Junger Deutscher Film
Giovanni Spagnoletti
Movimento cinematografico tedesco, nato negli anni Sessanta del Novecento nella Bundesrepublik Deutschland sulla scia della Nouvelle vague francese, con l'intento [...] ', fece apparire invecchiato di colpo il loro impegno. Il cinema tedesco della fine degli anni Sessanta si poneva dunque sotto il segno di una crisi che preludeva a un nuovo e più vitale inizio, mentre si accavallavano i debutti di una serie di altri ...
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Caprioli, Vittorio
Bruno Roberti
Attore e regista teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 agosto 1921 e morto ivi il 2 ottobre 1989. Interpretò film appartenenti a generi assai diversi, ottenendo [...] critica di costume. La scomparsa di C. avvenne mentre provava in teatro Napoli milionaria di Eduardo De Filippo, e sempre nel segno di Napoli, con una piccola parte in 'O sole mio (1946) di Giacomo Gentilomo, un mélo ambientato durante le Quattro ...
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KAZAN, Elia (propr. E. Kazanjoglous)
Regista e attore americano, nato a Costantinopoli il 7 settembre 1909. Negli S. U. A. fin dal 1913, nel 1932 entrò come attore nel Group Theater e nel 1938 esordì [...] la recitazione passando alla regia: la messa in scena di The skin of our teeth di Th. Wilder gli fruttò il Critics Award e segnò il vero inizio della sua fortuna. Seguirono Jacobowsky and the colonel di S.N. Behrman e Deepare the roots di A. D'Usseau ...
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Brach, Gérard
Francesco Suriano
Sceneggiatore e soggettista francese, nato a Montrouge (Hauts-de-Seine) il 23 luglio 1927. Considerato uno dei più importanti sceneggiatori europei, ha lavorato con registi [...] connotazione stilistica.
Terminata la guerra, B. trascorse cinque anni in un sanatorio vivendo un'esperienza che lo segnò fortemente e che gli fece acquisire una non comune sensibilità. Dopo aver lavorato dapprima nella pubblicità, come addetto ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] il 14 gennaio 1980 quando l'URSS fu condannata con 100 voti contro 18. A Brežnev è possibile far risalire invece i primi segni di apertura verso la Cina (discorso di Taškent del 24 marzo 1982) che si sarebbero poi concretizzati con Gorbačëv, e ancora ...
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Nome d'arte dell'attore e autore di canzoni R. Ranucci (Torino 1912 - Roma 1991). Debuttò giovanissimo come ballerino e cantante, prima di essere scritturato nel 1934-35 nella compagnia di operetta dei [...] , 1953; Enrico '61, 1961; Alleluja brava gente, 1971). Attivo anche alla radio e in televisione, ha lasciato un segno nel cinema italiano, dove pure non sempre fu utilizzato adeguatamente, con le memorabili interpretazioni del Cappotto di A. Lattuada ...
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Attrice cinematografica francese, nata a Clermont-Ferrand il 31 maggio 1967. Nel 1995 la sua interpretazione di La cérémonie (Il buio nella mente) le è valsa il premio come miglior attrice alla Mostra [...] Ai nostri amori) di M. Pialat la B. è una quindicenne in rotta con la famiglia, che passa da un amore all'altro in segno di protesta. Sempre per Pialat ha interpretato Police (1985) e Sous le soleil de Satan (1987; Sotto il sole di Satana), nel ruolo ...
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Regista cinematografico, nato a Lilla l'8 ottobre 1896. Attivo in Francia e in Belgio tra il 1924 e il 1931, è solo con Pel di Carota (1932) che il suo nome s'impone all'attenzione del pubblico. Dal lirismo [...] (1935) e Pépé le Moko (1937) si afferma quale massimo rappresentante di un certo realismo disperato e corrosivo, sotto il segno del quale il cinematografo francese puntava al primato europeo. Ma Carnet di ballo (1937), I prigionieri del sogno (1938 ...
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Masina, Giulietta
Simone Emiliani
Attrice cinematografica, nata a San Giorgio di Piano (Bologna) il 22 febbraio 1921, morta a Roma il 23 marzo 1994. Trasferitasi a Roma, frequentò la facoltà di Lettere [...] prostituta, si aggiudicò il premio come migliore attrice al Festival di Cannes.
Senza pietà (1948) di A. Lattuada segnò la prima tappa importante della sua carriera cinematografica, cui seguirono Luci del varietà (1950), diretto da Lattuada e Fellini ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] di tale genere, il sorprendente Zweimal gelebt (1912) o il celebre Der Andere (1913), entrambi per la regia di Max Mack, segnarono un primo punto fermo nell'affermazione del linguaggio filmico in G. mentre di lì a poco un genio teatrale come Max ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...