OPIS (sumerico UḪ(ki); accadico Akshak, Upi; ῏Ωπις)
A. Bisi
Antica città mesopotamica. Il luogo della città è unanimemente riconosciuto nelle vicinanze di Seleucia, città fondata da Seleuco I Nicatore [...] che congiungeva la città con Sippar e che dagli autori classici (Strabone) viene chiamata "muro medo" o "muro di Semiramide". Non ne rimane però, nessuna testimonianza archeologica; resta del pari un'ipotesi che il dio lunare Sin abbia avuto qui ...
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Palesa, Agostino
Ettore Caccia
Letterato (Padova 1809 - ivi 1873). Donò per lascito la propria biblioteca di circa 110.000 volumi al comune di Padova, arricchendo in tal modo di un fondo cospicuo (specie [...] da lui possedute. Nella seconda raccoglie una serie di saggi specifici: sulla derivazione dell'Ottimo dal Lana, su Semiramide negli antichi commentatori, sulla Chiarentana, su una lettera apocrifa di D. e un sonetto attribuitogli, ecc.
Bibl. - J ...
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. La città di Babele, detta anche Babilonia (con nome identico a quello che significa la regione che le sta d'intorno e qualche volta comprende nell'intenzione di chi parla tutto quel tratto di territorio [...] fondata dal dio Bēl stesso, subito dopo la creazione della terra ferma. I Greci e Romani la ritennero fondata da Semiramide o da Bēlos, re antichissimo. È probabile invece che Babele fosse una città, o in origine un villaggio, antichissimo, forse ...
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Nacque a Savona il 14 dicembre 1836. Volontario nell'esercito regolare nel '59, garibaldino nel '66 e '67, fu ferito a Mentana. Collaborò giovanissimo al san Giorgio fondato da Nino Bixio; direttore poi [...] Treves, e molti si ristampano tuttora. I più importanti, oltre Capitan Dodèro (1865), sono: Santa Cecilia (1866), Val d'Olivi (1873), Semiramide (1873), Come un sogno (1875), Cuor di ferro e cuor d'oro (1877), L'olmo e l'edera (1877), La montanara ...
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. È la più grave delle tre voci femminili (soprano, mezzo-soprano, e contralto). La sua estensione normale è la seguente:
Alcune celebri cantanti del passato, pur essendo veri contralti, avevano un'estensione [...] opere sue, affidandole anch'egli quasi sempre parti di uomo, come quella di Tancredi nell'opera omonima e di Arsace nella Semiramide, ma talora, anche parti di donna come nella Zelmira, nella Cenerentola, nella Donna del Lago, nell'Italiana in Algeri ...
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RUTINI, Giovanni Marco (in alcuni documenti: Giovanni Maria o Giovanni Placido)
Gastone ROSSI-DORIA
Compositore e clavicembalista, nato circa ìl 1730 a Firenze, ivi morto il 7 dicembre 1797. L'alternarsi [...] Gli sposi in naschera (in collaborazione con altri; 1765); Nitteti (1769); Vologeso (1775); Sicotencal (1776); Zulima (1777); Semiramide (partitura a Norimberga). - Cantate: Lavinia e Turno (pubbl. a Praga nel 1756), Grazie agli inganni tuoi (pubbl ...
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SIMIONATO, Giulia detta Giulietta
Giancarlo Landini
– Nacque a Forlì il 12 maggio 1910 (e non il 15 dicembre, come talvolta si legge), da Felice, funzionario governativo nativo di Mirano, e da Giovanna [...] quali Marilyn Horne, seppe accogliere le richieste della nascente Rossini-Renaissance: il suo Tancredi, come l’Arsace della Semiramide, assume un importante valore storico; col Romeo dei Capuleti e i Montecchi contribuì ad abituare il pubblico ad ...
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BIANCHI, Francesco
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Nacque a Cremona (secondo il Lancetti, l'unico biografo che ci abbia lasciato qualche notizia sui primi anni di vita) poco dopo il 1750 da famiglia [...] Napoli, Teatro S. Carlo, 13 ag. 1787),Il ritratto (S. Zini; Napoli, Teatro Nuovo, autunno 1797),La vendetta di Nino, o La Semiramide (F. Moretti; Napoli, Teatro S. Carlo, 12 nov. 1790),Aci e Galatea (E. Foppa; Venezia, Teatro La Fenice, 13 ott. 1792 ...
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STIGNANI, Ebe
Giancarlo Landini
STIGNANI, Ebe. – Nacque nella casa di piazza Oronzo de Donno, a Napoli l’11 luglio 1903, dove il padre Ugo con la madre Pasqua Moni, originari di Bagnacavallo, si trovava [...] pezzi inusitati, soprattutto per l’epoca, quali la romanza di Pierotto nella Linda di Chamounix, la sortita di Arsace nella Semiramide (Ah! quel giorno ognor rammento) e la cavatina di Rosina dal Barbiere di Siviglia nella versione originale. Al 1941 ...
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MAINI, Ormondo
Vladimiro Bertazzoni
Nacque in una famiglia di possidenti il 16 luglio 1835 a Viadana, presso Mantova, da Angelo e Angela Guatteri. Dall'autunno 1855 al 1859 studiò canto al conservatorio [...] di rari pregi".
Nel 1865 il M. si recò per la prima volta all'estero, a Valenza, in Spagna, dove interpretò Semiramide di Rossini e I puritani di Bellini suscitando nel pubblico un vero e proprio fanatismo. Dall'ottobre 1866 all'aprile 1869 cantò a ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
sinfonia
sinfonìa s. f. [dal gr. συμϕωνία «accordo di suoni», comp. di σύν «con, insieme» e ϕωνή «suono»]. – 1. a. poet. Complesso armonico di suoni e voci: dì perché si tace in questa rota La dolce s. di paradiso Che giù per l’altre suona...