Palomar può sembrare un’opera scritta per scherzo. In fondo si tratta un’innocua narrazione in terza persona incentrata sulla prospettiva di un protagonista dalle movenze interiori molto prevedibili: il [...] che Calvino fa scrivendo Palomar: guardare, descrivere, descrivere guardando; ma sapendo che, come ha scritto un semiologo come Greimas commentando proprio questo libro, da ogni visione emerge sempre un «trasalimento», una perturbazione. Così, il ...
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semiologo
semiòlogo s. m. (f. -a). – 1. Variante meno com. di semeiologo, con riferimento all’attività medico-chirurgica. 2. Cultore di semiologia in campo linguistico e filosofico.
semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....
Linguista e semiologo di origine lituana (Tula, Russia, 1917 - Parigi 1992). Prof. nelle università di Alessandria d'Egitto, di Ankara e Istanbul e di Poitiers, dal 1965 docente e direttore dell'École pratique des hautes études a Parigi, si...
Saggista e semiologo (Cherbourg 1915 - Parigi 1980). Figura fondamentale nel panorama culturale francese del dopoguerra, le sue teorie sul linguaggio e la significazione non solo sono state un costante punto di riferimento per la semiologia...