COMPARINI, Paolo
Giovanni Parenti
Figlio di Giovanni, nacque a Prato, forse nella famiglia di berrettai e lanaioli, la cui azienda risulta attiva tra il 1531 e il 1612 (G. Pampaloni, Inventario sommario [...] con affetto paterno. Ma il documento più interessante della loro amicizia rimane il saporitissimo prologo in senarigiambici che il Poliziano scrisse per la rappresentazione dei Menaechm i plautini allestita dai chierici laurenziani già scolari ...
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STEFANO (m[agister?] Stephanus), maestro
Francesco Lo Monaco
STEFANO (m[agister?] Stephanus), maestro. – Quello che di sicuro si conosce della biografia di questo personaggio è, nei fatti, solamente [...] di Oswald Holder-Egger).
Il testo sul quale si incardina il nome di Stefano è un componimento poetico, in trimetri/senarigiambici ritmici (per lo schema si veda Norberg, 1958, p. 111), articolato in 19 strofe, di cui 16 sono guidate, con ...
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DOMIZI DEL COMANDATORE (Dei Commendatore), Pietro
Paolo Procaccioli
Fiorentino, figlio di Domenico di maestro Antonio di Domizio, nacque nel novembre 1446. Fu canonico flesolano, maestro dei chierici [...] "sacra rappresentazione" (e volgare) da una parte e "comoedia" (e latino) dall'altra. Ma a caratterizzare i senarigiambici del D., tutt'altro che raffinati, è soprattutto una costante preoccupazione moralistica, tanto esplicita quanto apertamente ...
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La commedia greca. - La commedia greca ha vita assai lunga. Da Cratino, suo grandissimo corifeo, quasi un Eschilo della commedia (muore poco prima del 420 a. C.), giunge a Menandro, con cui può dirsi conclusa [...] alla forma, vediamo che Epicarmo adopera trimetri giambici (ritmicamente corrispondenti ai nostri endecasillabi) e in Plauto i personaggi non parlano come in Terenzio sempre in senarî e in tetrametri, ma spesso in metri lirici, anapesti bacchei ...
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Nacque a Firenze nel 1495. La sua vita si può distinguere in due grandi periodi: italiano e francese. Giovinetto, frequentò lo Studio fiorentino, seguendo le lezioni di Francesco Cattani, discepolo e successore [...] si attenne agli antichi nell'invenzione e nella condotta della favola, ma anche tentò riprodurne la forma dei versi (senarî e ottonarî giambici), e una tragedia, l'Antigone, che è una libera e dignitosa versione del testo sofocleo in robusti versi ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] e il tetrametro trocaico del dramma greco; ma l’adattamento in latino trasformò questi metri, chiamati rispettivamente senariogiambico e settenario trocaico); in età tardo repubblicana, augustea e imperiale la tendenza fu quella di riprendere i ...
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Poeta inglese (n. forse Diss, Norfolk, 1460 circa - m. Londra 1529). Laureatosi (1493) a Cambridge, fu sino al 1500 precettore del principe Enrico, poi Enrico VIII. Nel 1498 aveva preso gli ordini sacri. [...] linguaggio aulico e in rhyme royal (stanze di sette pentametri giambici). Il suo spirito satirico si espresse in poemetti quali The trovò consona espressione nel metro cosiddetto skeltonico (senarî di varia lunghezza, liberamente rimati), che ebbe ...
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RECITAZIONE
Riccardo Picozzi
. Recitatio significò in origine, presso i Latini, "lettura di documenti nella trattazione di una causa" e recitare "fare l'appello, in giudizio, delle persone già precedentemente [...] dargli maggiore scioltezza e naturalezza.
Nel dire i versi di un dramma si osservavano le seguenti regole: i giambicisenarî erano recitati; i tetrametri trocaici (che dal lato ritmico corrispondono esattamente all'ottonario doppio italiano) ed altri ...
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giambico
giàmbico agg. [dal lat. tardo iambĭcus, gr. ἰαμβικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Costituito di giambi: ritmo g., serie g.; metro g. o dipodia g., unità di misura dei versi g., costituita di due giambi (⌣–́⌣–́); dimetro, trimetro g. (detto...
senario
senàrio agg. e s. m. [dal lat. senarius «formato da sei», der. di seni «a sei a sei, sei per volta», distributivo di sex «sei»]. – 1. Verso composto di sei sillabe (o, più propriam., di sei «posizioni metriche», se si tiene conto dei...