Musicista e teorico (n. Arezzo 992 circa - m. 1050). Teorico tra i più studiati nel Medioevo dopo Boezio, il suo nome è legato a un gruppo di scritti trasmessi da una tradizione folta e compatta a partire [...] suoni della scala, cosicché egli tolse ai neumi la grande incertezza d'interpretazione, fissandone l'intonazione e facendo della semiografia del tempo la base dell'odierna; b) teoria e pratica del solfeggio, dove adoperò il sistema dell'analogia, per ...
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GASPERINI, Guido
Claudia L'Episcopo
Nato a Firenze il 7 giugno 1865 da Ottavio e Maria Cresti, studiò violoncello con J. Sbolci e composizione con G. Tacchinardi nell'Istituto musicale della sua città. [...] . 1902); Dell'arte di interpretare la scrittura della musica vocale del Cinquecento (ibid. 1902); Storia della semiografia musicale (Milano 1905); Commemorazione di Gerolamo Frescobaldi (Ferrara 1908); Il Real Conservatorio di musica in Parma (ibid ...
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Musica
Ugo Duse
di Ugo Duse
Musica
sommario: 1. Introduzione. 2. La musica nella filosofia e nella sociologia. 3. La musica come problema antropologico- culturale. 4. La musica nelle sue determinazioni [...] calcolo delle probabilità, che ne mette in luce un principio causale. I vari tipi di segni che compongono la semiografia musicale vengono piegati a un procedimento statistico tale da render possibile, in ogni singola opera d'arte, una visualizzazione ...
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CASAMORATA, Luigi Ferdinando
Clara Gabanizza
Nacque a Würzburg in Franconia il 16 maggio 1807. Il padre, Luigi Giacomo, vi si era trasferito al seguito del granduca di Toscana Ferdinando III, esiliato [...] del cembalo a 5 tastiere, detto omnisono o omnicordo. Scrisse inoltre, per primo in Italia, un saggio storico di semiografia, oggi non più rintracciabile, un saggio sullo svolgimento storico del Costume teatrale (in Gazz. mus. di Firenze, 5, 18 ...
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Paleografia musicale
Luca Conti
Con tale espressione ci si riferisce al complesso di discipline che hanno come oggetto di studio le antiche notazioni musicali, la loro evoluzione storica e la loro decifrazione. [...] de la musique (1837-1844, 1° suppl. 1878, 2° suppl. 1880), F.-J. Fétis (1784-1871) sottolineò la somiglianza delle semiografie musicali bizantine, armene ed etiopiche, ipotizzando un'origine orientale dei neumi, anche se poi ritrattò questa tesi e ne ...
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LANFRANCO, Giovanni Maria
Stefano Campagnolo
Nato intorno alla fine del secolo XV a Terenzo, presso Parma, si formò con Ludovico Milanese, un organista segnalato a Lucca fra il 1512 e il 1537. Non esistono [...] tono; le regole del contrappunto, e in conclusione alcuni cenni all'accordatura degli strumenti musicali. La trattazione riservata alla semiografia della musica (prima e seconda sezione) è una delle più esaustive e chiare in argomento, ma i passi più ...
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MARCHETTO da Padova (Marchetus de Padua)
Cesarino Ruini
Maestro di canto, compositore e teorico della musica, è soprattutto noto come autore del Lucidarium e del Pomerium, due testi fondamentali per [...] , il Pomerium Ecclesie Ravennatis (1312) -, M. completa il quadro del proprio sistema teorico affrontando un problema di semiografia musicale reso sempre più urgente dagli sviluppi della polifonia: come rappresentare la durata dei suoni. L'opera ...
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semiografia
semiografìa (meno com. semeiografìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -grafia]. – 1. Sistema di notazione o di scrittura abbreviata mediante segni convenzionali (come la notazione musicale, oppure la stenografia, spec. quella...