(gr. Σεμίραμις, lat. Semirămis) Leggendaria regina assira, le cui vicende sono narrate da vari autori greci. Secondo tali narrazioni, Semiramide fu moglie del re Nino e dopo la morte di lui regnò da [...] 'uccidersi. Questo il filone principale della tradizione, accanto al quale si hanno tuttavia forti varianti, come quella secondo cui Semiramide ottenne dal marito di regnare per cinque giorni, e abusando del suo potere lo uccise. Già in età antica ...
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(gr. Νίνος o Νῖνος) Personaggio leggendario, ritenuto dai Greci fondatore dell’Impero assiro e costruttore di Ninive, dove avrebbe regnato con la moglie Semiramide. ...
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Gentiluomo, letterato (n. Cesena nel sec. 16º). Fu presso Ferrante II a Guastalla, poi a Nancy (1591) segretario della duchessa di Brunswick. Scrisse, tra l'altro, la tragedia Semiramide (pubbl. 1593), [...] compiacendosi di quel gusto dell'atroce che ebbe ai suoi tempi molti seguaci ...
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AMBROGI (Ambrogio), Antonio Maria
Anna Buiatti
Nacque a Firenze il 13 giugno 1713 ed entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù il 31 ott. 1729. Fu insegnante di retorica prima a Firenze e poi, dal [...] cioè la Zaira, il Maometto, il Giunio Bruto,la Morte di Cesare l'uno, l'Alzira, la Marianna, la Merope e la Semiramide l'altro; scritti in cattiva prosa e molto spesso, per tagli e fusioni di scene o soppressione di personaggi secondari, infedeli al ...
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CORBELLI, Nicolò Maria
Giorgio Busetto
Benché di nobile famiglia originaria di Padova, è di lui ignoto ogni dato biografico; fu attivo nella seconda metà del sec. XVII.
Stampò oltre una ventina di opere [...] -autore e narratorepersonaggio vengono inseguendosi in un gioco di specchi paragonabile a quello delle Meninas di Velasquez (Getto); La Semiramide, il romanzo più fortunato del C., conobbe non meno di éinque edizioni tra l'uscita della prima parte ...
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VALÈRY, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Sète nel 1871 da padre francese e madre italiana. Verso il 1892 frequentò a Parigi gli ambienti letterarî e conobbe Stéphane Mallarmé, che tanta influenza [...] di Mallarmé. Della retorica simbolista sono rimaste al V. alcune preziosità di linguaggio e la predilezione per certa mitologia poetica: Semiramide, Narciso, la Pizia, il Serpente... Tra i primi versi e la seconda e più ricca fioritura lirica, quella ...
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CORSI
Alberto Iesuè
Famiglia di cantanti attivi in Italia e all'estero tra l'Ottocento e il Novecento.
Giovanni nacque a Verona nell'anno 1822 da Giuseppe e da Teresa Ferranti. Iniziò gli studi musicali [...] e Il Cid (Diego) di G. Pacini; nel 1854 in Macbeth e Rigoletto di Verdi, Mosè (faraone), Cenerentola (don Ramiro), Semiramide (Assur) di Rossini, Ottavia di G. Sanelli (prima rappr. 11 febbraio); nel 1856 in Lucrezia Borgia (don Alfonso) e Marin ...
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(gr. ᾿Ασσυρία) Regione storica nella Mesopotamia, comprendente l’alta valle del Tigri, fino alle montagne dell’Armenia, e le valli del Grande e del Piccolo Zāb. Le città più importanti, oltre la capitale [...] quale vi fu una sollevazione dell’A.; Shamshi-Adad V (823-10) riuscì a domarla solo in parte, lasciando l’impero a Semiramide, reggente per il figlio. Tiglatpileser III (745-27) riuscì a riportare l’A. a grande splendore (v. fig.), seguito da Sargon ...
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GESSI, Berlingero juniore
Raffaella De Rosa
Nacque a Bologna nell'anno 1613 dal senatore Camillo e da Laura di Bartolomeo Barbazza.
Compiuti i primi studi nella città natale sotto la disciplina degli [...] nome di Zelindo arde per l'egizia Ariclea, creduta figlia d'Alvandro; il tutto complicato dalla straordinaria somiglianza tra Semiramide e Zelindo, fonte di infiniti scambi ed equivoci). La tragedia del G. è dunque ambientata fuori d'Italia, come ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] Romanzo di Nino: in esso il leggendario fondatore dell’impero assiro è un adolescente diciassettenne innamorato della cugina quattordicenne, la mitica Semiramide; e il Romanzo di Nino è databile non oltre il 1° sec. a.C. Ma i r. greci a noi pervenuti ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
sinfonia
sinfonìa s. f. [dal gr. συμϕωνία «accordo di suoni», comp. di σύν «con, insieme» e ϕωνή «suono»]. – 1. a. poet. Complesso armonico di suoni e voci: dì perché si tace in questa rota La dolce s. di paradiso Che giù per l’altre suona...