POLENTA, Guido da
Riccardo Pallotti
POLENTA, Guido da. – Figlio di Bernardino, nacque probabilmente tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta del Trecento.
Coinvolto nel governo cittadino [...] più a Venezia, una scelta che gettò le basi per la futura dedizione di Ravenna alla Serenissima. L’alleanza con Venezia segnò una progressiva rottura con il Papato, favorita anche dai propositi di Guido da Polenta di ampliare la propria sfera di ...
Leggi Tutto
DI NEGRO, Ambrogio
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova nel 1519, figlio di Benedetto.
Il padre apparteneva al ramo dei Di Negro di Banchi, antica famiglia di nobiltà cittadina, impegnata nelle attività [...] operare nel settore finanziario, attività che nel breve volgere di un decennio ne fece un uomo ricco: un'esperienza che ne segnò il carattere per il resto della vita. Secondo la testimonianza di Marco Gentile, infatti, il D. era "nato nobile, benché ...
Leggi Tutto
FOSCARI, Piero
Cesco Chinello
Nacque a Venezia il 25 ag. 1865 da Annibale, discendente dalla casata patrizia, in decadenza dopo la fine della Repubblica, e da Teresa Lozzi. A dodici anni iniziò a frequentare [...] impresa - per cui gli fu concessa la medaglia d'argento al valor militare - costituì per lui motivo di orgoglio e segnò la sua formazione politica nazionalista.
Il 20 giugno 1897 il F. si unì in matrimonio con Elisabetta Widmann Rezzonico - ultima ...
Leggi Tutto
FOGLIANO (de Foliano), Guglielmo da
Corrado Corradini
Nobile reggiano, figlio, secondo quanto segnalato dal Tiraboschi (1824) sulla base di un perduto documento del 1210, di Barnaba da Fogliano, nome [...] Lupi, veniva quindi annoverato tra i personaggi più importanti e in vista nella vita politica reggiana di allora, segno dell'ormai consolidata posizione politico-sociale raggiunta dalla consorteria dei da Fogliano.
Nel 1221 il F., ancora insieme ...
Leggi Tutto
DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] scelta. Quanto al D., si reca a Roma, dove, il 24 ottobre, riceve dalle mani del papa il "rochetto" in segno di particolari "reputatione e ... stima", ritrovandosi così "in habito formale di vescovo", anche se non ha ancora sostenuto il relativo ...
Leggi Tutto
GOBETTI, Piero
Corrado Malandrini
Nacque a Torino il 19 giugno 1901 da Giovanni Battista e Angela Canuto.
Entrambi i genitori, di estrazione contadina, provenivano da Andezeno, nel Chierese. Si erano [...] veder chiaro". Il 4 dic. 1922, completando il discorso sul piano filosofico, tenne a Gorizia una conferenza su Croce e Gentile che segnò l'abbandono delle dottrine gentiliane.
L'11 genn. 1923 il G. e Ada si sposarono e il viaggio di nozze servì anche ...
Leggi Tutto
MALVANO, Giacomo (Giacobbe Isacco)
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Torino il 15 dic. 1841 da Moisè e da Eva Ovazza. Cresciuto in una numerosa e importante famiglia ebraica di Torino, il giovane [...] A. Pansa, 15 apr. 1896).
Riguardo al riavvicinamento con la Francia, di cui gli accordi tunisini del 1896 erano il segno più tangibile, il M. fu indubbiamente favorito, oltre che da una conoscenza perfetta della questione di Tunisi, anche dalla sua ...
Leggi Tutto
GIOFFREDO, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque a Nizza, nell'agosto 1629, da un'antica famiglia "civile", figlio di Antonio e Devota Gerbona.
Il padre, provveditore del castello di Nizza e dei forti del contado [...] d'Oltralpe, il G. ambiva a "penetrare al fondo le cose presenti" girando "lo sguardo nelle passate", a partire dalle vicende segnate dal passaggio in Italia dei Francesi di Carlo VIII, ma ben attento agli sviluppi "della sua Casa Reale e di tutti i ...
Leggi Tutto
FERRARI, Costante
Vincenzo Fannini
Nacque a Reggio Emilia (all'epoca Reggio di Modena) il 5 genn. 1785 da Maddalena Messori e da Francesco, agiato commerciante di idee liberali. Sin dalla tenera età [...] Europa dalle armate francesi, accorsero in prima persona ad ingrossarne le fila, con un atto che per molti di loro segnò l'intera esistenza.
I parenti riuscirono, inextremis, a ricondurlo a più miti consigli, ma nulla poterono l'anno seguente, quando ...
Leggi Tutto
ACCROCCIAMURO, Ruggerone
Michele Manfredi
Figlio di Lionello, nacque verso il 1440. Con lettera regia del 5 marzo 1459 fu investito dei feudi di famiglia, ma poiché la madre Giovanna non volle cedergli [...] del 1462 le sue milizie, ma fu anche gettata in carcere dal figlio.
Dopo la sconfitta di Troia (18 ag. 1462), che segnò il fallimento dell'impresa del pretendente angioino, l'A. si ritirò con lui e altri baroni ribelli ad Ischia, dove sopportò un ...
Leggi Tutto
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...