Arti e tecnica: scenari futuri
Massimo Carboni
Quale sarà il ruolo delle arti nella semiosfera telematica e digitale? Quanto della loro costitutiva e preziosa ambiguità semantica, del senso indecidibile [...] si intreccia. Ormai non sono soltanto i guru dell’era digitale ad avvertirci più o meno minacciosamente che il semantico sta per essere interamente ridotto al numerico immune da ogni degradazione archivistica, ad ammonirci che valori e comportamenti ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] e, nella maggior parte dei casi, incompleto, sia dal punto di vista fonetico-fonologico che da quello lessicale e semantico. Tale fatto ha stimolato una serie di studi miranti a indagare la presenza di eventuali differenze fra le strutture neuronali ...
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Filosofo polacco (Varsavia 1879 - Sharon, Connecticut, 1950). Emigrò negli USA nel 1916 (naturalizzato nel 1940). Direttore dell'Institute of general semantics di Chicago (1938), tese a fare della semantica [...] una disciplina scientifica, e cioè a risolvere i problemi del "significato" con gli stessi metodi di osservazione, generalizzazione e sperimentazione proprî delle scienze empiriche. Scritti principali: ...
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Linguista argentino (Córdoba 1926 - m. 1996), professore nell'univ. di Córdoba e, dal 1969, in quella di Ginevra. Si occupò di formalizzazione della teoria linguistica, di semiologia e semantica, ed elaborò [...] una sistemazione originale della teoria delle unità di significato (che già L. Bloomfield aveva chiamato noemi) nei suoi Principes de noologie (1964; trad. it. 1967) ...
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sorridere
Domenico Consoli
Il verbo non si discosta sostanzialmente, per quanto riguarda il significato, dai valori registrati sotto la voce ‛ ridere ' (v.): del resto l'equivalenza semantica del riso [...] al sorriso è attestata da D. stesso nell'episodio di Stazio, sulla scia della massima che riso e pianto son tanto seguaci / a la passion di che ciascun si spicca, / che men seguon voler ne' più veraci ...
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Crisi della ragione
Aldo Giorgio Gargani
La revisione critica della nozione di razionalità
L’ingresso nel 21° sec. non ha visto l’elaborazione di nuove proposte riguardo a progetti teorici forti di [...] mettono in evidenza la circostanza che se la traducibilità è possibile, lo è in quanto risulta possibile costruirla con procedure semantiche e pragmatiche, non già alla luce di principi astorici e atemporali. A un’analoga crisi è andata incontro la ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] in una frase o un sintagma. Sul piano semantico, indica il ruolo che il referente del nome ha nella situazione descritta da una frase o da un sintagma. Siccome il caso viene segnalato tipicamente da appositi morfi nella flessione nominale (➔ ...
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perso
Antonio Lanci
Di questo termine, adoperato sia come aggettivo che come sostantivo (per lo più in poesia, e in rima), D. stesso ci dà la definizione semantica in Cv IV XX 2 lo perso dal nero discende... [...] Lo perso è uno colore misto di purpureo e di nero, ma vince lo nero, e da lui si dinomina.
Tale definizione è introdotta a commento di Cv IV Le dolci rime 109 Dunque verrà, come dal nero il perso, / ciascheduna ...
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piacimento
Termine del linguaggio letterario, documentato già nei poeti della scuola siciliana; in D. ricorre pochissime volte, con valori che si situano tutti all'interno dall'area semantica coincidente [...] con quella del ben più frequente ‛ piacere ' (ovviamente sostantivo; v.), di cui è sinonimo.
In Rime XCI 41 il gran disio ch'io sento / fu nato per vertù del piacimento / che nel bel viso d'ogni bel si ...
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SOFISMA
Guido Calogero
. Inizialmente, il termine greco σοϕισμα significa ogni manifestazione concreta della σοϕία dell'uomo, ogni ritrovato della sua sagacia e intelligenza. Più tardi, per l'evoluzione [...] semantica che il termine σοϕιστής "sofista" subisce fra il sec. V e il IV a. C. (v. sofistica) sofisma, viene usato per designare, in generale, ogni argomentazione speciosa e logicamente illegittima, che con la sua apparenza di validità cerca di ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...