PETRONI, Guglielmo
Giorgio Patrizi
PETRONI, Guglielmo. – Nacque a Lucca il 30 ottobre 1911 da Bruno e Giuditta Santini.
Interrotta la scuola già all’età di 13 anni per andare a lavorare nel negozio [...] anni, ancora presso Mondadori, Il colore della terra (1964), segnò il ritorno a toni di un autobiografismo più legato alle vicende morente – un Serchio inquinato, imputridito dal liquame – segna la distanza dal passato felice e avventuroso, quello di ...
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FRANCESCHINI, Ezio
Claudio Leonardi
Nacque a Villa (dal 1926 Villa Agnedo), in Valsugana nel Trentino, il 25 luglio 1906 da Mario e da Maria Martinelli. Nel corso della prima guerra mondiale, nel 1915 [...] Raccolte di scritti: Scritti di filologia latina medievale, Padova 1976; Uomini e fatti dell'università Cattolica, Padova 1984; Nel segno di Francesco, a cura di F. Casolini - G. Giamba, Assisi 1988; Uomini liberi. Scritti sulla Resistenza, a cura di ...
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FRUGONI, Francesco Fulvio
Gianfranco Formichetti
Poche sono le notizie certe della sua vita. Nacque a Genova nel 1620 in una famiglia di nobiltà "nuova"; trascorse una parte della sua fanciullezza in [...] trascorre e la morte. Sul piano stilistico gli artifici retorici vengono utilizzati in modo straripante, segno di un'acquisita maturità di registro. Abbondano le arguzie intellettualistiche, le neoformazioni, le correlazioni sintattiche ...
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GIORGIO di Gallipoli (Georgius Callipolitanus Chartophilax)
Sondra Dall'Oco
Poeta italo-bizantino, originario di Gallipoli e vissuto nel sec. XIII. Fu archivista della chiesa greca della sua città: è [...] a cura di A. de Bernart, Galatina 1989, pp. 281-312; M. Gigante, Federico II e la cultura greca, in Nel segno di Federico II, Atti del IV Convegno internazionale di studi della Fondazione Napoli Novantanove, Napoli… 1988, Napoli 1989, pp. 111-114; A ...
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DELITALA, Pietro
Angela Piscini
Nacque a Bosa (prov. di Nuoro), da Niccolò e da Sibilla Dessena presumibilmente intorno al 1540.
La famiglia paterna, di antica origine corsa, apparteneva a quel ceto [...] scarsamente documentabili. Secondo il Martini la giovinezza del poeta fu segnata dal grande amore per una dama d'alto lignaggio, già Sassari, l'incerta denominazione del linguaggio materno, segno che ormai non soltanto l'italiano veniva percepito ...
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BAZLEN, Roberto
Aldo Grasso
Nacque a Trieste il 10 giugno 1902 da Eugenio e Clotilde Levi Minzi. Il padre, tedesco, originario di Stoccarda e di religione luterana, morì l'anno seguente la sua nascita, [...] di attraversare una cultura a lui in qualche modo estranea e di lasciarvi però, pur senza volerlo troppo, un segno indelebile "L'esperienza "Bobi" - ha scritto Solmi - fa troppo parte della nostra storia per districarla semplicemente nella secchezza ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] (Golan) alla Siria (mandato francese) e per il resto alla Transgiordania (mandato inglese); lungo il Mediterraneo i confini palestinesi furono segnati a S di Gaza dalla frontiera tradizionale con l’Egitto e a N di San Giovanni d’Acri da quella con il ...
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Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] la più conservatrice delle lingue scandinave per ortografia, grammatica, vocabolario. L’alfabeto usato è quello latino, arricchito di due segni provenienti dalle rune: þ e đ spesso resi nei dizionari con i digrammi th e dh. L’islandese conserva i ...
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Stato dell’Oceania, situato a 2.000 km a SE del continente australiano.
Il territorio della N. è composto da due grandi isole (Isola del Nord e Isola del Sud), separate dallo Stretto di Cook, e da alcune [...] il crollo dei prezzi agricoli dovuto alla crisi del 1929 segnò la rovina del paese e portò nel 1935 alla formazione . e gli inizi del 21° il panorama letterario neozelandese appare segnato, sia in prosa sia in poesia, da una costitutiva tensione tra ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] , «pane»; serbo ostrvo, croato otok, «isola»).
L’alfabeto usato è per il serbo quello cirillico, per il croato quello latino, completato da alcuni segni diacritici che servono a differenziare ć ‹č’› e č ‹č› da c ‹z›, đ ‹ǧ’› da d ‹d›, š ‹š› da s ‹s ...
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ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...