cenere
. Usato tre volte in senso proprio: in lf XXIV 101 el sʼaccese e arse, e cener tutto / convenne che cascando divenisse; in Pg IX 115 Cenere, o terra secca che si cavi, / d'un color fora col suo [...] vestimento; in Pd XXI 6 tu ti faresti quale / fu Semelè quando di cener fessi. Per " resti di un cadavere dopo la cremazione ", in If V 62 colei che s'ancise amorosa, / e ruppe fede al cener di Sicheo (cfr. Verg. Aen. IV 552 " Non servata fides ...
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incenerarsi
Il verbo ricorre una sola volta, in forma pronominale: Ahi Pistoia, Pistoia, ché non stazi / d'incenerarti sì che più non duri... ? (If XXV 11). " Exclama contra Pestora, mostrando a lei [...] ch'ella no stanza, zoè, ch'ella no ordena, d'ardersi sé stessa " (Lana). Lo stesso concetto altre volte, trattandosi di persone (Vanni Fucci, Semele), è reso con perifrasi verbali: ‛ divenire cenere ' (If XXIV 101), ‛ farsi di cenere ' (Pd XXI 6). ...
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ARDERICO
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Scarsissime le notizie sicuramente attendibili sulla vita di questo arcìvescovo di Milano. Alla morte del predecessore Ilduino (23 luglio 936), Ugo di Provenza, nell'intento di assicurare [...] Tebaldo, natogli da una delle sue concubine, la romana Stefania - chiamata dal popolo, secondo quanto dice Liutprando, Semele -, avrebbe, come testimonia, oltre al già ricordato Liutprando, soprattutto Arnolfo nei Gesta archiep. Mediolanensium,c. 3-4 ...
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Argia
Antonio Martina
. Figlia di Adrasto, re di Argo, sorella di Deifile e sposa del tebano Polinice, da cui ricevette la famosa collana fabbricata da Vulcano come dono di nozze di Venere alla propria [...] di Cadmo, fondatore di Tebe. Questa splendida collana riuscì fatale a tutte le donne che la possedettero, da Giocasta a Semele, ad A., ad Erifile (Stazio Theb. II 265 ss. " nam tum infaustos donante marito / ornatus, Argia, geris dirumque monile ...
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onomastica
Francesco Tateo
. Nell'uso dei nomi propri di rado D. viene condizionato da necessità metriche o di rima (per cui si vedano casi in cui la forma originaria viene ritoccata nella desinenza, [...] secondo le regole del tempo (cfr. Parodi, Lingua 232-234; e v. GRECISMI): Calliopè, Penelopè, Diogenès, Flegiàs, Semiramìs, Semelè, Tanaì (cfr. anche Cliò e Minòs).
Spesso il nome classico non subisce adattamenti e viene preferito a quello moderno e ...
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Alcatoe o Alcitoe è figlia di Minia in Orcomeno di Beozia, insieme con Leucippe e Arsippe (l'ultima denominata anche Aristippe o Arsinoe). Quando il culto di Dioniso s'estende in Beozia, mentre tutte le [...] celebrare su pei monti le orge in onore del nuovo nume, Alcatoe e le sorelle, che non vogliono riconoscere la divinità del figlio di Semele, si trattengono in casa a filare e a tessere. Ma sul far della sera ecco che riempie tutta la casa un suono di ...
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Fillocladio o cladofillo o cladodio si chiama in generale quel fusto o ramo di esso che, in alcune piante, per insufficiente o mancato sviluppo delle foglie ne assume la funzione e diventa verde, sia mantenendo [...] o nastriforme (Muehlenbechia platyclada), sia assumendo nei casi estremi la precisa forma di lembi fogliari (Ruscus, Semele, Phyllanthus). K. Goebel propose giustamente di riservare il nome fillocladio ai soli fusti appiattiti che hanno accrescimento ...
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Nome dato da Martius a quei fusti o loro rami che per insufficiente o mancato sviluppo delle foglie ne assumono la funzione e diventano verdi, sia mantenendo più o meno inalterata la forma caulina (Asparagus, [...] spatoliformi (Opuntia) o nastriformi (Muehlenbeckia), sia assumendo nei casi estremi la precisa forrma di lembi fogliari (Ruscus, Semele, Phyllanthus), nel qual ultimo caso è meglio, secondo il Goebel, dare ad essi la denominazione di "fillocladi ...
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Secondo la leggenda egli è figlio di Aristeo e di Autonoe, una delle figliuole di Ladmo, viene allevato da Chirone che ne fa un cacciatore valentissimo, è cambiato da Artemide in cervo e sotto tali spoglie [...] vario: secondo una forma della leggenda si tratterebbe di punizione inflitta ad A. perché egli avrebbe osato aspirare alle nozze con Semele; secondo un'altra, Artemide lo avrebbe così punito per la iattanza con cui egli s'era vantato di superarla nel ...
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BONA DEA
D. Faccenna
Sotto questo appellativo di significato generale si venerava un'antica divinità indigena laziale, di cui era vietato pronunziare il vero nome, Fenteia o Fentia, di origine comune [...] i numerosi predicati). Per la sua natura facilmente si prestò ad essere variamente identificata con Demetra, Proserpina, Ecate, Semele, Afrodite, Igea, Medea, Ops, Maia. Il culto, che ben presto si confuse, fino ad esserne sostituito, con quello ...
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semel
sèmel (o sèmell; pop. tosc. sèmelle) s. m. [dal ted. Semmel, che è dal lat. mediev. simila «panino», lat. class. simĭla «semola»]. – Panino di fior di farina molto leggero e soffice, adatto a essere inzuppato nel caffè e latte (o nel...
semel in anno licet insanire
(lat. «una volta all’anno è lecito far pazzie»). – Nota sentenza, divenuta proverbiale nel medioevo, che si cita (spesso in forma abbreviata, semel in anno) per scusare follie passeggere, e generalmente innocue,...