabilmente letto anche come segno di concreto realismo, che portò il M. e i suoi sodali a porre maggiore attenzione nei loro testi a chi ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...