disdire (desdire; disdicere)
Riccardo Ambrosini
Nella forma riflessiva - attestata nella Commedia soltanto in Pg III 109 Quand'io mi fui umilmente disdetto - il verbo è sembrato significare " dir di [...] in cui d. significa " negare ", " rifiutare ", " ritrattare "; con tale valore in Rime LXXXVII 8 (v. DISDETTA). Fuori di questa opposizione semantica si ricordi d. in Neri Pugliesi Legg. di s. Giosafà VI 25 5 (" a gli amici di Dio mai non disdisse ...
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Termine introdotto dal filosofo C. Morris (pragmatics) per indicare quella parte della semiotica che studia i segni in relazione ai loro utenti, e quindi al contesto e al comportamento segnico e linguistico [...] attraverso cui si realizza il processo di significazione. Complementare alla semantica e alla sintattica, le altre due branche in cui Morris aveva suddiviso la semiotica, la p. nasce all’interno di un approccio comportamentistico al problema del ...
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Linguista e semiologo di origine lituana (Tula, Russia, 1917 - Parigi 1992). Prof. nelle università di Alessandria d'Egitto, di Ankara e Istanbul e di Poitiers, dal 1965 docente e direttore dell'École [...] pratique des hautes études a Parigi, si è occupato di semantica e semiologia, con particolare attenzione al problema dell'adeguatezza e dell'applicabilità della teoria ai testi, prevalentemente poetici e letterarî. Opere principali: Sémantique ...
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Scrittore ucraino (n. Turka, Leopoli, 1934). Emigrato negli USA nel 1952, dopo una laurea in ingegneria si è dedicato a studî di linguistica. Tali studî esercitarono una notevole influenza sui suoi versi, [...] nei quali T. cerca di raggiungere un'estrema purezza sintattica e semantica attraverso la rinuncia a ogni artificio (Žyttja v misti "Vita in città", 1956; Bez Espaniji "Senza la Spagna", 1969; Bez ničogo "Senza nulla", 1991). Ha scritto anche due ...
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mondi possibili
Claudio Pizzi
La nozione di mondi possibili si fa risalire storicamente a Gottfried Wilhelm Leibniz, che intendeva i mondi possibili come idee nella mente di Dio. Nella metafisica di [...] punto di vista di Dio, il migliore dei mondi possibili. Nel 1947 Rudolf Carnap riprendeva questa nozione per associare una semantica al più forte dei sistemi modali allora conosciuti (il sistema S5). In tal modo si preparava il terreno alla svolta ...
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pragmatica della comunicazione
Approccio alla comunicazione e alla psicologia, elaborato da Paul Watzlawick e colleghi della scuola di Palo Alto (California) nel saggio Pragmatica della comunicazione [...] di questa sul malessere dell’emittente, seguita da una richiesta esplicita. Nella p. della c., molto più che nella semantica e nella sintassi, assume un ruolo fondamentale il concetto di feedback dell’informazione, ossia il ritorno verso l’emittente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Guglielmo di Ockham, filosofo francescano del XIV secolo, è un sostenitore della radicale [...] l’esistenza di cose universali, siano esse di stati di cose od oggettività ideali).
La tesi di Ockham è essenzialmente semantica: egli lega in modo indissolubile psicologia cognitiva, teoria del segno e teoria della referenza. L’universale non è una ...
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macro-
[da μακρο-, derivato dall’agg. gr. μακρός «lungo», «esteso», «grande», già usato come primo elemento compositivo di sostantivi e aggettivi]. – Confisso oggi impiegato in parole di origine dotta [...] e nella formazione di termini tecnico-scientifici e di parole nuove. L’accezione semantica con la quale è più frequentemente usato esprime il valore di ‘grandezza’ della base lessicale alle quale è anteposto, spesso in contrapposizione a micro- ‘ ...
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nano-
[dal s. gr. νᾶνος «nano», «chi ha gli arti eccessivamente piccoli rispetto al proprio corpo», anche nella variante grafica νάννος]. – Confisso impiegato come primo elemento compositivo nella formazione [...] di termini scientifici e tecnici, raramente anche nella forma grafica nanno-. L’accezione semantica con la quale è usato nel lessico specialistico della biologia, della medicina e della botanica esprime il valore di ‘molto piccolo, di dimensioni ...
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Letterato e linguista inglese (Londra 1889 - ivi 1957). Nel 1912 fondò la rivista letteraria The Cambridge magazine, a cui parteciparono Th. Hardy, G. B. Shaw, H. G. Wells. In collaborazione con I. A. [...] Richards pubblicò The meaning of meaning (1923), un importante studio di semantica in cui vengono definiti, attraverso lo schema del cosiddetto triangolo semantico o semiotico, i rapporti che legano il significante, il referente e il significato. ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...