DeMille, Cecil B. (propr. Cecil Blount)
Lorenzo Esposito
Regista, attore e produttore cinematografico statunitense, nato a Ashfield (Massachusetts) il 12 agosto 1881 e morto a Hollywood il 21 gennaio [...] ottocentesco una sapiente commistione di intimismo e universalità. Anche nelle opere successive The sign of the cross (1932; Il segno della croce), Cleopatra (1934), The crusades (1935; I crociati) e Samson and Delilah (1949; Sansone e Dalila, che ...
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Mann, Anthony
Roy Menarini
Nome d'arte di Emil Anton Bundsmann, regista statunitense, di origine tedesca, nato a San Diego (California) il 30 giugno 1906 e morto a Berlino il 29 aprile 1967. È riconosciuto [...] corso di una complessa storia di odio e vendetta, il film segna un decisivo strappo rispetto al western classico e fordiano. I interpretato da Victor Mature, e The tin star (1957; Il segno della legge), con Henry Fonda. Tra questi due film realizzò ...
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Salò o le 120 giornate di Sodoma
Serafino Murri
(Italia/Francia 1975, colore, 116m); regia : Pier Paolo Pasolini; produzione: Alberto Grimaldi per PEA/Les Productions Artistes Associés; soggetto: dal [...] la dignità di tragedia alla descrizione del genocidio culturale in atto. La feroce provocazione di Pasolini colpì nel segno, scatenando proteste vigorose e lunghe persecuzioni giudiziarie: il produttore Alberto Grimaldi subì processi per oscenità e ...
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Riso amaro
Federica Villa
(Italia 1949, bianco e nero, 108m); regia: Giuseppe De Santis; produzione: Dino De Laurentiis per Lux Film; soggetto: Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani, Gianni Puccini; sceneggiatura: [...] lavoro della monda. I titoli di testa di Riso amaro, accompagnati da questa prima immagine di corpi e d'acqua, sono segnati da un movimento di macchina che partendo dal basso del dettaglio si innalza verso il cielo costruendo così un quadro d'insieme ...
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Icho šašvi mgalobeli/Žil pevčij drozd
Roberto Chiesi
(URSS 1971, C'era una volta un merlo canterino, bianco e nero, 85m); regia: Otar Ioseliani; produzione: Gruzja Film/Kartuli filmi; sceneggiatura: [...] des vaches! ‒ Addio terraferma, 1999), in Icho šašvi mgalobeli la soave e calamitosa incoscienza di Ghia è il segno di un'anima inassimilabile all'ingranaggio sociale, ostinatamente irriducibile nella sua serena, ludica diversità.
Un'anima che ha ...
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Siegel, Don (propr. Donald)
Renato Venturelli
Regista cinematografico statunitense, nato a Chicago il 26 ottobre 1912 e morto a Nipoma (California) il 20 aprile 1991. Impostosi negli anni Cinquanta come [...] in un collegio femminile e diviene oggetto di un desiderio spinto fino al sacrificio del suo corpo. I due film che segnarono profondamente il lavoro di S. nel decennio furono tuttavia Dirty Harry e Charley Varrick (1973; Chi ucciderà Charley Varrick ...
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À bout de souffle
Serafino Murri
(Francia 1959, 1960, Fino all'ultimo respiro, bianco e nero, 89m); regia: Jean-Luc Godard; produzione: Georges De Beauregard per La Société Nouvelle de Cinéma; soggetto: [...] e all'estraneità tra i due amanti, che va ben oltre il problema dell'incomprensione linguistica, è un segno del tempo (si pensi al finale, perfettamente coevo, di La dolce vita).
Altro aspetto sostanziale della 'rivoluzione' intentata ...
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Scott, Ridley
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico inglese, nato a South Shields (Tyne and Wear) il 30 novembre 1937. Esponente di una generazione di registi formatasi in televisione negli anni [...] ‒ l'ideologia della violenza dell'addestramento militare) perché si generi la magia e si attui l'invenzione del segno cinematografico, S. ottiene opere oscillanti, rivelandosi ricco di talento ma raramente geniale, con esiti ambigui e romantici nei ...
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La noire de…
Giuseppe Gariazzo
(Senegal/Francia 1966, bianco e nero, 65m); regia: Ousmane Sembène; produzione: André Zvoboda per Filmi Doomirev/Les Actualités Françaises; sceneggiatura: Ousmane Sembène, [...] donna, riportata alla sua morte a Dakar dall'uomo e lì nuovamente tornata nelle mani del ragazzino, è invece il segno muto che osserva il compiersi della tragedia e che, nella scena finale, insegue e perseguita il bianco, accusandolo del crimine ...
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Leni, Paul
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Paul Josef Levi, scenografo e regista tedesco, di origine ebraica, nato a Stoccarda l'8 luglio 1885 e morto a Hollywood il 2 settembre 1929. Tra le figure [...] ha contribuito in modo poderoso a forgiare lo spirito dello Stilfilm weimariano. Non a caso ha lasciato un segno vigoroso sia all'interno del Kammerspielfilm con Hintertreppe sia nel genere fantastico con Das Wachsfigurenkabinett. Viceversa, le sue ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...