Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] sino al 64 a.C., e dell’Impero seleucidico fu il centro amministrativo (qui era Antiochia, la capitale, fondata da Seleuco dopo il 301) e anche la regione militarmente, politicamente e culturalmente più sensibile, confinando a sud con l’Egitto, a ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] e la nomina di Vincenzo Antonio Alamanni, già segretario della congregazione dell'Unigenitus e della Cifra, ad arcivescovo in partibus di Seleucia e nunzio a Napoli. Una promozione rimozione nel suo caso. Morto, il 9 maggio 1721, il vicario di Roma ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] si trova un fecondo campo d’incontro fra tradizioni greche e semite, in numerose città tra le quali Antiochia, Seleucia, Apamea, dove si sviluppano notevoli commerci. Nell’Adiabene, regione di confine tra l’Impero romano e quello persiano sasanide ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] al centro del nuovo impero: le maggiori città nel 3°-2° sec. erano nei territori di recente conquista: Alessandria, Antiochia, Seleucia, Pergamo, Efeso. Le condizioni del commercio erano migliorate per la maggiore sicurezza dei traffici, ma non se ne ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] rimase estraneo al grande concilio ecumenico voluto da Costanzo II nel 359, tenuto a Rimini per gli occidentali e a Seleucia per gli orientali, e a quello successivo di Costantinopoli (360), dove si imponeva a tutto l’Impero la generica professione ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] Minore. Analogamente, la presenza di medici che si richiamavano all'insegnamento di Erasistrato è attestata ad Alessandria, ma anche a Seleucia, dove Apollofane fu medico di Antioco III (224-187 a.C.), il che attesta la persistenza di legami con la ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] Seert. Mārūtā, vescovo di Maipherqaṭ, fu il rappresentante dell’imperatore Arcadio al sinodo della Chiesa di Persia tenutosi a Seleucia-Ctesifonte nel 410: dagli atti sappiamo che egli produsse una serie supplementare di canoni (in aggiunta a quelli ...
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omei2
omèi2 s. m. pl. [dal gr. ὅμοιος «simile»]. – Denominazione degli ariani seguaci, spec. dopo il concilio di Seleucia (359), di Acacio di Cesarea (detti perciò anche acaciani), i quali affermavano che il Figlio è semplicemente «simile»...
acaciano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a personaggi di nome Acacio. In partic.: a. Scisma a., quello di Acacio di Costantinopoli (fine del sec. 5°) e dei suoi successori Flavita ed Eufemio, terminato nel 519. b. Acaciani: il gruppo degli...