La fotografia degli artisti
Ludovico Pratesi
Nell’ambito della storia della fotografia, il 21° sec. si è aperto con una novità: il superamento della distinzione tra fotografi puri e artisti che utilizzano [...] di una connessione diretta tra segno e referente riconosciuta anche dal filosofo Charles S. Peirce nei suoi studi di semiotica, a lungo considerata un limite strutturale della fotografia e un ostacolo alla dimensione immaginativa della pittura, si è ...
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Contenuto, analisi del
Franco Rositi
1. Definizione
La locuzione 'analisi del contenuto' copre un vasto campo di procedure metodologiche che hanno il fine di tracciare con rigore un sintetico profilo [...] ': non solo la riflessione epistemologica ha via via reso generalmente deboli le pretese di pura descrizione, ma la stessa semiotica ha mostrato per via empirica, oltre che per via di deduzioni teoriche, il carattere non univoco, quando non equivoco ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] in Europa già a partire dal 19° sec. sui rapporti fra lingua, pensiero e realtà, ma soprattutto la semiotica, la linguistica, la filosofia del linguaggio, la teoria della letteratura e, successivamente, la teoria della t. hanno progressivamente ...
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Festa
Paolo Apolito
Introduzione
Il tema della festa è stato considerato nelle sue dimensioni religiose e politiche già prima di diventare oggetto di indagine delle scienze sociali, e anche quando lo [...] fatico: non si è d'accordo su ciò che il simbolo vuol dire ma si è d'accordo nel riconoscergli un potere semiotico" (v. Eco, 1981, p. 906). Ecco dunque a che cosa va riportato il livello comunitario: l'unica necessaria dimensione collettiva è quella ...
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Marie, Michel
Paolo Marocco
Critico cinematografico francese, nato a Carantilly (Manche) il 18 aprile 1945. Nei suoi studi ha saputo tracciare un quadro sistematico delle teorie del cinema sviluppatesi [...] con la banda sonora, partendo dai lavori di Roger Odin e Raymond Bellour e, più in generale, dalla semiotica di Roland Barthes. Attento divulgatore delle più diverse metodologie, da quelle strutturalistico-marxiste o di matrice psicoanalitica a ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] l'idea che l'immagine è segno e rappresentazione, e che dunque il c. è linguaggio. Questa convinzione animerà anche la semiotica del c., ma in modi assai diversi rispetto a quelli che costituiscono la sostanza del discorso portato avanti da Mitry.
La ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] l'idea che l'immagine è segno e rappresentazione, e che dunque il c. è linguaggio. Questa convinzione animerà anche la semiotica del c., ma in modi assai diversi rispetto a quelli che costituiscono la sostanza del discorso portato avanti da Mitry.
La ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] le azioni che comportano un passaggio significativo da una situazione a un'altra successiva. La funzione dell'i., nella semiotica del discorso del cinema, si trova in rapporto dialettico con quella svolta dal montaggio, ovvero l'unione sequenziale di ...
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Brunetta, Gian Piero
Daniele Dottorini
Storico e critico del cinema, nato a Cesena il 20 maggio 1942. Punto di riferimento obbligato per gli studi sulla storia del cinema italiano, B. ha sviluppato [...] tra le due guerre (1972), B. ha elaborato nella prima metà degli anni Settanta, sull'onda dell'interesse teorico per la semiotica del cinema, un percorso di analisi delle forme attraverso cui è nato e si è sviluppato il racconto filmico (Nascita del ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] , mentre la filosofia empiristica di J. Locke (cui si deve, nel suo Saggio sull’intelletto umano, l’introduzione del termine ‘semiotica’ per indicare la teoria dei s.) mira a indagare i rapporti tra cose e idee, considerando le idee come s. delle ...
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semiotica
semiòtica (meno com. semeiòtica) s. f. [dall’ingl. semiotic (o semiotics), che ha lo stesso etimo dell’ital. semeiotica]. – 1. In filosofia, dottrina dei segni e della conoscenza simbolica in generale, strettamente legata alla gnoseologia....
semiotico
semiòtico agg. [der. di semiosi, secondo il gr. σημειωτικός] (pl. m. -ci). – Della semiosi, relativo alla semiosi: processo s.; anche, relativo alla semiotica: gli studî semiotici.