Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] può servire a distinguere due parole identiche in tutto il resto (in tedesco, per es., bitten «pregare» e bieten «offrire»).
Come semiconsonante l’i italiano non ha un suono nettamente differenziato dall’i vocale come l’j del tedesco e d’altre lingue ...
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Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo [...] qu seguito da vocale diversa da u. In questo nesso, il q ha l’identico valore del c duro e l’u è semiconsonante. Il q rafforzato è scritto cq (acqua, acquario); eccezioni sono biqquadro o beqquadro e soqquadro, che si scrivono normalmente con qq. Il ...
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Quarta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio. Dall’originaria capitale si sono svolte, tanto nell’alfabeto latino quanto nel greco, le varie [...] tenue, inoltre, ha preso il posto della t in molte parole più o meno popolari (es. strada, lat. strata). Davanti a i semiconsonante si può trovare d quasi soltanto nei latinismi e nei grecismi.
Chimica
D è il simbolo del deuterio
Premessa al nome di ...
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Dodicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
In italiano, come nelle altre lingue la m rappresenta, la nasale bilabiale: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come [...] ), sia dopo l o r e s (per es. olmo, lat. ulmus; arma, lat. arma; asma, lat. asthma). Davanti a i semiconsonante di norma si raddoppia (per es. vendemmia, lat. vindemia); qualche caso di raddoppiamento si ha pure tra vocali (per es. femmina, lat ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] sec. d.C. si diffuse gradatamente una pronuncia assibilata dei gruppi ti + vocale; il fenomeno era favorito dalla riduzione a semiconsonante di quell’-i- prevocalica (originaria, per es., pretium, o secondaria da -e-, per es. platea passato a *platia ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] posizione la regolare continuazione dell’r latina (per es. correre, lat. currere; rompere, lat. rumpere); davanti a i semiconsonante, però, si trova quasi soltanto in latinismi o grecismi (es. acquario, voce dotta accanto ad acquaio, lat. aquarium ...
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semiconsonante
s. f. [comp. di semi- e consonante, sul modello di semivocale]. – In linguistica, sinon. di semivocale, usato però quasi esclusivam. per quelle semivocali che precedono una vocale e costituiscono con questa un dittongo ascendente...
u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. L’alfabeto latino aveva infatti in età...