DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] lui, quello che doveva esserne ex hypothesi il termine, se non lato sensu la fine della res publica senatoria, perché il principato segna, nell'esegesi desanctisiana, la fine della libertas: e, usava dire, dove non c'è libertà, non c'è storia - che è ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] . Tuttavia la riforma Acerbo, che fu da lui criticata a fondo nel discorso pronunciato alla Camera il 12 luglio 1923, segnò una svolta, dalla quale non doveva più tornare indietro, nel senso che si radicalizzò la sua opposizione al partito dominante ...
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CAGAPESTO (Cacapisti, Pesto, Pisti), Gerardo
Gigliola Soldi Rondinini
Gli storici milanesi e lombardi non si sono finora occupati della famiglia Cagapesto, conosciuta e citata soltanto per la figura [...] Torre e ai Visconti. Il silenzio degli storici e dei cronisti più antichi nei confronti della famiglia Cagapesto è già un segno dell'ostracismo che doveva gravare su di essa. Soltanto il Fagnani vi accenna brevemente, ma, a differenza di quanto dice ...
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DANZETTA, Nicola
Claudia Minciotti Tsoukas
Nacque a Perugia il 6 maggio 1820, primogenito del barone Fabio e della contessa Tommasa Oddi Baglioni, e ricevette, insieme con i fratelli Giuseppe e Pompeo, [...] stesso D., che fu il nucleo della futura Cassa di risparmio di Perugia. L'elezione nel 1845 a consigliere comunale segnò l'inizio della sua attività politica; all'incirca in questo periodo era ammesso alla massoneria nella loggia perugina "Fermezza ...
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GRADENIGO, Marco
Franco Rossi
Figlio di Bartolomeo, nacque a Venezia nel primo quarto del XIII secolo, forse durante il primo decennio ma, probabilmente, non oltre la prima metà del secondo.
Alquanto [...] che quasi certamente videro piuttosto coinvolto il padre. Due soprattutto sono gli episodi, a dir poco dubbi, che avrebbero segnato gli esordi della vita pubblica del G.: la missione diplomatica a papa Gregorio IX nel 1231, unitamente a Francesco ...
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BELTRANI SCALIA, Martino
Stefano Rodotà
Nato a Palermo il 5 febbr. 1828 da Vito e da Adelaide Scalia, si laureò presso l'università palermitana in giurisprudenza. Partecipò al moto di Palermo del 12 [...] , di Proudhon soprattutto, fu determinante nella formazione dei B., e non è difficile scorgere, nelle opere della maturità, il segno di quella esperienza. Il B. partecipò anche alla sfortunata insurrezione parigina del 2 dic. 1851 contro il colpo di ...
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CLEMENTE XI, papa
Stefano Andretta
Giovanni Francesco Albani nacque il 22 o il 23 luglio 1649 ad Urbino da Carlo e da Elena Mosca, nobildonna pesarese.
La famiglia, già considerata "molto facoltosa [...] del "silenzio rispettoso", C. XI condannò l'opuscolo con il breve Cum nuper (12 febbr. 1703): quest'atto segnò veramente l'abbandono della tattica prudenziale del papa, e diversi elementi congiurarono nelconfermarlo in questa sua scelta. Innanzitutto ...
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FRULLANI, Leonardo
Renato Pasta
Nacque il 13 giugno 1756 a San Giovanni alla Vena, presso Pisa, da Domenico e Rosa Batini. Appartenente a una famiglia di piccoli proprietari, ricevette i primi rudimenti [...] mansione che lo segnalò agli occhi del nuovo sovrano, al quale rimase poi legato per tutta la vita. Il rapporto col granduca segnò anche l'avvio della carriera del F. nella magistratura con la nomina ad auditore del tribunale di Livorno in virtù del ...
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DORIA, Paolo (Polino)
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1260 da Simone, figlio del celebre trovatore Percivalle. Suoi fratelli furono Manfredo (morto prima del 1291) ed Oliviero. Nel 1275, in testamento, [...] in due rate successive), mentre il D. vi portò come antefatto (secondo la consuetudine genovese) l'esigua somma di 100 lire, segno che le sue fortune erano ancora agli inizi. La dote diventò, in un certo senso, il capitale di partenza, che sarebbe ...
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FRATTI, Antonio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Forlì il 15 maggio 1845 da Luigi e da Domenica Ravajoli. Di famiglia agiata - il padre, ingegnere e progettista con qualche precedente di tipo patriottico, [...] realizzare, all'ombra delle istituzioni monarchiche, un programma veramente rivoluzionario.
L'ingresso nell'Alleanza repubblicana universale (1866) segnò appunto per lui il passaggio a una posizione di totale rifiuto del sistema e trovò poi conferma ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...