Patriota polacco (n. presso Lublino 1704 - m. Costantinopoli 1769), giurista e avvocato, sostenne Stanislao Leszczyński (1734), e divenne poi deputato al Sejm. Dopo l'arresto di due senatori da parte dell'ambasciatore [...] russo N. Repnin, insieme all'arcivescovo Sierakowski lavorò (1768) attivamente all'organizzazione della Confederazione di Bar, partecipando alle campagne di questa contro i Russi, sino a che (1768) dovette ...
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Uomo politico polacco (Holsterhausen, Vestfalia, 1901 - Chevy Chase, Maryland, 1966); svolse intensa attività nel Partito dei contadini. Eletto nel 1930 deputato al Sejm, vi contrastò il regime di J. Piłsudski. [...] Dopo l'invasione tedesca della Polonia (1939) si rifugiò a Parigi e poi a Londra, divenendo vicepresidente (1940-41), quindi presidente (1941-43) del consiglio nazionale in esilio. Dapprima ministro degli ...
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Uomo politico polacco (Kutaisi, Georgia, 1885 - Ruthin, Galles, 1947); si distinse al termine della prima guerra mondiale nella riorganizzazione delle forze polacche in Russia; più volte ministro dell'Interno, [...] fu presidente del Senato (1929-34) e poi del Sejm. Designato nel 1939 presidente in esilio della Repubblica polacca, dopo la caduta della Francia si trasferì a Londra con il governo Sikorski. ...
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Uomo politico polacco (Zbaraz, Galizia, 1866 - Bystra, Slesia, 1938), uno dei capi del partito socialista. Nel nov. 1917 costituì a Lublino un governo provvisorio della repubblica popolare polacca, in [...] , durante la guerra con la Russia entrò nel ministero di unione nazionale di W. Witos, e se ne ritirò l'8 genn. 1921. Avversario delle tendenze autoritarie di Piłsudski, dopo le elezioni del 1928 fu maresciallo (presidente) del sejm (1928-30). ...
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Figlio (Gripsholm 1566 - Varsavia 1632) di Giovanni III di Svezia e di Caterina, sorella di Sigismondo Augusto. Re di Polonia (1587), successe al padre come re di Svezia (1592). Inviso in patria per il [...] del suo progressivo accostamento agli Asburgo, represse (1606-09) la ribellione, provocata dal tentativo di esautorare il sejm, della media nobiltà, in buona parte calvinista, capeggiata da M. Zebrzydowski. Dopo una inutile guerra contro la Svezia ...
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Scrittore polacco (Żórawno, Halicz, 1505 - Rejowiec, Lublino, 1569). Proveniente dalla piccola nobiltà, autodidatta, si formò al servizio di famiglie aristocratiche; partigiano del movimento nobiliare [...] ("Specchio", 1567-68), la sua opera più popolare. Passato nel 1541 al luteranismo, poi al calvinismo, difese al sejm gli interessi della "confessio helvetica"; tradusse i salmi di David (1546) e compose opere edificanti: Żywot Józefa ("Vita ...
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Quarto figlio (Cracovia 1461 - Vilna 1506) di Casimiro Iagellone, salì al trono nel 1492. Subito dovette affrontare l'ostilità di Ivan III, granduca di Moscovia, col quale concluse una pace nel febbraio [...] Nihil novi, secondo cui nessuna novità poteva essere introdotta nell'ordinamento del paese senza il consenso dell'intero sejm, mentre veniva sancito che nessuno esercitante professioni "borghesi" potesse diventare nobile, né acquistare terre. ...
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Storico e uomo politico polacco (Varsavia 1786 - Parigi 1861). Tra le figure più eminenti della rivoluzione del novembre 1830, fu successivamente membro del governo provvisorio e poi del governo nazionale, [...] Varsavia, dedito dapprincipio esclusivamente agli studi, ma partecipando poi, dal 1828, anche alla vita politica, come deputato al Sejm. Nel 1825 era entrato nella Società patriottica e, dopo l'insurrezione del 1830, partecipò al governo provvisorio ...
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Famiglia principesca polacca, originaria della Lituania; si imparentò con gli Iagelloni, giunse al massimo della sua potenza nel sec. 16º e rimase anche nei secoli successivi una delle maggiori famiglie [...] Polacchi sottoposti al dominio prussiano, diresse la lotta contro la politica di germanizzazione della Polonia. Fu poi deputato al Sejm (1919-22). Janusz (Berlino 1880 - Varsavia 1967), durante il ventennio fra la prima e la seconda guerra mondiale ...
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CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] 1552 ricevette ufficialmente la cittadinanza di Cracovia, nell'aprile dello stesso anno gli venne conferito dal Parlamento polacco (il Sejm), durante la seduta a Piotrków, il titolo di "eques aureatus" che lo introduceva nella nobiltà polacca; nell ...
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dieta2
dièta2 s. f. [dal lat. mediev. dieta, der. di dies «giorno»]. – 1. Nome dato dapprima alle assemblee di alcuni popoli germanici (Franchi, Longobardi), e in seguito alle assemblee del Sacro Romano Impero, del regno di Polonia, e di altri...
dietina
s. f. [dim. di dieta2, traduz. del pol. sejmik dim. di sejm «dieta»]. – Nella Polonia dell’epoca anteriore alle spartizioni, assemblea provinciale che eleggeva i deputati alla dieta, preparava per essi le istruzioni, orali o scritte,...