Commediografo, cineasta e scrittore francese (Aubagne, Bocche del Rodano, 1895 - Parigi 1974). Tra i suoi lavori teatrali, oltre al dramma in versi Catulle (1922): Les marchands de gloire (1925, in collab. [...] con P. Nivoix); Jazz (1926); Topaze (1928), commedia satirica che segnò il suo maggior successo; la trilogia Marius (1929), Fanny (1931), César (1936); Manon des sources (1952); Judas (1955); Fabien (1956). Tra i film da lui realizzati, che ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] , che recava la dedica alla memoria di G. Leopardi e di P. Giordani. Tali nomi posti in fronte ai suoi versi non erano segno di immodestia, ma di spirito polemico: volevano significare la fedeltà a un severo ideale d'arte e reagire a certi giudizi di ...
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Scrittrice italiana (Napoli 1897 - Roma 1981). Sin dai suoi primi libri (Vita in villa, 1961, nuova ed. accr. 1968; Le educande di Poggio Gherardo, 1963, nuova ed. 1972, col titolo Le educande) la M. rivela [...] una vocazione alla narrativa di memoria. Con Il segno sul braccio (1970) sembra allargare i suoi orizzonti con ritratti di personaggi passati dell'arte e della letteratura, in cui la partecipazione affettiva è tale da recuperare quanto di vitale e ...
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MANUZIO, Aldo, il Giovane
Emilio Russo
Nacque a Venezia il 13 febbr. 1547 da Paolo e da Caterina Odoni; il destino di rampollo di una gloriosa famiglia è già in cifra nella scelta del padrino di battesimo, [...] il M. attraversò un periodo di malattia; tornò a Venezia solo nel maggio 1570. I mesi successivi furono però ancora segnati da cattive condizioni di salute e da contrasti con il padre, che raggiunsero toni molto aspri.
Dal 1568 la stamperia manuziana ...
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visiva, poesia Nella letteratura contemporanea, genere poetico sviluppatosi dagli anni Cinquanta in seno alle neoavanguardie artistiche europee su stimolo di una radicale revisione delle restrizioni poste [...] e le destrutturazioni tipografiche futuriste in quanto parte essenziale della funzione poetica, la poesia visiva àncora saldamente il segno verbale a una pluralità di codici comunicativi non verbali, contaminando generi e prelevando dai media e dai ...
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Nome sotto cui furono pubblicate (1817) varie poesie, attribuite a una scrittrice francese del sec. 15º: in realtà, ne era autore il marchese Étienne de Surville (emigrato al tempo della Rivoluzione, e [...] ucciso nel 1798 in un'insurrezione monarchica). Il nome e i versi rimangono come un segno dell'interesse, rinascente alla fine del sec. 18º, per la poesia del Medioevo. ...
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Presunto autore della prima raccolta di canti popolari russi (in russo byliny). La raccolta, edita per la prima volta nel 1804, è nota sotto il titolo della seconda più completa edizione del 1818: Drevnie [...] rossijskie stichotvorenija sobrannye Kiršej Danilovym ("Antichi canti russi raccolti da K. D."). La pubblicazine segnò la nascita dell'interesse per la poesia popolare epica russa. ...
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Scrittore giapponese (n. Kyoto 1949). Autore di successo, si è fatto interprete dello smarrimento di una generazione cresciuta nel benessere del dopoguerra con romanzi caratterizzati dal taglio cinematografico [...] con romanzi quali: 1973 nen no pinbōru («Il flipper del 1973», 1980); Hitsuji o meguru boken (1982; trad. it. Sotto il segno della pecora, 1992); Sekai no owari to hādoboirudo wandarando (1985; trad. it. La fine del mondo e il paese delle meraviglie ...
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Poeta e critico giapponese (Odawara 1868 - Tokyo 1894). Influenzato da Byron e da Goethe nei suoi componimenti poetici (Soshū no shi "Poesia di un prigioniero", 1889; Hōraikyoku "Il canto del monte Hōrai", [...] 1891), fu uno dei principali esponenti del cosiddetto romanticismo (romanshugi) giapponese, collaborando anche alla rivista che ne segnò la fioritura, Bungakukai ("Mondo letterario", 1893-98). Profondamente idealista, stupì il mondo letterario con un ...
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Scrittrice tedesca (Norimberga 1937 - Monaco di Baviera 1992). Influenzata, fra l'altro, da Kafka, sin dal primo romanzo (Die Riesenzwerge, 1964) si è segnalata per una descrizione fredda, al limite grottesca, [...] di fenomeni ritenuti tipici della piccola borghesia del tempo. In seguito la carica satirica si è evoluta piuttosto nel segno dell'ironia, su una traccia più prossima al realismo (i romanzi Das Berührungsverbot, 1970; Abseits, 1982; Die Zähmung, 1984 ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...