MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] non fu autorizzata e il foglio, che doveva essere l'organo dei mazziniani genovesi, non uscì mai, ma questo articolo segnò l'esordio del M. nel giornalismo, ossia nell'attività che, in parallelo con la partecipazione agli eventi rivoluzionari, nell ...
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FRUGONI, Carlo Innocenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Genova il 21 nov. 1692 da Giovan Stefano e da Camilla Isola, entrambi patrizi genovesi.
La famiglia, come era peraltro consentito alla nobiltà [...] il beneficio dell'abbazia di S. Remigio a Parodi.
Il Goldoni - quell'anno a Parma - gli dedicò Il Cavalier giocondo, in segno di rappacificazione dopo le gelosie veneziane per la Gritti: con la quale, peraltro, il F. giunse alla rottura - causa la ...
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CONVENEVOLE da Prato
Emilio Pasquini
Nacque a Prato da Acconcio di Ricovero, probabilmente tra il 1270 e il 1275.
Il nome e la patria di questo notaio e professore di retorica, primo maestro del Petrarca [...] quam petisti, longiusculam fateor, scd dulce milii fuit et veteruin recordari").
Così la pagina del Petrarca suggella, nel segno di un'antica amicizia, la lunga esistenza di C., che sembrerebbe apprezzabile quasi soltanto alla luce riflessa dell ...
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BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] , ai quali lo stesso B. aveva appassionatamente partecipato, anzi non c'è mai in lui il minimo segno di comprensione verso le posizioni avversarie; particolarmente egli si accanisce contro i maggiori esponenti giansenisti e specialmente contro ...
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L’esegesi di Eusebio e la figura di Costantino
Manlio Simonetti
L’interpretazione eusebiana della Scrittura ha rappresentato uno snodo importante nella storia dell’esegesi patristica, in quanto ha valorizzato [...] popoli stranieri, che abbandonati i loro dei vengono al monte per conoscere il vero Dio, Eusebio parla di un segno evidentissimo indicatore del tempo in cui questa profezia si sarebbe realizzata: il profeta dice che avrebbero avuto fine le discordie ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] costruzione, piuttosto, la duttilità sintattica e l'abile contrappunto dei registri ritmico-stilistici, dovranno notarsi come il segno di una letterarietà sicura e consumata, di ricerca espressiva che è soprattutto arte" (Burchiello e burchielleschi ...
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ECK (Echio, Ecchio, Eckius, ab Heck, ab Heeck, Heckius, van Heck, van Heeck), Joannes (Johannes)
Maria Muccillo
Nacque a Deventer (Paesi Bassi) il 2 febbr. 1579, come si rileva dai registri dell'archivio [...] ("A Patre luminum"), densi di significato simbolico, ad indicare che l'iniziativa e i suoi membri nascevano sotto il segno di una particolare illuminazione divina e che una universale "illuminazione" si proponevano di diffondere con la loro opera ...
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ARATORE
Claudio Leonardi
Nacque, verso la fine del sec. V, nell'Italia settentrionale; "mittit et Liguria Tullos suos", gli scriverà Cassiodoro. La famiglia era dunque di origine provinciale, di quella [...] tradizione manoscritta stessa, che consta di più di 130 codici (cfr. McKinlay), se mostra nell'unico testimone ante 800 già i segni della corruzione, si distingue durante il sec. IX in due famiglie e in questo stesso periodo si produce una tradizione ...
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ALESSANDRI, Caio Baldassarre Olimpo da Sassoferrato (Olimpo da Sassoferrato)
Rino Avesani
Nacque a Sassoferrato probabilmente nel 1486 e appartenne all'Ordine dei minori conventuali, in cui entrò ancora [...] 1532 (Venezian, p. XXV, n. 82) è dovuta allo Zoppino (Short-title Catalogue..., cit., p. 474), quella di Venezia, in Frezzaria al segno della Regina (Venezian, p. XXVI, n. 88) è del 1581, v. G. G. T. Graesse, Trésor de livres rares et précieux, V ...
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FRESCOBALDI, Lambertuccio
Fabio De Propris
Nacque intorno al 1250 a Firenze da una figlia di Lamberto Belfradelli - il cui nome non è noto - e da Ugolino (Ghino), esponente dell'arte di Calimala. Fu [...] tutta a favore della fazione nera della famiglia. Il F. infatti non poté riavere indietro il suo denaro e ciò segnò il tracollo completo della sua compagnia.
Ovviamente la pace familiare fu fittizia e all'attivo appoggio fornito da Berto alla fazione ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...