Der Kongress tanzt
Piero Pruzzo
(Germania 1931, Il Congresso si diverte, bianco e nero, 101m); regia: Eric Charell; produzione: Erich Pommer per UFA; sceneggiatura: Norbert Falk, Robert Liebmann; fotografia: [...] punta in alto, cioè a un film che stabilisca un rapporto fruttuoso tra immagini, musiche e canti, nel segno d'una avvolgente seduzione dell'apparato spettacolare. Dagli interpreti ai credits tecnici, dalla ricchezza della scenografia alla perizia ...
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Saturday Night Fever
Federica De Paolis
(USA 1977, La febbre del sabato sera, colore, 118m); regia: John Badham; produzione: Robert Stigwood per Paramount; soggetto: dall'articolo Tribal Rites of the [...] inesorabilmente tra un lavoro che non gli piace, le liti serali in una famiglia dove la madre non fa che farsi il segno della croce e il padre la rimbrotta, seguite da nottate tutte uguali, scivolando dalla macchina alla discoteca e poi al ponte ...
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Dreier, Hans
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico tedesco, nato a Brema il 21 agosto 1885 e morto a Bernards-ville (New Jersey) il 24 ottobre 1966. Come direttore dell'Art Department della [...] per la saturazione totale dell'immagine a mezzo di strati orizzontali sovrapposti. Analogamente, in Morocco (1930; Marocco), film che segnò anche l'incontro di D. con Marlene Dietrich, il locale di varietà dove l'attrice si esibisce è composto da ...
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῾Arab
Giuseppe Gariazzo
(Tunisia/Francia 1988, Arabi, colore, 98m); regia: Fadhel Jaïbi, Fadhel Jaziri; produzione: Collectif du Nouveau Film et Théâtre/IMF/Carthago Films; sceneggiatura: Fadhel Jaïbi, [...] gesto disperato, che ben contiene la dimensione semantica del lavoro sullo spazio, della necessità ribadita in ogni inquadratura di segnare nuove linee, fisiche e della visione, da percorrere. Lo sguardo e la macchina da presa si spostano sempre più ...
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Blow-up
Roy Menarini
(GB 1966, colore, 111m); regia: Michelangelo Antonioni; produzione: Carlo Ponti per MGM; soggetto: dal racconto Las babas del diablo di Julio Cortázar; sceneggiatura: Michelangelo [...] dei finali più famosi del cinema d'autore ‒ egli finisce col mimare una partita a tennis senza racchette o palline. Segno dell'avvenuta sostituzione della realtà da parte della rappresentazione, in un mondo in cui l'oggettività fotografica scopre la ...
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Anderson, Lindsay
Emanuela Martini
Regista cinematografico e teatrale, critico e teorico inglese, nato il 17 aprile 1923 a Bangalore (India) e morto ad Angoulême (Francia) il 30 agosto 1994. Alternò [...] riaffermava l'esigenza di un'attività critica basata sull'impegno così come di un'arte ricca di significato. La data segnò l'inizio di un periodo di grande fervore artistico e politico, caratterizzato dall'intreccio creativo costante tra Angry Young ...
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Tōkyō monogatari
Dario Tomasi
(Giappone 1953, Viaggio a Tokyo, bianco e nero, 135m); regia: Ozu Yasujirō; produzione: Yamamotō Takeshi per Shōchiku; sceneggiatura: Noda Kōgo, Ozu Yasujirō; fotografia: [...] seguire un'immagine del volto di Shōkichi, mostrano diverse vedute della città di Onomichi, legate fra loro dalla presenza dell'acqua ‒ ennesimo segno di quel fluire di tutte le cose, così come della vita umana, che è, come si è già detto, una vera e ...
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Der letzte Mann
Hubert Niogret
(Germania 1924, L'ultima risata o L'ultimo uomo, bianco e nero, 90m a 20 pfs); regia: Friedrich Wilhelm Murnau; produzione: Erich Pommer per UFA; sceneggiatura: Carl Mayer; [...] si scambiano i ruoli.
Un decennio dopo l'esordio del cinema espressionista, il film di Friedrich W. Murnau segnò profondamente la storia del cinema per la sua eccezionale riuscita complessiva, la qualità della sua progressione narrativa, il grande ...
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Parrish, Robert
Federico Chiacchiari
Regista e montatore cinematografico statunitense, nato a Columbus (Georgia) il 16 gennaio 1916 e morto a Southampton (New York) il 16 dicembre 1995. Entrato negli [...] nel 1941, anno in cui scoppiò nel Paese la febbre del petrolio; Fire down below (1957; Fuoco nella stiva), che segnò il ritorno sugli schermi di Rita Hayworth dopo quattro anni di assenza; Saddle the wind (1958; Lo sperone insanguinato), western ...
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Mancini, Henry (propr. Enrico Nicola)
Paolo Patrizi
Musicista e compositore statunitense, di origine italiana, nato a Cleveland il 16 aprile 1924 e morto a Los Angeles il 14 giugno 1994. Figlio di una [...] di Edwards nel genere melodrammatico, tradotta da M. nella struggente canzone che dà il titolo al film. Il 1964 segnò il suo più grande successo: The Pink Panther (La Pantera rosa), con il suo popolarissimo leitmotiv per sassofono. Concepito ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...