Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] la ‛semantica', di cui condividerà le conquiste e le lacune, e non da ultimo con la ‛semiologia', la scienza generale dei segni (v. de Saussure, 1916).
Ogni romanzo è costituito a partire da un materiale linguistico. Elaborare una teoria del racconto ...
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Scrittore martinicano di lingua francese (Fort-de-France 1887 - Parigi 1960). Studiò in Francia, quindi si trasferì in Africa come funzionario dell'amministrazione coloniale francese. Il suo primo romanzo, [...] Batoula, véritable roman nègre (1921), segnò l'inizio ufficiale della lunga lotta ingaggiata da alcuni intellettuali africani per rivendicare la dignità e l'autonomia delle culture autoctone. Costretto a lasciare il suo lavoro (1923) in seguito allo ...
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Poeta spagnolo (Cadice 1884 - ivi 1939). Dopo una prima produzione nel solco del romanticismo di fine secolo (Plumaditas, 1902; Mariposas de oro, 1907; Hacia las cumbres, 1917), si volse a una maggiore [...] sobrietà formale che segnò il superamento del modernismo (Cascabeles de plata, 1923; Inquietudes, 1925), per approdare infine a esiti vicini a quelli delle avanguardie (Rarezas literarias, 1925; Intimidades literarias, 1937). ...
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SACHS, Nelly
Luigi Quattrocchi
Poetessa tedesca, nata a Berlino il 10 dicembre 1891, morta a Stoccolma il 12 maggio 1970. Di stirpe ebraica, nel maggio del 1940 riuscì avventurosamente a fuggire in [...] biograficamente una netta cesura (la S. assunse anche la cittadinanza svedese), segnò un netto discrimine anche poetico, fra l'altro manifestato pure dal ripudio di tutti gli scritti precedenti.
Il contatto col dolore, la persecuzione, l'esilio, la ...
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Pseudonimo del poeta cubano Gabriel de la Concepción Valdés (Matanzas 1809 - ivi 1844). Dopo una giovinezza stentata, poté darsi agli studî letterarî per la liberalità di un protettore, Plácido Puentos, [...] il cui nome egli adottò in segno di gratitudine. Fu implicato, forse ingiustamente, in una congiura politica, e fucilato. Scrisse Poesías (1838), El veguero (1842), El hijo de maldición (1843). Postuma è l'ed. delle Poesías completas (1886). ...
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Scrittore francese (Clermont-Ferrand 1925 - Sèvres 1997). Musicista, giornalista, saggista (Monteverdi, 1960), disegnatore, fece parte del gruppo di Tel quel. Influenzata dalle esperienze del nouveau roman, [...] ma anche da Rabelais e Villon, e condotta sotto il segno di un forte sperimentalismo visivo (collages, calligrammi, variazioni tipografiche, ecc.) e linguistico, la sua opera fu dominata dai temi dell'erranza, dell'assenza, della morte. Dopo la ...
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Menestrello francese, autore del Roman de la Violette che narra dell'innocenza riconosciuta di una donna, amica fedele di Gerardo di Nevers, calunniata da un cavaliere sleale. Per convalidare la sua accusa, [...] il cavaliere svela un segno di natura intima, la "violetta" che la dama ha sulla sua persona e che egli era riuscito a scoprire con un sotterfugio. Il motivo conduttore del poema, finito di comporre nel 1227, è, con qualche variante, quello di opere ...
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(gr. Γλαῦκος) Mitico figlio di Ippoloco, nipote di Bellerofonte. A capo dei Lici andò in aiuto dei Troiani, incontrando nel combattimento intorno a Troia Diomede (Iliade VI), con il quale scambiò le sue [...] armi d’oro in segno di amicizia per i legami di ospitalità delle loro famiglie. Ferito mentre aiutava Sarpedone morente, fu ucciso da Aiace Telamonio. Il suo corpo fu, per ordine di Apollo, trasportato in Licia dai venti. ...
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Scrittore indonesiano (Muara Sipongi, Sumatra Settentr., 1908 - Djakarta 1970). Insegnante e giornalista, fu tra i fondatori della rivista Pudjangga Baru ("Il nuovo letterato", 1933-42), sulla quale pubblicò [...] diversi racconti. Il suo romanzo psicologico Belenggu ("Catene", 1940) segnò una svolta nella letteratura indonesiana per stile e tecnica narrativa. Antesignano della "generazione del '45", P. scrisse anche commedie e saggi critici. Il fratello ...
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Scrittrice statunitense (n. Lockport 1938). Nei numerosi interventi critici e nei saggi, O. sviluppa, sperimentandola peraltro nelle opere creative, una sua concezione complessa dell'arte che, partendo [...] da un'accentuazione «morale», riequilibra poi con l'affermazione di segno contrario dell'autonomia dell'arte. Argomento dei romanzi di O. − spesso inficiati da fragile struttura e da eccessivo accumulo di situazioni limite − è la presa di coscienza ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...