Day, Richard
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico canadese, naturalizzato statunitense, nato a Victoria (Canada) il 9 maggio 1896 e morto a Hollywood il 23 maggio 1972. Tra i maggiori art [...] sistema fu presto adottato da tutte le case di produzione a Hollywood.
La sua carriera proseguì fino agli anni Sessanta, nel segno del realismo, ed egli ottenne altri due Oscar per A streetcar named desire (1951; Un tram che si chiama desiderio) e ...
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PIZZI, Pier Luigi
Biancamaria Mazzoleni
Regista, scenografo e costumista, nato a Milano il 15 giugno 1930. Nel 1951 ha debuttato come scenografo allo Stabile di Genova con Léocadia di J. Anouilh, per [...] la volontà di semplificazione, l'inesorabile esigenza di pulizia, la scoperta d'un modo di rappresentare fatto di pochi segni. Nel 1969, sempre alla Scala, per Oedipus Rex di Stravinskij, P. allestisce un immenso anfiteatro di statue che riempie ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] produttore e collaboratori per sviluppare una sceneggiatura); egli mise a punto anche il ruolo del supervising producer, segno che nel cinema americano sceneggiatura e organizzazione della produzione procedevano insieme.
Verso il 1915 il lavoro dello ...
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Seriale, film
Monica Dall'Asta
L'espressione film seriale designa un'opera composta da più parti o episodi distribuiti a cadenza più o meno regolare. Esso può assumere la forma della serie (ciclo di [...] le videro protagoniste appaiono come una trasfigurazione ludica della nuova visibilità sociale delle donne e costituiscono un segno evidente dell'importanza che i produttori stavano cominciando ad attribuire al pubblico femminile. Oltre a Pearl White ...
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Buñuel, Luis
Edoardo Bruno
Regista cinematografico spagnolo, nato a Calanda il 22 febbraio 1900 e morto a Città del Messico il 29 luglio 1983. Fin dai suoi primi film, esempi di potente immaginazione [...] suo stile più classico. Tornato in Francia nel 1966, B. visse la sua stagione più vitale, realizzando una serie di film che segnano e compendiano il suo mondo visionario, da Belle de jour a La Voie lactée (1969; La Via lattea), da Tristana (1970) a ...
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CASERINI, Mario
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 26 febbr. 1874 da Oreste, impiegato, e da Isabella Rosati, in una famiglia piccolo-borghese. Secondo la Prolo, esordì come attore di teatro con la [...] : Gigetta Morano, Mario Bonnard, Alberto Capozzi, Emesto Vaser, e di un fotografo della bravura di Angelo Scalenghe; esso segnò altresì l'inizio di un importante filone del cinema italiano che imperversò sugli schermi fino agli anni '30.
Il 6 ...
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GIACHETTI, Fosco
Caterina Cerra
Nacque a Sesto Fiorentino il 28 marzo 1900 (e non a Livorno nel 1904 come affermato nei Chi è? del 1940 e 1948), da Alessandro e da Margherita Giachetti, primo di tre [...] della seconda guerra mondiale i personaggi da lui interpretati vennero progressivamente spostandosi verso caratterizzazioni più borghesi. Il dopoguerra segnò invece l'inizio del lento tramonto del G., i cui tratti scolpiti e la marcata retorica poco ...
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CAMPANILE MANCINI, Gaetano
Sisto Sallusti
Nacque a Napoli il 26 giugno 1868 da Achille e da Elena Mancini. Nel 1892 aveva scritto un bozzetto "napolitano" in un atto, dal titolo N'amica e na mugliera! !... [...] muta, mentr'essa ha quello che Alfonso Karr definiva il più eloquente dei linguaggi - il linguaggio del silenzio - i segni grafici che nella carta traccia la penna del soggettista... non sono che il mezzo meccanico, inevitabile per fissare le idee ...
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Cile
Angela Prudenzi
Cinematografia
Il cinema fece il suo ingresso in C. poco dopo le proiezioni parigine dei fratelli Lumière, ma fu soltanto nel 1902 che si realizzò la prima produzione nazionale. [...] 1973 dal golpe militare. Ogni forma di finanziamento e di incoraggiamento alla produzione fu spazzata via: la caduta di Allende segnò la fine di ogni progetto. La giunta militare capeggiata dal generale A. Pinochet abrogò tutte le leggi a favore del ...
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BARBARO, Umberto
Guido Aristarco
Nato ad Acireale (Catania) il 3 genn. 1902 da Luigi e envenuta De Martino, ebbe dapprima una varia attività e interessi letterari. Fu collaboratore di periodici e redattore [...] dalla sinistra hegeliana ed è stata teorizzata da Marx ed Engels... ponendo la conoscenza non solo sotto il segno della fusione della ricerca filosofica con la ricerca scientifica, ma soprattutto chiedendo funzionalità alla conoscenza, cioè chiedendo ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...