MAFFEI, Bernardino
Renato Sansa
Nacque a Roma nel 1514, forse il 27 gennaio, secondo di otto fratelli, primo maschio, da Girolamo e da Antonia Mattei. Uno dei suoi fratelli fu il cardinale Marco Antonio [...] apostolico, data la temporanea assenza di questo dalla sede romana, fu proprio il M. a sostituirlo. Un ulteriore segno dell'amicizia e della consuetudine tra i due è dato dalla lettera consolatoria indirizzata dal Cervini al pontefice Giulio III ...
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BRAMANTE, Francesco
Roberto Zapperi
Oscuro esponente di quel mondo di protonotari che affollavano la Curia romana, il B. emerse dall'anonimato nell'autunno del 1570, allorché Pio V lo inviò come suo [...] professioni di fedeltà alla S. Sede, che del resto furono seguite da altre consimili del cardinal di Lorena, segno inequivocabile della viva preoccupazione suscitata negli ambienti cattolici dal trionfo ugonotto di Saint-Germain. Lo zelo del Bourbon ...
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DIAMANTE di Feo (Fra Diamante)
Eve Borsook
Nato intorno al 1430 a Terranuova (Valdarno), pittore, fu assistente e collaboratore di Filippo Lippi per oltre vent'anni ma non conosciamo alcun dipinto che [...] Marco Barbo, nipote del futuro Paolo II, invitò D. a Roma, ma il costo del viaggio venne addebitato al Lippi, segno che questo viaggio era in connessione con lavori per il cardinale stesso (che aveva commissionato lavori anche a Mino da Fiesole) o ...
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CORSINI, Neri
Enrico Stumpo
Nacque a Firenze il 1° ag. 1624 da Filippo e da Maddalena Machiavelli.
Tutti gli autori, tranne il Passerini, indicano quale data di nascita il 1600, data chiaramente infondata [...] lo proteggesse da "un richiamo per mala fortuna". Il suo soggiorno a San Casciano e a Firenze durò tuttavia fino al 1654, segno evidente della scarsa simpatia di Innocenzo X nei suoi confronti. Tornato a Roma il C. si trovò più o meno senza uffici ...
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DE ANGELIS, Francesco Antonio
Calogero Piazza
Nacque a Sorrento nell'aprile 1567; nulla di certo sappiamo della famiglia, per quanto un necrologio lo dica "di natione Italiano, di patria Fiorentino". [...] a torbidi civili nel frattempo insorti, gli stessi Agāu invocarono il ritorno del religioso. Selela-Krestos acconsentì; e, in segno di stima, nominò il D. suo vicario per le nuove conquiste. Questi - dopo molto pregare - accettò, ma saggiamente volle ...
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GIOVANNI
Tommaso di Carpegna Falconieri
Di questo cardinale vescovo sono sconosciute la data di nascita e la nazionalità. G. compare già insignito della dignità cardinalizia, come vescovo della diocesi [...] favorevole all'antipapa, colloca a quella data un severo rimprovero volto da G. a Gregorio VII che, per ottenere un segno divino contro l'imperatore, avrebbe gettato un'ostia nel fuoco. Due fonti autonome, una di parte wibertista (Benone), l'altra ...
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DI LAURO (Laureo, Lauro), Antonio
Felicita De Negri
Della nascita del D. conosciamo con sicurezza soltanto l'anno, il 1498. Incerti sono, invece, i genitori (probabilmente Fabio ed Elisabetta Francoparte) [...] la via della mediazione, pur senza abdicare all'esercizio di prerogative consacrate da antica tradizione. Così, per esempio, in segno di buona volontà ed in contrasto con il viceré, il D. offrì al nunzio pontificio di rinunciare agli emolumenti che ...
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CALVI (de Calvis), Antonio
Clara Gennaro
Nacque a Roma nella seconda metà del sec. XIV da una delle principali famiglie del patriziato cittadino del rione Monti, ricordata anche dall'Altieri (Li Nuptiali, [...] 1408, Gregorio XII, e con lui rimase malgrado le sempre più massicce defezioni degli altri cardinali. Tuttavia un qualche segno di perplessità e di disaccordo con la politica di Gregorio XII si potrebbe cogliere nell'assenza, giustificata con motivi ...
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PALMIERI, Vincenzo
Francesco Buscemi
PALMIERI, Vincenzo. – Nacque a Genova nel 1753.
Si formò nella città natale alla scuola degli scolopi Giambattista Molinelli e Martino Natali, fu poi membro dell’oratorio [...] teologia agostiniana proposta dai Cinquantasette punti e per presentare sue memorie scritte lasciate agli atti. La riunione di Firenze segnò la fine del tentativo di Pietro Leopoldo di raccogliere il consenso dei prelati toscani e, dunque, la fine ...
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DIRUTA, Agostino
Arnaldo Morelli
Nacque a Perugia probabilmente nell'ultimo decennio del sec. XVI.
Nipote e discepolo di Girolamo Diruta - come egli stesso dichiara nelle sue Sacrae cantiones (Venezia [...] D. appare prevalentemente in stile "concertato" a poche voci, caratterizzato da una condotta melodica agevole e di segno tutt'altro che virtuosistico; tale scelta stilistica riflette probabilmente, più che un tratto peculiare dell'autore, l'intento ...
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ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...