Auric, Georges
Enzo Siciliano
Compositore francese, nato a Lodève il 15 febbraio 1899 e morto a Parigi il 24 luglio 1983. La sua produzione sinfonica e cameristica va collocata nella cornice del cosiddetto [...] I parenti terribili), Orphée (1949; Orfeo) e Le testament d'Orphée (1960; Il testamento d'Orfeo), e in essa è il segno incisivo della disponibilità e dell'efficacia della musica da cinema di A., non va dimenticato che, fra le tantissime, sono firmate ...
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Epstein, Jean
Valentina Pasquali
Regista e teorico cinematografico francese, nato a Varsavia il 25 marzo 1897, da padre francese e madre polacca, e morto a Parigi il 3 aprile 1953. Esponente di spicco [...] matematica per poi iscriversi alla facoltà di Medicina a Lione, che abbandonò presto; entrambe le discipline però lasciarono un segno profondo nell'impostazione del suo pensiero. Ancor prima di diventare regista, nel 1921 E. pubblicò il breve saggio ...
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Śrī Lankā
Sebastiano Lucci
Cinematografia
Nello Ś. L. (sino al 1971 Ceylon, colonia del Portogallo, dei Paesi Bassi, della Gran Bretagna e indipendente dal 1948) la cinematografia, a causa soprattutto [...] promessa non mantenuta) di B.A.W. Jayamanne.
Due anni dopo, Amma (Madre) di Sirisena Wilamaweera, ancora girato in India, segnò la nascita del cinema d'autore. Wilamaweera nel 1951 creò i primi teatri di posa singalesi (i Navajeevana Film Studios) e ...
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Roach, Hal (propr. Harold Eugene)
Luigi Guarnieri
Produttore e regista cinematografico statunitense, nato a Elmira (New York) il 14 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 2 novembre 1992. Fu uno dei grandi [...] ‒ che stava lavorando per la Keystone Film Company ‒ e inventò per lui un nuovo personaggio, quello di Lonesome Luke, che segnò l'inizio della sua fortuna. Nel 1919 fondò gli Hal Roach Studios, che per un intero quarantennio avrebbero dominato il ...
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Pollet, Jean-Daniel
Alberto Momo
Regista cinematografico francese, nato a La Madeleine (Nord) il 20 giugno 1936. Autore di un cinema poetico e solitario, P. ha seguito una traiettoria unica, e ancora [...] dimensione avvolgente e vertiginosa del tempo che sfiora l'ipnosi. L'attrazione per la Grecia, matrice dell'immaginario occidentale, ha segnato una costante del cinema di P., che vi girò numerosi film, anche su commissione, come nel caso di L'ordre ...
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Mauritania
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Nel contesto politicamente instabile ed economicamente arretrato di un Paese ex colonia francese indipendente solo dal 1960, la cinematografia della M. si [...] africano in Occidente, risulta già emblematico di uno sguardo non omologato al cinema occidentale. Altri suoi lavori, sempre nel segno della ricerca e riacquisizione di un'identità infranta, sono Les Bicots-Nègres, vos voisins (1974), che racconta le ...
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Powell, William (propr. William Horatio)
Margherita Pelaja
Attore cinematografico statunitense, nato a Pittsburgh (Pennsylvania) il 29 luglio 1892 e morto a Palm Springs (California) il 5 marzo 1984. [...] cinque film. L'affermazione definitiva arrivò con l'investigatore mondano e ironico Nick Charles di The thin man: il film segnò tra l'altro l'inizio di una straordinaria alchimia cinematografica, quella con l'ancor più sofisticata Nora di Myrna Loy ...
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Sternberg, Josef von (propr. Sternberg, Jonas)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Vienna il 29 maggio 1894 e morto a Hol-lywood il 22 dicembre 1969. [...] S. non fu priva, peraltro, di contraddizioni: già il suo primo film, Salvation hunters (1925) si pone nel segno di una polemica anti-hollywoodiana, traducendosi in scelte anti-narrative e altamente stilizzate, tra personaggi simbolici senza nome (il ...
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Tognazzi, Ugo
Francesco Bolzoni
Attore e regista cinematografico e attore teatrale, nato a Cremona il 23 marzo 1922 e morto a Roma il 27 ottobre 1990. Negli anni Cinquanta fu uno dei re delle platee [...] ), film per il quale l'attore ricevette il suo primo Nastro d'argento. Nel 1963 la rottura del sodalizio con Vianello segnò per T. l'abbandono pressoché totale delle produzioni minori e il passaggio definitivo alla commedia di costume, di cui divenne ...
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It's a Wonderful Life
Serafino Murri
(USA 1946, La vita è meravigliosa, bianco e nero, 129m); regia: Frank Capra; produzione: Frank Capra per Liberty/RKO; soggetto: dal racconto The Greatest Gift di [...] da Lionel Barrymore). Il senso di prodigio che permea It's a Wonderful Life e lo rende un inno alla vita nel segno della speranza, della fede in sé stessi e del valore delle piccole cose, evidenzia il contrasto tra le esigenze della collettività e ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...