ospedale
Francesca Vannozzi
La fabbrica della salute
L’ospedale nasce nel Medioevo come luogo di cura e di accoglienza dei poveri e dei pellegrini. Assume in seguito il compito di educare l’infanzia [...] all’ingresso dell’edificio.
Lasciare il proprio figlio alle cure dell’ospedale non era cosa insolita e non sempre segno di abbandono definitivo. Molte madri, infatti, in momenti economici particolarmente duri per la famiglia (malattia o morte del ...
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FANO, Giulio
Mario Crespi
Nacque a Mantova, da Benedetto e da Angelica Viterbi, il 29 marzo 1856. Compiuti nella sua città gli studi liceali, durante i quali fu allievo in filosofia di R. Ardigò, s'iscrisse [...] tra il 1852 e il 1856, che lo rivelò fisiologo moderno e sperimentatore fedele alla più rigida metodica di lavoro, segnò la svolta decisiva. Nel laboratorio del Ludwig il F. condusse la prima ricerca sperimentale: la dimostrazione che l'inoculazione ...
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FEDERICI, Cesare
Mario Crespi
Nato a Serravalle di Chienti (Macerata) il 9 febbr. 1838 da Francesco, medico, e da Marianna Tommasini, studiò medicina nelle università di Camerino, di Bologna e di Firenze, [...] d. Spedale civico di Palermo, IV (1872), pp. 11-29; Imorbi dell'aorta, le conseguenze sul cuore e l'origine di alcuni segni fisici. Saggi di medicina, in Riv. clinica di Bologna, s. 2, V (1875), pp. 33-61; Il cervelletto-Storia clinica e commento ...
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L’attitudine propria dei viventi a mantenere intorno a un livello prefissato il valore di alcuni parametri interni, disturbati di continuo da vari fattori esterni e interni. All’insieme ordinato dei sottosistemi [...] esercita un’azione sostitutiva, vicariante. La ridondanza garantisce la stabilità della variabile, nonostante molte perturbazioni di segno opposto. I limiti entro cui specifiche variabili (temperatura, glicemia, pressione arteriosa, peso corporeo ecc ...
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Biologia
inversione I. del sesso Caso estremo della intersessualità, in cui un individuo di un sesso a un certo momento della vita si trasforma acquistando i caratteri e la funzionalità del sesso opposto. [...] nella i. di Walden (➔ Walden, Paul). Sebbene non sia detto che le reazioni di i. comportino un cambiamento del segno di rotazione della luce polarizzata, ciò avviene in diversi casi, come nella i. per idrolisi del saccarosio, destrogiro, a una ...
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trazione Forza che agisce su un corpo in modo da provocarne l’allungamento nella direzione della forza stessa.
Medicina
Metodi di t. Metodi applicati in alcune manovre terapeutiche, quali la riduzione [...] da tirante in una travatura reticolare o, più in generale, ogni trave rettilinea soggetta a due forze di uguale intensità e segno opposto, applicate alle sezioni di estremità della trave in modo da avere la medesima retta d’azione e con orientamenti ...
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PATOLOGIA
Massimo Aloisi
Gaetano Crepaldi-Maurizio Muraca
Leonardo M. Savoia
(XXVI, p. 509; App. III, II, p. 376)
Patologia medica. − I grandiosi progressi conseguiti nelle scienze biologiche, e in [...] fortissima omeostasi si svolge a tutti i livelli, a cominciare da quello molecolare, per cui ogni noxa riesce a dare segni manifesti di p. solo quando la sua intensità o la sua durata supera la capacità attenuante omeostatica. Esempi noti a tutti ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. Il corpo umano nella cultura andina
Constance Classen
Il corpo umano nella cultura andina
Nell'era precolombiana, sulle Ande vivevano gruppi etnici diversi [...] i propri vestiti etnici, perché essi rappresentavano il segno distintivo del proprio luogo di origine e della ospite e bere insieme a lui. Questo rito era sia un segno di ospitalità sia un'espressione dell'importanza dello scambio nella cultura ...
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MANFREDI, Girolamo
Anna Laura Trombetti
Nacque a Bologna, verosimilmente intorno al 1430 considerando che conseguì la prima laurea nel 1455; del padre è noto solo il nome, Antonio.
Anche se Giovanni [...] terra da cui si generano le malattie; lo stesso vale per gli individui, predisposti a contrarre il morbo secondo il loro segno zodiacale, decisivo anche dal punto di vista della terapia.
Al 1489 è datata un'altra opera che ha alla base la riflessione ...
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Strabismo
Luciano Cerulli
Con il termine strabismo (dal greco στραβισμός, derivato di στραβός, "losco, strabico") si intende la perdita del normale parallelismo degli assi oculari. Questa condizione [...] bulbo oculare arriva un impulso di una certa intensità, al suo antagonista monolaterale arriverà un impulso di pari intensità, ma di segno contrario: ciò vuol dire che se l'occhio destro deve compiere un movimento di rotazione verso il naso, al retto ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...