Bioetica
J. Robert Nelson
sommario: 1. Un ambito recente di studio e di discorso: a) definizione e ambito; b) organizzazioni e istituzioni. 2. Criteri e metodi: a) i quattro principî canonici; b) i [...] La relativa legge italiana del 1993 stabilisce un tempo di sei ore. Dopo questo tempo, il corpo non presenta alcun segno di attività neurologica riflessa né di risposta a stimoli esterni di qualsiasi entità.
Negli anni scorsi si parlava spesso della ...
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Scienza greco-romana. Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Armelle Debru
Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Nelle circostanze politiche e [...] trattati chirurgici; la parte più antica de Le epidemie (Libri I e III); il Prognosticon, che insegna al medico attraverso quali segni prevedere l’esito della malattia; il grande trattato intitolato De aëre, aquis, locis; il De morbo sacro, in cui l ...
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Neonato
Giovanni Bucci
Annamaria Giua
Francesca Campi
Anna Fabrizi
Marinella Rosano
Si chiama neonato il bambino nel periodo fra il momento della nascita e le prime quattro settimane di vita, quando, [...] il neonato sulla base di cinque parametri: frequenza cardiaca, attività respiratoria, tono muscolare, eccitabilità riflessa, colorito cutaneo. A ogni segno clinico viene attribuito un punteggio da 0 a 2 e l'indice totale si ottiene sommando i vari ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La medicina nel mondo islamico
Ursula Weisser
La medicina nel mondo islamico
Il concetto di medicina comprende generalmente diverse forme di terapia, da quelle [...] esercitata fino a quel momento. La conquista islamica non segnò quindi alcuna cesura nella prassi della disciplina. Si ebbe integrati nel sistema tradizionale. Autore di questa trasmissione di nuovo segno fu, per esempio, un medico nativo di Aleppo, ...
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BONFIGLIO, Francesco
Giuseppe Armocida
Nacque a Lentini (Siracusa) il 19 genn. 1883 da Giovanni e da Concetta Incontro. Studiò medicina e chirurgia all'università di Roma ove si laureò a pieni voti [...] ufficialmente nel maggio 1914, ma che aveva cominciato a funzionare già dall'estate precedente.
Il nuovo ospedale segnò una svolta radicale nella assistenza psichiatrica di Roma e della provincia. Le sue caratteristiche si armonizzavano con i ...
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FOÀ, Pio
Chiara Ambrosoli
Nacque a Sabbioneta il 26 genn. 1848 da Cesare e da Enrichetta Rabbeno. Dopo aver frequentato il liceo "Beccaria" a Milano, nel 1866 seguì volontario Garibaldi nei cacciatori [...] della microbiologia e dell'istopatologia.
L'incarico dell'insegnamento dell'anatomia patologica presso l'università di Modena segnò l'inizio della carriera universitaria del K; nel 1881ebbe la nomina a professore ordinario; nel 1884fu chiamato ...
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LARGHI, Eusebio Bernardino
Stefano Arieti
Nacque a Vercelli, da Francesco e da Maria Giudice, il 27 febbr. 1812. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Torino vi conseguì [...] dell'indice, in Gazz. medica italiana. Provincie sarde, s. 2, XII [1861], pp. 417 s.); la descrizione di un segno patognomonico della perforazione delle ulceri gastriche e duodenali, il gorgoglio del liquido che si riversa nel cavo peritoneale, che ...
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CORTESI, Giovanni Battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Bologna nel 1553 o 1554, da famiglia umile e povera di origine cittadina. Tra i suoi antenati troviamo Giovanni, uno degli anziani del Comune bolognese, [...] , col quale rimase in corrispondenza fino alla sua partenza da Bologna. Il suo onorario, di 800 scudi, pur essendo segno di un certo prestigio, non consentiva aumenti successivi, per cui fu spinto dalla necessità a chiedere nel 1589 un sussidio ...
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Fratello di Giulio, nacque a Trieste il 14 luglio 1876. Studiò medicina a Torino, allievo di G. Bizzozzero, e nella capitale piemontese si laureò nel 1899. Per completare la sua formazione scientifica, [...] manovre per la palpazione dell'addome e un metodo palpatorio per la delimitazione dell'aia cardiaca, descrisse un segno semeiologico nella pericardite; studiò le malattie infettive ed epidemiche, concepì ed enunciò la dottrina della natura focale ...
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diagnosi
Maurizio Imperiali
Medici a caccia di indizi
Fare una diagnosi vuol dire capire se una persona è malata e qual è la malattia. Per riuscirci bisogna raccogliere numerose informazioni. Il medico [...] quindi resta in circolazione nel sangue e di qui passa nelle urine. Anticamente, di fronte a un malato che mostrava i segni del diabete ‒ per esempio la magrezza o la debolezza dovute a mancanza di energia ‒ per fare la diagnosi il medico assaggiava ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...