FRANCESCO da Parma (Francesco Fontana)
Roberto Perelli Cippo
Nacque probabilmente a Parma nella prima metà del sec. XIII.
Le informazioni pervenuteci su di lui, che la cronachistica antica ricorda con [...] , la cattedra arcivescovile di Messina, vacante dopo la morte di Rainaldo da Lentini.
Già questo deve essere interpretato come un segno della fiducia riposta in F. dal pontefice, in quanto la Sicilia era ormai da alcuni anni contesa tra Angioini e ...
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BROGI, Giuseppe
Amedeo Quondam
Nato a Roma il 1º genn. 1702 da Domenico, capomastro muratore, e da Alessandra Maria Villegiardi, studiò dapprima presso i padri delle scuole pie, poi, all'età di dodici [...] esiste uno scarto netto, che se da una parte è segno dell'incertezza teorica dell'Arcadia matura, dall'altra vale come pressoché inedita rimase la produzione poetica del B., segno anche questo indicativo del suo carattere estemporaneo, di ...
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BONO, Giovanni
Giovanni Dondi
Frate agostiniano, probabilmente di origine tedesca, stampò in Savona, forse prima dell'aprile 1474, il De consolatione philosophiae di Boezio su testo riveduto da Venturino [...] sculpto at satis eleganti", facendo credere che i tipi usati fossero stati ottenuti per intaglio diretto di ogni singolo segno. La bizzarra interpretazione (Meerman) se da un lato spiega il disagio del lavoro ("impressum sat incommode"), dall'altro ...
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ALTIERI, Vincenzo Maria
Romualdo Paolucci
Nacque in Roma il 27 nov. 1724 da Girolamo e da Maria Maddalena Borromeo. Entrato nella prelatura, come cadetto di famiglia romana, rimase a lungo nei gradi [...] nel febbraio 1798 Roma da parte dei Francesi e instaurata la Repubblica, l'A., primo cardinal diacono, si trovò fatto segno a forti pressioni perché rinunciasse al cardinalato. In gravi condizioni di salute e minacciato di arresto e di deportazione ...
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PINCHERLE, Alberto
Paolo Vian
PINCHERLE, Alberto. – Nacque a Milano il 15 agosto 1894, in una famiglia ebraica, da Arturo, imprenditore nel campo della pellicceria, e da Emilia Stucovitz. Trasferitosi [...] (Roma), dedicati all’ambiente neotestamentario e al giudaismo della diaspora e al suo rapporto con l’ellenismo. Ancora sotto il segno di Buonaiuti (e di Pettazzoni) si inscrivono le sue collaborazioni ad alcuni periodici, dove si fece notare, sin dal ...
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CHACÓN (Ciaconius), Alonso (Alfonso)
Silvia Grassi Fiorentino
Nacque a Baeza nella provincia di Jaén (Andalusia). L'atto di battesimo, conservato nell'archivio della parrocchia di El Salvador di Baeza [...] a tessere una rete di rapporti e di scambi con storici ed antiquari spagnoli del cui ricordo si ritroverà il segno in alcuni degli schizzi biografici da lui tracciati nella Bibliotheca.
Chi più di tutti contribuì allo sviluppo della sua attività ...
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FEDERICI, Federico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Castel d'Emilio (frazione di Agugliano, prov. d'Ancona) il 20 dic. 1844 da Crescentino, chirurgo e medico condotto del paese, e da Giovanna Federici. [...] , cardinale B. A. Antonucci, canonico della cattedrale di S. Ciriaco, e pochi anni dopo ottenne da Leone XIII, in segno di gradimento per la sua opera di educatore, il titolo di prelato domestico soprannumerario.
Appassionatissimo di ornitologia e di ...
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PAPPACENA, Enrico
Cesare G. de Michelis
– Studioso di religioni, scrittore poligrafo, slavista, antroposofo e da ultimo docente universitario, Enrico Pappacena nacque a Napoli da Roberto e Clelia Casalini [...] insegnò al liceo per 15 anni; nel 1922 sposò Ersilia Sigismondi da cui ebbe il figlio Roberto. Gli anni Venti segnarono un profondo rivolgimento nella ricerca spirituale di Pappacena che aderí al movimento antroposofico (Venti anni di lavoro, addio ...
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PIO IX, papa, beato
Giacomo Martina
PIO IX, papa, beato. – Giovanni Maria Mastai Ferretti nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, ultimo dei nove figli del conte Girolamo e di Caterina Solazzi, una famiglia [...] , che pure aveva goduto della stima del pontefice, e de Il gesuita moderno, di Vincenzo Gioberti, condanna quest’ultima che segnò il cambio di passo del pontificato e l’inizio dell’assoggettamento dell’ambiente romano alla potente influenza e all ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] l'uso dei sacramenti. Non era che il primo passo: l'obiettivo finale era la riduzione di tutta la terra sotto il segno del Cristo. Sapeva ormai vicinissimo - così confidò a qualche intimo - il tempo "ut unum in orbe fieret ovile, cuius caput futurus ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...