La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] di Isaia, sul libro di Zaccaria, sul libro di Giobbe. La prova è trovata all'interno di ciò che deve essere dimostrato; segno che non c'è nulla che deve essere dimostrato ab extrinseco, e i ragionamenti sulla sfera non sono di alcuna utilità. Così ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] di distruggere i libri di astrologia o di divinazione e di vietare l’uso di oggetti come i salmi, i dipinti, i segni, gli amuleti e i brevi a scopo curativo assieme all’uso miracoloso-magico delle processioni e a un certo numero di orazioni usate ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] l’armata che qui ha spedita»86. Il paradigma dei tempi nuovi come flagello scatenato contro la Chiesa veniva così rovesciato di segno e l’assise di Trento veniva giudicata come il momento saliente in cui si era interrotto un moto di riforma che ormai ...
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Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] una certa situazione politica, abuso teorizzato appunto da Eusebio. In questo, almeno secondo Schmitt7, Peterson si poneva sulla scia segnata da Jacob Burckhardt nella sua monografia su Il tempo di Costantino il Grande (edito per la prima volta nel ...
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GRASSI, Achille
Stefano Tabacchi
Nacque a Bologna il 16 febbr. 1465, figlio di Baldassare e di Orsina Bocchi. Apparteneva a una famiglia della nobiltà bolognese dedita prevalentemente alle professioni [...] , i Grassi e le famiglie a essi alleate riuscirono a ottenere una parte consistente dei benefici ecclesiastici bolognesi, segno di una rapida ascesa politica che traeva alimento dalla protezione papale e da accurate strategie familiari.
Negli ultimi ...
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GALLUZZI, Maria Domitilla (al secolo Servetta)
Manuela Belardini
Figlia di Ottavio e della genovese Fiorenza Vertema (Virtenna?), nacque il 26 maggio 1595 ad Acqui, nel Ducato di Monferrato, dove il [...] , il padre G.B. Capponi.
Quando aveva circa diciotto anni decise di recarsi a Pavia per entrare in monastero, dove, in segno di gratitudine nei confronti della zia, assunse il nome di Maria Domitilla. Si indirizzò verso la più rigorosa e nuova delle ...
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FRANCESCO da Parma (Francesco Fontana)
Roberto Perelli Cippo
Nacque probabilmente a Parma nella prima metà del sec. XIII.
Le informazioni pervenuteci su di lui, che la cronachistica antica ricorda con [...] , la cattedra arcivescovile di Messina, vacante dopo la morte di Rainaldo da Lentini.
Già questo deve essere interpretato come un segno della fiducia riposta in F. dal pontefice, in quanto la Sicilia era ormai da alcuni anni contesa tra Angioini e ...
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FRANCESCO D'ASSISI, SANTO
GGiulia Barone
Figlio del ricco mercante di panni Pietro di Bernardone e di Giovanna, F. nacque ad Assisi nel 1182. Venne chiamato in un primo momento Giovanni, ma il padre, [...] di solitudine e preghiera, accompagnato dal solo frate Leone. Qui gli viene concessa la grazia di portare sul proprio corpo i segni della Passione, le stimmate.
Ma i problemi di salute di F. si sono aggravati. È tormentato dal tracoma, che lo ha ...
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BROGI, Giuseppe
Amedeo Quondam
Nato a Roma il 1º genn. 1702 da Domenico, capomastro muratore, e da Alessandra Maria Villegiardi, studiò dapprima presso i padri delle scuole pie, poi, all'età di dodici [...] esiste uno scarto netto, che se da una parte è segno dell'incertezza teorica dell'Arcadia matura, dall'altra vale come pressoché inedita rimase la produzione poetica del B., segno anche questo indicativo del suo carattere estemporaneo, di ...
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BONO, Giovanni
Giovanni Dondi
Frate agostiniano, probabilmente di origine tedesca, stampò in Savona, forse prima dell'aprile 1474, il De consolatione philosophiae di Boezio su testo riveduto da Venturino [...] sculpto at satis eleganti", facendo credere che i tipi usati fossero stati ottenuti per intaglio diretto di ogni singolo segno. La bizzarra interpretazione (Meerman) se da un lato spiega il disagio del lavoro ("impressum sat incommode"), dall'altro ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...