Il padre seleuco IV lo inviò nel 175 a. C. a Roma, come ostaggio, invece di Antioco fratello di Seleuco, che alla morte gli successe col titolo di Antioco IV Epifane. D. rimase in Roma, non solo durante [...] nella persona di Alessandro Bala, questi fu aiutato e riconosciuto re di Siria dai sovrani confinanti e dal Senatoromano. Nella guerra che seguì D. cadde combattendo valorosamente (150).
Bibl.: Bouché-Leclercq, Histoire des Séleucides, I, Parigi ...
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- Figlio di Micipsa, primogenito di Massinissa, che gli associò (118 a. C.) nel regno il fratello minore Iempsale, e Giugurta (v.) figlio di Mastanabale, fratello di Micipsa. Ucciso a tradimento Iempsale [...] . Ma Giugurta non tardò ad assalirlo; egli per evitare la guerra si chiuse in Cirta, che fu assediata da Giugurta. Il senatoromano cercò di por fine alla guerra, ma Giugurta continuò l'assedio. Gli Italici che abitavano a Cirta lo costrinsero ad ...
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Città dell'Asia Minore, in Caria, da distinguere da Alabanda che portò per qualche tempo lo stesso nome, e detta ad Meandrum, perché posta sul basso corso di questo fiume. Sorse nel periodo dei Seleucidi [...] Yenīshehir e dallo Hamilton presso Qōyūgā. Una ricca monetazione che comincia dal 168 a. C., anno in cui il senatoromano concesse la libertà alla Caria, va fino all'imperatrice Salonina.
Bibl.: A. Forbiger, Handb. der alten Geographie, II, Lipsia ...
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Paleografo e diplomatista, nato a Roma il 13 giugno 1914 e morto ivi l'8 novembre 1958. Pubblicò giovanissimo un'importante raccolta di Esempî di scrittura latina dal sec. I a. c. al secolo XV (1934). [...] lui si ricordano: Le antiche carte dell'archivio del monastero dei Ss. Domenico e Sisto (Roma 1941); Codice diplomatico del SenatoRomano dal MCXLIV al MCCCXLVII (ivi 1942); Le più antiche carte dell'abbazia di San Modesto in Benevento (ivi 1950); Le ...
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I Greci tradussero con questo termine il nome con cui i Fenici chiamavano il complesso di città marittime disseminate lungo la costa africana fra la Piccola e la Grande Sirte, e la regione a loro adiacente. [...] ; fra la seconda e la terza guerra punica fu occupata da Masinissa, cui rimase, nonostante le proteste dei Cartaginesi al Senatoromano. Del regno numidico fece parte fino alla guerra giugurtina, durante la quale passò sotto il dominio di Roma.
Bibl ...
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Secondo il diritto augurale, è il contrario di inaugurazione (inauguratio); è cioè l'atto con il quale si cancella il carattere sacro di un luogo già consacrato dagli auguri e destinato ad atti che non [...] si potevano compiere se non entro un recinto inaugurato. Questi furono in modo speciale i luoghi ove si adunava il Senatoromano, ove si amministrava la giustizia, ove si adunavano i comizî, e simili. Allo stesso modo un oggetto appartenente ad un ...
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Stratego della Lega achea nel 147-6 a. C. Si mise a capo del movimento antiromano, sia eludendo i propositi concilianti degli ambasciatori mandati in Grecia dal Senatoromano, sia fomentando l'entusiasmo [...] per la guerra contro Sparta, cioè contro Roma. Aperte poi le ostilità, tenne il comando militare; si ritirò dinnanzi all'esercito romano; combatté a Scarfia nella Locride, e ivi scomparve per non esser più ritrovato né tra i vivi né tra i morti. Gli ...
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Diacono romano (m. 514), fu eletto successore (498) di Anastasio II da quella parte del clero e del senatoromano che era ostile a Costantinopoli. La minoranza gli contrappose l'arcidiacono Lorenzo. Teodorico, [...] re degli Ostrogoti, investito della questione, si pronunciò per S. (499); ma più tardi sottopose il pontefice all'esame di un concilio (501) per giudicare le accuse di privata immoralità rivoltegli dalla ...
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S.P.Q.R. Abbreviazione frequente nelle epigrafi latine per indicare il popolo romano. Forse equivalente in origine a Senatus Populus Quirites Romani (➔ Quiriti), fu poi intesa (sempre in epoca romana) [...] come Senatus Populusque Romanus. La formula, per esteso o abbreviata, è usata nelle iscrizioni monumentali. La sigla, tornata in auge nel Medioevo (12° sec.), ricorre sulle monete del senatoromano di quel periodo. ...
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Capo (praetor) della Lega latina insieme a L. Numisio (340 a. C.), oriundo di Sezze, chiese al senatoromano la parità dei diritti tra Romani e Latini; si narra che avendo, di fronte alla ripulsa del senato, [...] manifestato disprezzo per il Giove dei Romani, sia morto improvvisamente ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senatorio
senatòrio agg. [dal lat. senatorius, der. di senator -oris «senatore»], letter. – Del senato; di senatore, dei senatori (quasi esclusivam. con riguardo al senato romano): grado, ordine s.; gravità senatoria. Nell’antica Roma, province...