tacito
Alessandro Niccoli
Ricorre solo nella Commedia, spesso in funzione predicativa, con il valore di " silenzioso ", " che sta senza parlare ".
La definizione semantica dell'aggettivo non offre mai [...] alcuna difficoltà all'interprete; occorre piuttosto osservare come il suo uso assolva alla calcolata funzione di creare un'impressione di solitudine e di silenzio o di suggerirel'idea di un'assorta e, ...
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Logico, matematico e filosofo di origine polacca (Varsavia 1901 - San Francisco 1983), naturalizzato statunitense. Considerato uno dei massimi esponenti della Scuola logica polacca, fu autore di fondamentali [...] di vista della logica matematica sia da quello filosofico sono risultati fondamentali i suoi contributi alla semantica, originariamente indirizzati a fornire una definizione materialmente adeguata e formalmente corretta di "enunciato vero" rispetto a ...
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FORTIFICAZIONE
S. Coccia
Il termine f. solo in età moderna ha assunto il significato di struttura e apprestamento difensivo; la sua area semantica era coperta in latino dal termine munitio, ma più frequenti [...] nelle fonti, a partire dal sec. 6°, sono le voci castra, castella, burgi e turres per indicare i siti fortificati (Ravegnani, 1983). In quell'epoca, del resto, il concetto stesso di città era strettamente ...
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paesaggio
paesàggio s. m. – Alla svolta del millennio, il p. rappresenta sempre più un luogo centrale di riflessione critica e progettuale, in una dilatazione semantica e operativa capace di correlare [...] . diviene un ‘modello di processo’, un ‘reale in divenire’, dunque, di cui il progetto evidenzia la molteplicità semantica ed esperenziale, i caratteri di interconnessione e interscalarità, il principio di metamorfosi ed evoluzione temporale, al fine ...
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pensare [indic. pres. II singol. pense; cong. imperf. I singol. pensasse]
Alessandro Niccoli
Il verbo è d'impiego piuttosto largo, con un campo di estensione semantica sostanzialmente analogo a quello [...] " di questa vostra offesa Amante non si ricorda affatto ", " non le dà alcun peso ". Nessuna incertezza suscita per l'esegesi semantica l'esempio di IX 1 Dogliendomi in pensando del villano [lo Schifo] / che sì vilmente dal fior m'ha lungiato...; non ...
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fello (fellone; le due forme risalgono rispettivamente al nominativo e all'obliquo: cfr. francese antico fel, felon)
Le molte occorrenze tracciano un'area semantica piuttosto articolata: originariamente [...] il vocabolo vale " traditore ", " perfido ". In questo senso, sotto la forma ‛ fellone ', è in Vn XXXVII 7 6 Ora mi par che voi [occhi] l'obliereste [il pianto], / s'io fosse dal mio lato sì fellone, / ...
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crollo
Emilio Pasquini
Sostantivo deverbale di ‛ crollare ', per " scrollo ", " scuotimento ", " scossa ", " sussulto ", " tremito "; è adoperato da D. appena due volte (con qualche divergenza semantica) [...] , / ribadendo sé stessa sì dinanzi, / che non potea con esse dare un crollo (I f XXV 9): con evidente spostamento semantico (di una metafora procedente dalla natura all'uomo) verso l'area di " movimento anche leggero ", cioè meglio (in sintagma ...
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Giustizia, teorie della
OOtfried Höffe
sommario: 1. Introduzione. 2. La concezione della giustizia. a) La giustizia come retaggio dell'umanità. b) La giustizia formale. c) La semantica della giustizia. [...] tuttavia, due obiezioni: la prima è che essa non tiene conto né delle peculiarità di un sistema giuridico, né della semantica della giustizia, quale risulta da ‟una teoria della giustizia senza giustizia" (v. Höffe, 1987; tr. it., p. 90); la seconda ...
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Figura retorica, detta anche annominazione, che consiste nell’accostare due parole simili nel suono ma distanti nel significato; lo scopo è di creare una tensione semantica fra le voci coinvolte (amore [...] amaro; Io fui per ritornar più volte volto, Dante) ...
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Linguista inglese (Leeds 1890 - Londra 1960), prof. a Londra dal 1944, iniziatore della scuola inglese di linguistica generale, si è occupato di fonologia e di semantica, elaborando una teoria del significato [...] come uso: Papers in linguistics 1939-1951 (1957) ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...